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Verso le elezioni. Mantellassi: è tempo di includere e allargare

12-09-2023 20:00 - Politica
di Marco Mainardi
Seguendo una tradizione iniziata nel 2019, Empoli ha ricordato con un Consiglio Comunale aperto la liberazione della città dal nazi-fascismo. E, per la prima volta nella storia è stata una frazione, Monterappoli, a ospitare la riunione del parlamentino locale, momento che ha dato l'occasione al presidente Alessio Mantellassi di spiegare a clebs il perché della scelta e di fare il punto sul momento politico che vive il suo partito


"Abbiamo scelto questa sede perché, a fine luglio del 1944, Monterappoli è stata la prima zona della nostra città liberata e il luogo dove, proprio per questo, ci fu la prima sede del comune libero. Il Cln scelse quella come sede ed i primi sindaci provvisori svolsero lì la loro attività, a partire da Antonio Negro. Monterappoli è quindi una sede significativa e simbolica e, oltretutto, c'è stata una richiesta della stessa comunità per tramite della casa del popolo e dell'associazione Il Torrino che ringrazio. Il tutto senza dimenticare l'Anpi ed anche la società storica empolese che ci ha sollecitato il ricordo dello sforzo alleato, in particolare neozelandese, che fu decisivo negli ultimi giorni. Non a caso abbiamo invitato l'ambasciatore di quel lontano paese che però, purtroppo, non è potuto intervenire per un impegno fuori Italia".

Nel tuo intervento hai parlato del valore dell'antifascismo come fondamento comune dell'azione politica di tutte le forze democratiche
Questo Consiglio Comunale che facciamo dal 2019 l'abbiamo fatto di comune accordo con tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione, segno che il tema dell'antifascismo non deve essere di una parte o dell'altra ma deve appartenere a tutte le forze democratiche, la basa si cui tutti ci appoggiamo. Poi, ovviamente, ci sono le diversità politiche su molti temi e su molti ambiti ma deve esserci una base condivisa.

E' il primo Consiglio Comunale fuori dal centro città.
Credo di si, e spero non sia l'ultimo. In questi 5 anni abbiamo voluto aprire i lavori del Consiglio. Siamo stati fra i primi ad adottare una piattaforma innovativa in cui si possono facilmente rintracciare interventi, atti, votazioni e presenze di ogni consigliere e abbiamo messo il Consiglio anche in diretta facebook. I lavori del Consiglio devono essere seguiti con facilità dalle persone. Abbiamo poi invitato molte realtà cittadine sportive, culturali e associative. Abbiamo conosciuto e premiato tante eccellenze. Abbiamo aperto il Consiglio anche a molti temi importanti: penso a quello sulla pace e a quello dedicato al sistema di protezione civile. E quindi il Consiglio che si sposta dal centro e va in frazione è un messaggio bello e di grande valore: la città è una sola e le frazioni non devono essere mai periferie, ma centri caratterizzati da vita, servizi e dignità.

Oltre al ruolo istituzionale sei un esponente del PD. Parliamo un po' di politica e del tuo partito. Iniziamo dalla segreteria Schlein.
Per me i congressi finiscono la sera stessa dei risultati. Poi si lavora insieme. Indipendentemente da cosa ognuno di noi abbia votato al congresso e dal fatto che il dibattito interno deve essere sempre plurale e vivace, gli iscritti e gli elettori hanno indicato una strada che va rispettata. Credo che stia emergendo con forza la condivisibile convinzione che il Pd non è un autosufficiente a tutti i livelli e che deve dialogare. Con gli altri partiti e con le persone. Io credo che ritrovare sintonia con le persone sia essenziale: senza la pretesa di aver la verità in tasca, con umiltà e stando ogni giorno a contatto con i problemi. Allo stesso tempo ricostruire un'unità d'intenti con altre forze è fondamentale. Credo sia giusto che, a livello regionale e locale, si sia aperto un dialogo con forze di sinistra.

A chi alludi?
Penso a battaglie comuni come quella nazionale sul salario minimo: vede insieme Pd, sinistra, M5S e Azione. Se si cercano i temi che uniscono si trovano. Una battaglia per salari più giusti è sacrosanta. E poi penso che il rapporto, a sinistra, con Sinistra italiana e Verdi sia importante. E anche nell'appello che il portavoce di Possibile ha fatto scorgo una volontà di cucire e unire. Allo stesso tempo Azione, Italia Viva e, a livello locale, realtà civiche e associative vanno coinvolte, ascoltate.
Le realtà civiche hanno poi la capacità di raccogliere sensibilità diverse che stanno fuori dai partiti. Per me a livello locale sono elemento decisivo e preziosissimo. C'è bisogno di cercare punti di unione e non di divisione. In questi anni anche nel dibattito del Consiglio ho individuato tanti temi che possono unire oltre gli schieramenti.

