21 Novembre 2024
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Una commissione coi cittadini, la richiesta del comitato per un altro raddoppio ferroviario

14-03-2024 12:00 - Cronaca
«Vogliamo seguire le procedure fin da subito: dagli espropri, per non lasciare soli i cittadini nelle trattative alla realizzazione del tracciato, per verificare che le nostre richieste accolte sino realmente realizzate. Vogliamo che venga istituita una commissione dove, al fianco di tecnici e politici, ci siano membri del comitato e residenti nelle frazioni interessate».

E' la proposta che ha lanciato Paolo Gaccione, in rappresentanza del Comitato per un altro raddoppio, nel consiglio comunale aperto che si è tenuto sul tema del raddoppio in Comune a Empoli. Per l'occasione oltre alla giunta comunale presieduta dalla sindaca Brenda Barnini, erano presenti gli ingegneri Rocca e Viscovi per Rgi, il presidente della Regione Toscana Viscovi, il Comitato e i cittadini che abitano nel tratto fra Empoli e Granaiolo interessato dal progetto di raddoppio della ferrovia Empoli-Siena e, successivamente della sua elettrificazione.

A illustrare com'è la situazione attuale e il percorso fatto in tutti questi mesi è la sindaca di Empoli Brenda Barnini: «Stiamo parlando di un'opera di rilevanza regionale che è sotto la lente degli amministratori fin dal 1989, cioè a quando risale l'ultimo intervento parziale di raddoppio. Da allora il suo completamento è sempre rimasto sul tavolo degli amministratori e dei politici. Oggi, che si sono verificate le condizioni per poterlo attuare, abbiamo davanti da una parte la possibilità di avviare il progetto, dall'altra il fatto che dal Comitato dei cittadini erano arrivate richieste per far seguire al tracciato un altro percorso. Come amministrazione comunale abbiamo provato a metterci a un tavolo per capire le richieste del Comitato. Abbiamo fatto ci cittadini nove incontri, due sedute in commissione, abbiamo fatto un sopralluogo sul posto, abbiamo avuto incontri individuai con le persone che sono direttamente coinvolte nelle conseguenze della realizzazione dell'opera. Abbiamo avuto nove incontri anche con i tecnici di Rfi e in ognuno abbiamo portato i temi sollecitati negli incontri con il Comitato e che sono racchiusi in quel documento di 29 punti con i quali si affrontano questioni di carattere generali, questioni singole e soprattutto quelle sul rischio idraulico».

Alcune istanze sono state prese in considerazioni: era previsto un solo sottopasso, ora sono due, uno a Sant'Andrea e uno a Fontanella, al posto dell'unico che avrebbe limitato parte dei parcheggi. Le rampe di ingresso al passaggio pedonale a Brusciana saranno allontanate dalla proprietà che è interessata anche a parte del raddoppio. Accolto anche lo spostamento dello stradello di manutenzione a Brusciana, anche questo per mitigare il danno alla proprietà coinvolta.«Oggi le varianti elaborate sulla base di questi cambiamenti saranno a breve trasmessi e saremo chiamati a dire se tutti i punti sollevati sono stati accolti. La parte che non è oggetto di modifiche e variante può passare subito alla fase esecutiva, il resto ancora no».

Il presidente Eugenio Giani ha messo l'accento sull'importanza dell'opera: «E' strategica per la Toscana, i due binari danno continuità alla linea fino a Poggibonsi, che è una tratta che interessa tanti cittadini. Per me che amministro la Regione l'obiettivo di avere treni che da Firenze raggiungono Siena in meno di un'ora è un sogno da far avverare. Non porta benessere solo ai pendolari ma è una spinta anche al turismo. La “cura del ferro” dà sostenibilità, è competitivo e fa bene all'ambiente».

