Viaggio a sinistra, dove il Pd cerca alleanze
24-08-2023 16:10 - Cronaca
Nel panorama politico, quello della sinistra è il mondo frammentato per definizione ed anche Empoli, ovviamente, non sfugge alla regola. Per questo abbiamo provato a dare un'occhiata a quanto c'è a sinistra del Pd anche nella nostra realtà, un viaggio che può risultare utile in vista dell'ormai prossima campagna elettorale per le amministrative del 2024.
Iniziamo da chi è presente in consiglio comunale, ovvero Buongiorno Empoli-Fabrica Comune che si è presentata alle elezioni del 2019 riunificando tre liste: Empoli civica, Empoli ecologista e Fabrica Comune. Uno schieramento che ha portato sui banchi di via Giuseppe del Papa due consiglieri: Beatrice Cioni e Leonardo Masi. Ma, mentre la Cioni non è iscritta ad alcun partito, Masi è invece tesserato di Rifondazione comunista. Rc è ben strutturata, ha una sede in via Bartoloni dove si è trasferita da piazza del Popolo e può contare su una quarantina di iscritti guidati dal segretario Piero Bufano. Impegnata nella battaglia contro la multiutility e per l'acqua pubblica, ha fatto di recente sentire la propria voce anche sulla questione teatro, proponendo lo stop al Ferruccio a favore del cinema Excelsior, da tempo in vendita all'asta senza alcun risultato.
Un altro partito dal nome importante presente a Empoli è quello comunista, il Pci, che ha tanto di falce e martello sul logo ed una frase di Lenin sulla tessera 2023. Anche se non aveva propri candidati alle elezioni del 2019, fa politica attiva al di fuori degli organi istituzionali ed ha una pagina Facebook ed un sito dove rende pubbliche le proprie iniziative. L'unica rappresentante presente a livello di istituzioni è Susanna Rovai, consigliera comunale di Cerreto Guidi e presente nel consiglio dell'unione dei comuni. Il segretario è un volto molto conosciuto nella sinistra empolese, Sandro Scardigli, gli iscritti sono una cinquantina, la sede è alla casa del popolo delle Cascine e la sezione locale del partito raggruppa anche Vinci e Cerreto Guidi. Al momento tutto lascia supporre che anche nel 2024 nessuno correrà né sotto le insegne del Pci né – soprattutto - in alcuna coalizione che dovesse formarsi a sinistra mentre, su altri temi, c'è massima convergenza. Su tutti quello della multiutility e del no alla quotazione dell'acqua in borsa, un impegno che vede il Pci attivo sul fronte della raccolta delle firme.
In occasione delle politiche del 2022, anche a Empoli era presente poi Unione popolare, movimento guidato da Luigi de Magistris che, nel suo tour elettorale, fece tappa anche in città. A Empoli lo hanno appoggiato Rifondazione comunista e Potere al popolo. A fare politica antagonista, c'è poi il Csa Intifada di Ponte a Elsa che, ormai da anni, porta avanti la sua attività politica fuori dagli organi istituzionali.
Nella galassia della sinistra, spostato più verso il centro, c'è poi Sinistra italiana che ha un assessore presente in Giunta, Massimo Marconcini (ha aderito a Si dopo le elezioni del 2019 e non è quindi entrato nella squadra della Barnini sotto l'insegna del partito) ed è rappresentata sul territorio da Nicola Ferraro che, nel 2019, era in lista con Fabrica Comune. Il partito che fa capo a Fratoianni è impegnato sia sul fronte del no alla multiutility che, soprattutto, sulle alleanze in vista delle elezioni del 2024 per le quali proprio la multiutility rischia di essere un tema divisivo col Pd.
E siamo a Possibile. Il movimento che fa capo a Pippo Civati e dal quale proviene la segretaria del Pd Elly Schlein, ha una sua rappresentanza sul territorio di circa quindici iscritti il cui portavoce è Manuele Vannucci. Non ha propri rappresentanti all'interno degli organi istituzionali e magari non è molto visibile ma, al di là di questo, ha personalità che hanno comunque una storia ed un ruolo importanti all'interno del mondo politico della sinistra.
