Vinci, i Cinquestelle contro la giunta Vanni: «Per voi l'opposizione è superflua. Anzi, inutile»
09-09-2024 13:11 - Politica
«L'aula consiliare, luogo deputato al confronto democratico e alla rappresentanza dei cittadini, si trova al centro di una polemica che rischia di minare alla base i principi fondanti della nostra democrazia». Con queste premesse parte un comunicato del Movimento Cinquestelle dell’Empolese-Valdelsa. Tutto ruota intorno alla questione del consumo del suolo nel territorio comunale di Vinci e, dunque, intorno al progetto della Rsa in fase di costruzione sulle colline di Sovigliana.
«L'accusa lanciata alla maggioranza dal consigliere comunale Giuseppe Pandolfi, unico eletto della lista civica In Comune per Vinci, appoggiata dal Movimento 5 Stelle, è grave: i consiglieri di opposizione sarebbero superflui – prosegue il comunicato dei Cinquestelle - . O meglio, sono talmente inutili, secondo il sindaco e la giunta, che non è necessario prepararli adeguatamente sugli argomenti in discussione, per cui è sufficiente inviare l'ordine del giorno e i documenti relativi anche con solo 24 ore di anticipo. Questo atteggiamento della giunta comunale di Vinci, oltre a denotare una profonda arroganza e un'incomprensione del ruolo istituzionale dell'opposizione, rischia di innescare un cortocircuito pericoloso nel funzionamento delle istituzioni locali. In perfetto stile renziano (il M5S sostiene da tempo che, dopo la scissione di Matteo Renzi, all'interno del PD toscano siano rimasti aggrappati alla poltrona un bel numero di suoi seguaci che, sotto la bandiera democratica, portano avanti politiche ben poco di sinistra), la giunta Vanni pensa di poter dettare legge senza coinvolgere gli eletti dei partiti e delle liste di opposizione».
Sostiene il consigliere comunale Pandolfi che «la giunta, i tecnici e tutto l'apparato comunale fanno politica di professione a tempo pieno, noi dell'opposizione non abbiamo personale a disposizione e ritagliamo il tempo per il servizio alla comunità tra lavoro e famiglia. Si dovrebbe tener conto di questo e concedere tempi accettabili per leggere i documenti e studiare le carte, visto che a noi viene richiesto di mandare ogni atto presentato con almeno 10 giorni di preavviso Il ruolo dell'opposizione è quello di controllare l'operato della maggioranza, di proporre alternative, di rappresentare le istanze di quella parte di cittadinanza che non si riconosce nel progetto politico della giunta».
L'opposizione è, sottolineano i Cinquestelle «in sostanza, la garanzia di un pluralismo di idee e di un dibattito aperto e costruttivo. Il modello di Vinci è invece quello di “votare in casa” (ha una larga maggioranza, 11 consiglieri comunali su 16) le varie proposte, sapendo che l'opposizione non avrà i numeri per contrastarla, anche perché la maggioranza non prevede dissensi al suo interno (ricordiamo il triste spettacolo di consiglieri e assessori che, al primo consiglio comunale dopo le elezioni, invece di ringraziare i cittadini che li avevano votati, hanno tutti ringraziato Daniele Vanni per averli scelti). Sebbene il regolamento comunale (sempre opera del PD che governa la città dal 2009) consenta tutto questo, sminuire così apertamente il ruolo dell'opposizione significa negare il diritto dei cittadini a essere rappresentati in modo completo e variegato. Significa ridurre la democrazia a un mero esercizio formale, in cui le decisioni vengono prese in modo unilaterale e senza alcun contraddittorio. I cittadini e i comitati che seguono l'avanzamento dei lavori in Comune relativi allo scempio ambientale che sta per compiersi sulla collina di Sovigliana si stanno mobilitando per manifestare il proprio dissenso. Ricordiamo che questo tema, considerato "urgente" dalla giunta comunale, è lo stesso che ha portato alla nascita di due comitati a Sovigliana-Spicchio. Tali comitati si battono contro il consumo di suolo (Salviamo la Collina dal cemento e Spicchio meno cemento più verde) e cercano di sensibilizzare i propri concittadini sull'argomento tramite attività e congressi, come quello che si è tenuto venerdì 6 settembre alla Casa del Popolo di Sovigliana».
