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Fi.Pi.Li., l'idea del pedaggio va avanti: ecco come

01-12-2023 15:00 - Cronaca
Martedì 28 novembre, durante la presentazione del monitoraggio del Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità 2023 (Priim) che guarda al futuro della Toscana, il presidente Eugenio Giani ha confermato l'intenzione di attuare il pedaggio per i tir sulla Firenze-Pisa-Livorno. Ha spiegato che, al momento, gli unici soldi messi in campo sono quelli del Fondo per lo sviluppo e la coesione (su 530milioni due terzi sono destinati agli interventi per le strade). Dal Pnrr non arriveranno fondi perché - ha sottolineato il presidente della giunta della Regione Toscana - per l'Europa le strade portano inquinamento.
Dunque, per realizzare il progetto che è stato fin dal primo momento contrastato dalle associazioni degli autotrasportatori, per Giani tutto sarà sulle spalle di Toscana Strade, la società che gestirà manutenzione e opere di miglioramento della superstrada. «Con i primi introiti Toscana Strade porterà la strada di grande comunicazione a tre corsie dove sarà possibile, negli altri tratti provvederà almeno a creare una corsia di emergenza».

A CHE PUNTO E' LA VICENDA...
La proposta di legge, al momento, è “bloccata” in commissione. Ma nei piani della giunta regionale (dovrà prima essere sbloccata in commissione, poi approvata dal Consiglio regionale), Toscana Strade dovrebbe vedere la luce, come società di gestione E poi occorrerà aspettare l'inizio del 2025 perché sia operativa: tempo che serve per costituire gli organi della nuova società, per nominare un amministratore e reclutare il personale.
A questo punto potrà entrare in vigore il pagamento di un pedaggio per i mezzi pesanti che la percorrono.
UN PO' DI STORIA. C'è chi ha paura che sia un ennesimo carrozzone. Chi è convinto che quella che è stata presentata come una rivoluzione, nella realtà, non modificherà un bel nulla. Anche perché al momento, oltre agli annunci di inizio anno e di una delibera della giunta regionale per dare il via al percorso, non c'è nient'altro. Solo il nome: Toscana Strade, la nuova società, una Spa, che dovrà gestire la strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, croce e delizia di ogni automobilista toscano che si deve muovere dalla costa verso il capoluogo e viceversa.

L'annuncio, dato a gennaio, è di quelli che cambiano le abitudini: dal 2024 i mezzi pesanti che percorreranno la Firenze-Pisa-Livorno dovranno pagare un pedaggio che, rapportato alle tariffe autostradali sarà ridotto del 20 per cento.

Prima obiezione: la nostra Fi.Pi.Li, paragonata anche alla peggiore delle autostrade italiane, fa ridere. E non solo perché non c'è un centimetro di corsia di emergenza. Anche certi svincoli mettono a dura prova la sicurezza di chi la percorre.

Per non parlare dei disagi quando si crea un ingorgo o nel caso, sempre più frequente, di incidenti: l'Irpet, l'istituto regionale di programmazione economica ha calcolato addirittura i costi giornalieri di questi disagi. E sono cifre che fanno rabbrividire. Con due eventi critici al giorno – questa la media – si perdono circa centomila euro. Ogni giorno. E si perde anche tempo: intorno agli snodi di Pisa e di Firenze, si calcola che ogni giorno si accumulano ritardi che si aggirano intorno ai trenta minuti.

Seconda obiezione: non c'è un'alternativa. Come dire, nel corso di questi anni, si è provveduto come nelle più italiche delle abitudini, a mettere toppe e a non programmare in maniera radicale il futuro. Così, oggi, ci troviamo a programmare… il passato. Sarebbe servita una ferrovia veloce, di collegamento per persone e per le merci, per ridurre il flusso di veicoli lungo le strade. Resta, ancora, una soluzione da provare a percorrere.

Capitolo fondi. Questa nuova gestione e, soprattutto, l'idea di migliorare, rendere più sicura e moderna l'arteria che collega il capoluogo alla costa, necessita di fondi: 14 milio di euro, abbiamo detto, sono previsti dal pagamento dei pedaggi; poi ci sono i canoni che versano i gestori delle aree di servizio. Poi le multe: in media le entrate dalle sanzioni per l'eccesso di velocità è di 24 milioni l'anno, considerato anche che una corposa percentuale non viene riscossa. Una nuova entrata dovrebbe arrivare dalla pubblicità, dai cartelloni che saranno dislocati lungo il percorso e che reclamizzeranno quel che permette il codice della strada.

Dunque, seppur tra i contrasti – politici – il percorso per questa nuova era della Fi.Pi.Li. è avviato. Almeno da parte della maggioranza. Con un doppio obiettivo: il primo racimolare soldi da destinare alla manutenzione e alla maggiore sicurezza dell'arteria (una corsia di emergenza potrebbe intanto essere realizzata in alcuni tratti) e in seconda battuta, c'è l'idea anche di far ridurre, fisiologicamente, il flusso veicolare che oggi si aggira intorno ai 35mila veicoli al giorno, una quantità di mezzi che, non dimentichiamolo, quando la strada, la “Superstrada” come l'abbiamo sempre amichevolmente chiamata, venne progettata, ormai quasi sessant'anni fa.

Terza obiezione. Di natura giuridica, sollevata dalle associazioni di categoria che sono già scesi sul piede di guerra per difendere e tutelare i loro diritti: il pedaggio selettivo è costituzionale? Se ne dovrà occupare la Corte dei Conti e anche il Garante per la concorrenza. Loro, quelli che percorrono la Fi.Pi.Li. per lavoro, fanno i conti: stare in fila un'ora in superstrada costa fino a cento euro. C'è da mettere in conto il costo del personale, le mancate consegne delle merci, la produttività aziendale che viene meno.