I tecnici di Rfi dopo aver spiegato l'iter, i paletti normativi e la situazione attuale, si sono sottoposti anche alle domande e ai dubbi dei cittadini. Per il Comitato ha parlato Paolo Gaccione che ha posto l'accento come il progetto, così com'è strutturato, rischia di dividere la frazione di Brusciana e di decretarne la sua morte. «La viabilità che per passare da una parte all'altra della frazione costringe gli automobilisti a tornare indietro di 800 metri, porterà alla chiusura degli esercizi commerciali del paese, ala chiusura dei servizi che ci sono oggi». E poi ha lanciato l'idea della commissione (alla quale si sono detti favorevoli anche i consiglieri comunali che hano fatto i loro interventi politici: Masi per Buongiorno Empoli, Poggianti per il Centrodestra, Anna Baldi per il Movimento Cinquestelle e Andreotti del Partito Democratico e anche il presidente della Regione Giani).

Per i cittadini sono intervenuti Erika Fattori («Come avverranno gli espropri? Si possono fare incontri preliminari?»); Vincenzo Campaini («Da Empoli a Granaiolo si sono verificati spesso smottamenti e alluvioni: qui nel 66' il fiume ruppe davanti alla Casa del Popolo di Fontanella: ci sono sei o sette chilometri assai pericolosi dal punto di vista idraulico. Nella zona centrale di Fontanella mancano interventi di mitigazione». E poi chiede se è possibile prevedere un parcheggio più grande accanto al sottopasso di Fontanella; un sovrappasso che è previsto da 32 anni. Alessandro Salvadori pone l'accento sull'area dello zuccherificio e sulla questione dei servizi(gas, linea elettrica e delle comunicazioni) per alcune abitazioni che verranno demolite. Per altre che rimangono isolate avanza la richiesta di un'area dove potranno essere realizzati locali di ricovero e garage per le auto.

Nelle risposte da parte dei tecnici di Rfi, viene spiegato che certe preoccupazioni non hanno modo di esistere: sugli espropri verrà seguito l'iter di legge, ci saranno incontri informativi e poi le trattative che non seguiranno, da parte loro, logiche commerciali. «Non agiremo per ottenere il maggior vantaggio, ma con stile di legge, stime che saranno eque», Sul rischio idraulico, per Rfi la sicurezza arriva dal fatto che il progetto ha dovuto assicurare l'invarianza, cioè non deve peggiorare lo status quo. E la valutazione di questo è arrivata da enti preposti.

E le ulteriori modifiche richieste? Quelle che potevano essere recepite sono state accolte e sono al vaglio della progettazione che è da variare. Piccoli dettagli, quelle variazioni che i tecnici hanno definito “micro” e che si possono attuare senza dover passare al vaglio dell'iter progettuale, come per le varianti sostanziali, possono anche essere prese in considerazioni e discusse.

Un'ultima considerazione anche sul sovrappasso. «E' un progetto che si trascina da una ventina di anni – dicono i tecnici Rfi – abbiamo fatto valutazioni con tutti i tecnici, poi fu abbandonato per motivi ambientali, paesaggistici, sarebbe stata un'opera ciclopica con un impatto rulevante anche dal punto di vista degli espropri».

Eugenio Giani, che era reduce da un pomeriggio non semplice con la presidente del consiglio Meloni, con tanto di polemiche annesse, prima di lasciare la sala del consiglio comunale di Empoli ha fatto una promessa. «Quei luoghi mi sono cari – ha detto – li ho frequentati da bambini e ci vivono molti amici. Verrò a fare un sopralluogo per vedere da vicino la situazione».

Un chiarimento sulla commissione, infine, lo dà anche la sindaca Barnini. «Non siamo contrari come amministrazione comunale. Che tipo di compito gli vogliamo assegnare? Se ci preoccupa il fatto che tutti questi elementi che fanno parte della fase di elaborazione del progetto, del dialogo tra Rfi, amministrazione e comitato, i miglioramenti del progetto, continuino ad essere un percorso accompagnato e congiuntamente seguito, può essere formalizzato anche in sede di consiglio comunale con un protocollo che impegna l'amministrazione comunale a mantenere i rapporti con il territorio. Gli interlocutori sono coloro che sviluppano il progetto, la Regione, ma poi è chi sta qui sul territorio, che deve continuare il lavoro di accompagnamento, le questioni individuali vanno trattate come tali, con strumenti propri. A noi sta a cuore che quelle di carattere generale continuino ad essere portate avanti come ci siamo dette che siano portate avanti».
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