Una raccolta fondi e un'azione legale per salvare la collina dal cemento
17-10-2024 16:52 - Cronaca
Una raccolta fondi, una mobilitazione generale e un percorso legale: i tre comitati che si sono uniti per proteggere la collina di Spicchio, hanno affilato le unghie e sono pronti a dare battaglia: “Salviamo la collina dal cemento”, “Spicchio meno cemento e più verde” e Comitato Alberi di Empoli” hanno unito le forze per contrastare i tre mega progetti che riguardano l’area tra via Grocco e via Alfieri: due Rsa da 80 posti l’una, una scuola e una sede della Pubblica Assistenza.
«Quello della Rsa è il progetto più avanzato – spiega Valentina Tamburini, voce che anima i comitati – e quindi abbiamo cominciato a mobilitarci soprattutto si questo. A breve sarà aperto un conto corrente per la raccolta di fondi che serviranno per sostenere la nostra battaglia legale ma anche per organizzare momenti informativi o soltanto ludici ma che servono a sensibilizzare le persone sulla nostra battaglia».
Che punta a far capire come quel progetto (Rsa, sede della Pubblica Assistenza e scuola) mette a rischio tre ettari di suolo non edificato, una pineta con 60 alberi e decine di ulivi. «Vorremmo far capire che i nostri Comitati non mettono in discussione l’utilità delle nuove strutture. Questi sono servizi che sicuramente potrebbero essere utili per la nostra comunità, non lo abbiamo mai negato. Ma ci teniamo a sottolineare che, dal nostro punto di vista deve cambiare il paradigma: invece di consumare secondo noi sarebbe più opportuno utilizzare strutture già esistenti».
I cittadini che combattono il progetto oltretutto ritengono che i 160 posti che le due Rsa metteranno a disposizione sono un numero sovrastimato per il bacino di utenza del nostro territorio.
«E quindi strutture alternative sarebbero da cercare in edifici più piccoli o in zone più estese che vadano oltre il confine comunale. Le RSA, oltretutto, attraverso una serie di varianti figurano ormai già nel piano urbanistico definitivo. Ecco perché abbiamo deciso di intraprendere anche iniziative di carattere legale: ci siamo rivolti a un avvocato per capire quali sono gli strumenti e le strade da percorrere per opporci al consumo di suolo».
Dopo il conto corrente disponibile per le donazioni a sostegno delle battaglie del comitato (idea avviata da tempo ma rallentata dai procedimenti burocratici richiesti), i Comitati apriranno dei conti anche sulle piattaforme on line di crowdfounding, per allargare la raccolta di soldi anche alle persone che sono sensibili a queste problematiche ma che risiedono fuori dal territorio dell’Empolese.
«Quello della Rsa è il progetto più avanzato – spiega Valentina Tamburini, voce che anima i comitati – e quindi abbiamo cominciato a mobilitarci soprattutto si questo. A breve sarà aperto un conto corrente per la raccolta di fondi che serviranno per sostenere la nostra battaglia legale ma anche per organizzare momenti informativi o soltanto ludici ma che servono a sensibilizzare le persone sulla nostra battaglia».
Che punta a far capire come quel progetto (Rsa, sede della Pubblica Assistenza e scuola) mette a rischio tre ettari di suolo non edificato, una pineta con 60 alberi e decine di ulivi. «Vorremmo far capire che i nostri Comitati non mettono in discussione l’utilità delle nuove strutture. Questi sono servizi che sicuramente potrebbero essere utili per la nostra comunità, non lo abbiamo mai negato. Ma ci teniamo a sottolineare che, dal nostro punto di vista deve cambiare il paradigma: invece di consumare secondo noi sarebbe più opportuno utilizzare strutture già esistenti».
I cittadini che combattono il progetto oltretutto ritengono che i 160 posti che le due Rsa metteranno a disposizione sono un numero sovrastimato per il bacino di utenza del nostro territorio.
«E quindi strutture alternative sarebbero da cercare in edifici più piccoli o in zone più estese che vadano oltre il confine comunale. Le RSA, oltretutto, attraverso una serie di varianti figurano ormai già nel piano urbanistico definitivo. Ecco perché abbiamo deciso di intraprendere anche iniziative di carattere legale: ci siamo rivolti a un avvocato per capire quali sono gli strumenti e le strade da percorrere per opporci al consumo di suolo».
Dopo il conto corrente disponibile per le donazioni a sostegno delle battaglie del comitato (idea avviata da tempo ma rallentata dai procedimenti burocratici richiesti), i Comitati apriranno dei conti anche sulle piattaforme on line di crowdfounding, per allargare la raccolta di soldi anche alle persone che sono sensibili a queste problematiche ma che risiedono fuori dal territorio dell’Empolese.