E poi c'è la questione della terza corsia: chi ha fatto gli studi per l'ammodernamento dell'arteria ha individuato alcuni tratti dove è possibile pensare a un allargamento fin da subito. Tra Scandicci e Lastra a Signa, ad esempio. O tra Pontedera e la diramazione per Pisa o per Livorno.Ma anche in questo caso a far tornare con i piedi per terra i politici, ci pensano le associazioni di categoria. Per loro è impossibile che la strada possa essere allargata per i complessivi cento chilometri di lunghezza. Colpa, anche in questo caso, delle programmazioni del passato: le urbanizzazioni di certi centri abitati lungo l'arteria non lo consentono. E non lo consentono, secondo le associazioni, neppure i costi. Per rifare, dopo la frana di qualche anno fa, un chilometro di corsia a Scandicci, ci sono voluti 4 milioni. La domanda che si pongono è: con 14 milioni di introiti dai pedaggi previsti ogni anno, quanto tempo occorre per coprire i costi dell'intero tragitto da ampliare?

Nel corso di questi decenni molto si è fatto: nuoco asfalto, nuovi guard rail, rinnovato il newjersey centrale, migliorato anche alcuni svincoli. E alcuni (come Empoli centro) è nato di sana pianta. Ma le crepe ogni tanto affiorano. Sono tipiche di una strada costruita a tappe: risale agli anni Sessanta il tratto Empoli-Ginestra Fiorentina; nel 1974 partirono i cantieri per realizzare i lotti verso Firenze e, alla fine degli anni Settanta quelli lungo Pisa e Livorno (fino a La Rotta). Nel 2004 è stato fatto il prolungamento verso il porto di Livorno. Ci sono voluti i fondi di Italia 90, i campionati di calcio, per completare i tratti verso Firenze e verso Pisa-Livorno. E agli anni Novanta, per iniziativa di Graziano Cioni, allora vicesindaco di Firenze, un camper-laboratorio la percorse e la esaminò in lungo e in largo per capirne i mali e per trovarne una cura. Il risultato? All'epoca fu detto che la cosa migliore era demolirla e rifarla da capo.

Non è andata così. E oggi siamo ancora a parlarne. Intanto gli assidui frequentatori dell'arteria si sono coalizzati, hanno un loro spazio social, il cui nome “I dannati” la dice lunga sul rapporto che hanno con la strada che sono costretti a percorrere, spesso, per lavoro.

Dalla A alla Z





AUTOVELOX: Sono 12.Da Firenze verso la costa a Ginestra Fiorentina, a Empoli Est, a Montopoli, a Pontedera. Verso PIsa a Pisa Aeroporto e verso Livorno a Stagno. In direzione opposta, nella diramazione Pisana a Cascina, nella diramazione Livorno a Lavoria, poi a Montopoli, a Empoli Ovest, a Empoli Est, a Ginestra Fiorentina.


CORSIE DI EMERGENZA: In alcuni tratti dell'arteria c'è l'intenzione di realizzare una corsia per le emergenze. Sono stati individuati i tratti tra Scandicci e Lastra a Signa e tra Pontedera e la diramazione Pisa-Livorno.

DISAGI: Uno studio dell'Irpet, l'istituto regionale toscano per la programmazione economica ha stabilito che i costi degli ingorghi, degli incidenti e delle perdite di tempo ammontano a centomila euro al giorno, cioè due milioni al mese, circa 20 milioni l'anno.

EVENTI CRITICI: Tra incidenti e altri intoppi, se ne contano due al giorno, in media.

FLUSSO LIBERO: I rilevatori di mezzi pesanti, che poi provvederanno ad addebitare la tariffa di transito ai veicoli che percorrono la Fi.Pi.Li. saranno dislocati lungo tutto il percorso, verranno installati sotto alcuni cavalcavia.



INTROITI: Secondo gli studi preliminari, dal pedaggio dovrebbero entrare nelle casse pubbliche 14 milioni di euro ogni anno.

MANUTENZIONE: Se ne farà carico la Regione attraverso la nuova società per azioni, in cambio del 50% degli introiti (dalle multe, dai canoni delle aree di servizio, dai pedaggi) da parte delle province di Firenze, Pisa e Livorno. La Regione si occuperà sia della manutenzione ordinaria che di quella straordinaria.

NUOVE ENTRATE: Alcuni cartelloni pubblicitari sono previsti e consentiti dal Codice della Strada. Saranno installati e gli introiti serviranno per la manutenzione.

PEDAGGIO: I mezzi pesanti, dal 2023 pagheranno per percorrere la strada di grande comunicazione una tariffa che, negli annunci della Regione, dovrebbe essere l'80% delle tariffe autostradali.

RITARDI: Lo studio effetuato dall'Irpet ha calcolato che intorno agli snodi delle città (Pisa e Firenze), gli eventi critici giornalieri producono ritardi che sfiorano i 30 minuti

SATELLITE: Non ci saranno caselli di entrata e di uscita per riscuotere i pedaggi, ma verranno addebitati attraverso un sistema satellitare definito a flusso libero.

SANZIONI: Tre enti gestiscono le sanzioni che vengono rilevate dai 12 impianti di rilevamento della velocità. Le multe giornaliere si aggirano intorno a 450, per un incasso annuo di 24 milioni di euro.

TOSCANA STRADE: È il nome della Società per Azioni che gestirà la Fi.Pi.Li. Si occuperà della manutenzione ordinaria e di quella straordinaria. Una delibera della giunta regionale toscana ha avviato il percorso per la sua costituzione.

VEICOLI: Ogni ora la strada di grande comunicazione viene percorsa in media da 2000 veicoli. Il totale giornaliero medio è di 35mila veicoli.
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