A completare la galassia della sinistra, c'è poi il Movimento Cinque stelle che, seppur non erede della vecchia sinistra come la quasi totalità dei nomi citati sopra, si posiziona comunque in quell'area. Come è ben conosciuto, i grillini hanno fatto la corsa a sindaco nel 2019 con Anna Baldi che ora siede sui banchi dell'opposizione in consiglio comunale. Probabile che alle elezioni amministrative del 2024 faccia fronte comune con una parte dei partiti che si posizionano in quell'area. Restando all'attualità, anche il Movimento è attivo nella raccolta delle firme sul referendum per la multiutility.
Ora non resta che attendere il via dei giochi per le prossime elezioni, giochi che sono già in parte iniziati e che, nelle prossime settimane, entreranno nel vivo. Ci sarà un campo largo a sinistra? Accordi col Pd? Si arriverà un candidato unico? E, se sì, chi sarà?
Un altro partito dal nome importante presente a Empoli è quello comunista, il Pci, che ha tanto di falce e martello sul logo ed una frase di Lenin sulla tessera 2023. Anche se non aveva propri candidati alle elezioni del 2019, fa politica attiva al di fuori degli organi istituzionali ed ha una pagina Facebook ed un sito dove rende pubbliche le proprie iniziative. L'unica rappresentante presente a livello di istituzioni è Susanna Rovai, consigliera comunale di Cerreto Guidi e presente nel consiglio dell'unione dei comuni. Il segretario è un volto molto conosciuto nella sinistra empolese, Sandro Scardigli, gli iscritti sono una cinquantina, la sede è alla casa del popolo delle Cascine e la sezione locale del partito raggruppa anche Vinci e Cerreto Guidi. Al momento tutto lascia supporre che anche nel 2024 nessuno correrà né sotto le insegne del Pci né – soprattutto - in alcuna coalizione che dovesse formarsi a sinistra mentre, su altri temi, c'è massima convergenza. Su tutti quello della multiutility e del no alla quotazione dell'acqua in borsa, un impegno che vede il Pci attivo sul fronte della raccolta delle firme.
In occasione delle politiche del 2022, anche a Empoli era presente poi Unione popolare, movimento guidato da Luigi de Magistris che, nel suo tour elettorale, fece tappa anche in città. A Empoli lo hanno appoggiato Rifondazione comunista e Potere al popolo. A fare politica antagonista, c'è poi il Csa Intifada di Ponte a Elsa che, ormai da anni, porta avanti la sua attività politica fuori dagli organi istituzionali.
Nella galassia della sinistra, spostato più verso il centro, c'è poi Sinistra italiana che ha un assessore presente in Giunta, Massimo Marconcini (ha aderito a Si dopo le elezioni del 2019 e non è quindi entrato nella squadra della Barnini sotto l'insegna del partito) ed è rappresentata sul territorio da Nicola Ferraro che, nel 2019, era in lista con Fabrica Comune. Il partito che fa capo a Fratoianni è impegnato sia sul fronte del no alla multiutility che, soprattutto, sulle alleanze in vista delle elezioni del 2024 per le quali proprio la multiutility rischia di essere un tema divisivo col Pd.
E siamo a Possibile. Il movimento che fa capo a Pippo Civati e dal quale proviene la segretaria del Pd Elly Schlein, ha una sua rappresentanza sul territorio di circa quindici iscritti il cui portavoce è Manuele Vannucci. Non ha propri rappresentanti all'interno degli organi istituzionali e magari non è molto visibile ma, al di là di questo, ha personalità che hanno comunque una storia ed un ruolo importanti all'interno del mondo politico della sinistra.
A completare la galassia della sinistra, c'è poi il Movimento Cinque stelle che, seppur non erede della vecchia sinistra come la quasi totalità dei nomi citati sopra, si posiziona comunque in quell'area. Come è ben conosciuto, i grillini hanno fatto la corsa a sindaco nel 2019 con Anna Baldi che ora siede sui banchi dell'opposizione in consiglio comunale. Probabile che alle elezioni amministrative del 2024 faccia fronte comune con una parte dei partiti che si posizionano in quell'area. Restando all'attualità, anche il Movimento è attivo nella raccolta delle firme sul referendum per la multiutility.
Ora non resta che attendere il via dei giochi per le prossime elezioni, giochi che sono già in parte iniziati e che, nelle prossime settimane, entreranno nel vivo. Ci sarà un campo largo a sinistra? Accordi col Pd? Si arriverà un candidato unico? E, se sì, chi sarà?
Marco Mainardi