In concreto?
Su liberazione ed antifascismo c'è sempre stata una sensibilità ampia e soprattutto sentita dalla maggioranza attuale, dalle forze di sinistra e anche dal movimento Cinque stelle. In generale la sensibilità sul tema del sociale, la difesa della qualità dei nostri servizi educativi, l'approvazione del patto sul verde, che dovrà essere attuato nel prossimo mandato, sono tre ambiti su cui credo che in diversi possano trovarsi. Insomma, i temi su cui poter dialogare ci sono, al netto di differenze specifiche, e questo vuol dire che non siamo mondi così distanti ed incompatibili.

Arriviamo al punto che divide: multiutility ed acqua pubblica
Non sono mai entrato nelle singole posizioni visto il mio ruolo. Mi limito ad una riflessione personale sul dibattito pubblico in corso. Penso che la scelta di Fossi di aprire una discussione all'interno del Pd con i comitati e con i possibili alleati sia stata giusta. Credo che esista un tema di protezione dei nostri servizi pubblici locali da scalate esterne. A me preoccupa principalmente questo. Il fatto che la Toscana abbia un sistema frammentatissimo di gestione dei servizi pubblici locali rende il nostro sistema debole e lo espone al rischio di essere mangiato da grandi colossi, pubblici o privati che siano. Non possiamo permettere questo e che la Toscana provi a fare sistema rafforzando il controllo pubblico e toscano di tutte le aziende che gestiscono i servizi pubblici locali significa dare linee di governo condivise e più unitarie, ma anche proteggere le nostre aziende da scalate esterne o da grandi soggetti del nord.

Il tema della quotazione dell'acqua in borsa?
Su questo dovrà esprimersi il PD regionale, ma mi pare che il segretario regionale Fossi abbia aperto un dialogo con tutti e abbia fatto aperture nell'indirizzo di scindere la nascita della multiutility dalla quotazione in borsa.Mi pare di aver visto su questo l'apertura da parte di diverse forze politiche e sociali. Effettivamente mi pare che le due cose non siano necessariamente legate. Un tema è la nascita della holding, che può fare quanto detto sopra, un conto la quotazione in borsa. Bisogna tener di conto delle fasi e se la quotazione è il tema più divisivo, può aver senso rivalutarla. E' tempo di ascolto e scelte condivise.

In termini di alleanze elettorali il tentativo di guardare a sinistra è evidente
Credo che il Pd debba essere un soggetto non escludente ma includente e quindi debba fare lo sforzo di trovare punti comuni condivisi. Sono favorevole alle alleanze e credo che il dialogo a sinistra ed al centro sia fondamentale. Allo stesso tempo, come detto prima, dobbiamo anche non chiuderci e continuare a parlare con tutte quelle forze sociali, civiche e cittadine che ci sono. Credo che su questo possa nascere un grande progetto di città inclusivo. Una casa si poggia su tante colonne, non su una sola e la sfida è tenere insieme più pilastri. La protezione sociale è uno. Siamo in una fase di emergenza per il caro vita che pesa su tante persone e credo che, dopo la scellerata scelta del governo Meloni di tagliare lo strumento del sostegno all'affitto, bene abbiano fatto i sindaci a potenziarlo. Il reddito di cittadinanza è stato tolto e, al netto dei suoi limiti, siamo privi di una vera misura universale che aiuti chi è in difficoltà. Accanto a questo metto la lotta alla solitudine. Quante persone, anziane e non solo, rischiano di essere ai margini della vita sociale? Su questo Empoli fa molto e bisogna far di tutto affinchè la solitudine non diventi emergenza sociale. L'attenzione all'ambiente che è una delle grandi sfide del nostro tempo. In tutto questo dobbiamo tenere di conto del tema delle frazioni dove vive circa il 70% della popolazione empolese e dello sviluppo e della crescita con un ascolto forte delle imprese. Noi abbiamo, accanto ai grandi del settore, un modello positivo di imprese virtuose piccole e medie che crescono e che hanno sani rapporti con i lavoratori e con i sindacati offrendo non solo lavoro ma anche lavoro buono. Anche questo equilibrio va salvaguardato. Il dialogo con tutti questi mondi credo sia fondamentale.

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