«L'accusa lanciata alla maggioranza dal consigliere comunale Giuseppe Pandolfi, unico eletto della lista civica In Comune per Vinci, appoggiata dal Movimento 5 Stelle, è grave: i consiglieri di opposizione sarebbero superflui – prosegue il comunicato dei Cinquestelle - . O meglio, sono talmente inutili, secondo il sindaco e la giunta, che non è necessario prepararli adeguatamente sugli argomenti in discussione, per cui è sufficiente inviare l'ordine del giorno e i documenti relativi anche con solo 24 ore di anticipo. Questo atteggiamento della giunta comunale di Vinci, oltre a denotare una profonda arroganza e un'incomprensione del ruolo istituzionale dell'opposizione, rischia di innescare un cortocircuito pericoloso nel funzionamento delle istituzioni locali. In perfetto stile renziano (il M5S sostiene da tempo che, dopo la scissione di Matteo Renzi, all'interno del PD toscano siano rimasti aggrappati alla poltrona un bel numero di suoi seguaci che, sotto la bandiera democratica, portano avanti politiche ben poco di sinistra), la giunta Vanni pensa di poter dettare legge senza coinvolgere gli eletti dei partiti e delle liste di opposizione».
Sostiene il consigliere comunale Pandolfi che «la giunta, i tecnici e tutto l'apparato comunale fanno politica di professione a tempo pieno, noi dell'opposizione non abbiamo personale a disposizione e ritagliamo il tempo per il servizio alla comunità tra lavoro e famiglia. Si dovrebbe tener conto di questo e concedere tempi accettabili per leggere i documenti e studiare le carte, visto che a noi viene richiesto di mandare ogni atto presentato con almeno 10 giorni di preavviso Il ruolo dell'opposizione è quello di controllare l'operato della maggioranza, di proporre alternative, di rappresentare le istanze di quella parte di cittadinanza che non si riconosce nel progetto politico della giunta».
L'opposizione è, sottolineano i Cinquestelle «in sostanza, la garanzia di un pluralismo di idee e di un dibattito aperto e costruttivo. Il modello di Vinci è invece quello di “votare in casa” (ha una larga maggioranza, 11 consiglieri comunali su 16) le varie proposte, sapendo che l'opposizione non avrà i numeri per contrastarla, anche perché la maggioranza non prevede dissensi al suo interno (ricordiamo il triste spettacolo di consiglieri e assessori che, al primo consiglio comunale dopo le elezioni, invece di ringraziare i cittadini che li avevano votati, hanno tutti ringraziato Daniele Vanni per averli scelti). Sebbene il regolamento comunale (sempre opera del PD che governa la città dal 2009) consenta tutto questo, sminuire così apertamente il ruolo dell'opposizione significa negare il diritto dei cittadini a essere rappresentati in modo completo e variegato. Significa ridurre la democrazia a un mero esercizio formale, in cui le decisioni vengono prese in modo unilaterale e senza alcun contraddittorio. I cittadini e i comitati che seguono l'avanzamento dei lavori in Comune relativi allo scempio ambientale che sta per compiersi sulla collina di Sovigliana si stanno mobilitando per manifestare il proprio dissenso. Ricordiamo che questo tema, considerato "urgente" dalla giunta comunale, è lo stesso che ha portato alla nascita di due comitati a Sovigliana-Spicchio. Tali comitati si battono contro il consumo di suolo (Salviamo la Collina dal cemento e Spicchio meno cemento più verde) e cercano di sensibilizzare i propri concittadini sull'argomento tramite attività e congressi, come quello che si è tenuto venerdì 6 settembre alla Casa del Popolo di Sovigliana».