Un patto per il verde, così la città è più green
12-06-2023 18:52 - Cronaca
EMPOLI – Progetti, pianificazione e gestione del verde urbano: il piano per una Empoli sempre più green è passato dal consiglio comunale, è stato votato e approvato a maggioranza e si pone, come obiettivo quello di dare il proprio contributo locale per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 e del Green Deal europeo, in linea con la strategia Toscana Carbon Neutral, al fine di promuovere un modello di sviluppo che vada a ridurre in maniera progressiva le emissioni di CO2, soprattutto nei centri urbani: questi alcuni degli obiettivi principali delle politiche promosse dall'amministrazione comunale attraverso azioni che faranno di Empoli una città sempre più ‘green'.
La cura, la valorizzazione e il potenziamento del verde urbano rientrano in ciò che è stato definito un ‘Patto per il Verde', un piano di azioni strategiche che coinvolge Comune, enti esterni e privati che sono proprietari o gestori di aree verdi e alberature per definire indirizzi e criteri che assicurino una trasformazione urbanistica ed edilizia sostenibile del territorio comunale.
«Il Patto del Verde è il frutto di un lungo lavoro che ha visto coinvolti più settori dell'amministrazione, oltre a un supporto esterno di qualità - spiega la sindaca Brenda Barnini - Siamo partiti all'inizio di questo mandato amministrativo, denunciando anche in maniera autocritica una inadeguatezza nella modalità con cui ci stavamo prendendo cura del nostro verde urbano. Una presa di coscienza necessaria per mettere a fuoco la necessità di fare un grossissimo investimento per cercare di migliorare e di trasformare un punto di debolezza nel principale punto di forza di questa amministrazione. Vogliamo che la città sia sempre più una città all'avanguardia non solo nei confronti di quelli che possono essere i Comuni delle nostre dimensioni ma anche rispetto a città più grandi di noi. Vogliamo che Empoli sia un punto di riferimento quando si parla di pianificazione, progettazione e manutenzione del verde urbano, componenti che sono parte integrante dello stesso disegno di città. Ringrazio assessori, dirigenti e struttura tecnica per il lavoro svolto. Un lavoro che rappresenta un passo in avanti per la città. Sono molto felice che il patto abbia ricevuto il voto favorevole in consiglio comunale di Movimento 5 Stelle e Buongiorno Empoli. Spero davvero che questo nuovo strumento condiviso da tutti possa rappresentare il primo passo per una visione sempre più allargata e condivisa su un tema fondamentale come l'ambiente».
Al centro del ‘Patto' ci sono la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Da qui la richiesta di avvalersi di un team di supporto tecnico scientifico da parte della società multidisciplinare PNAT S.r.l. guidata dal professore di etologia vegetale e arboricoltura generale all'Università di Firenze, Stefano Mancuso per promuovere l'applicazione delle Nature Based Solutions (NBS), interventi che utilizzano il verde e la natura per migliorare la qualità dell'ambiente e della vita del nostro territorio attraverso le pubblicazioni elaborati dalla PNAT. Le linee guida elaborate da PNAT rappresentano strumenti di indirizzo per la progettazione e la pianificazione degli interventi dell'amministrazione comunale per assicurare una gestione integrata e innovativa del verde pubblico e privato. In questo contesto si inserisce anche il percorso partecipativo Un Patto per il Verde, che ha interessato due aree pilota, i quartieri di Corea e Santa Maria, un modello di esperienza che ha entusiasmato i partecipanti, replicabile in altre aree della città.
«Parto da viale IV Novembre - ha sottolineato l'assessore Massimo Marconcini - Da quella vicenda e da alcuni errori che l'hanno contraddistinta, ricordo una frase pronunciata dalla sindaca Barnini di fronte alle mie domande: “Si segue la via maestra”, mi disse sottolineando che era necessario affrontare gli aspetti di criticità emersi. Da lì nacque l'impostazione che ci ha portati fino al Patto del verde. Un progetto nel quale non sono ancora presenti i dati del progetto Empoli Carbon Neutral. Nell'autunno prossimo, faremo un momento di restituzione alla città di tutto il lavoro fatto, più giorni in cui chi ha lavorato a questo patto racconterà un lavoro che non vuole essere un punto di arrivo ma un punto di partenza, uno strumento di pianificazione fatto da professionisti autorevoli che resterà in eredità all'amministrazione anche per il futuro».
Non solo pianificazione ma anche gestione accompagnata da un monitoraggio pianificato e continuo. Approvate le linee guide delle NBS, che si basano anche sul censimento del verde compiuto in questi mesi, l'amministrazione comunale si è dunque dotata di un documento di previsione e programmazione delle attività di monitoraggio, controllo e gestione del verde pubblico, necessario per programmare e realizzare gli interventi colturali in un'ottica funzionale all'ottenimento dei minimi requisiti prestazionali in misura tale da massimizzare l'efficienza della vegetazione, minimizzando l'interferenza fra il comparto vegetale, i manufatti ad esso afferenti e le attività della popolazione.
«Conoscere il patrimonio, osservarne le criticità, suddividere le aree riconosciute come da tenere sotto controllo in base alla fruizione - ha spiegato l'assessore Adolfo Bellucci - ci permette di potere operare scelte mirate a effettuare solo interventi necessari nelle aree giuste, riducendo o meglio rendendo minimi gli interventi di potatura non utili e al contempo migliorando la salute del verde verticale. Il lavoro eseguito ha contribuito a cambiare visione sul patrimonio “verde”, per averne cura e valorizzarlo così da rendere gli spazi a verde urbano più che mai vivibili. Il censimento ha il valore di storicizzare gli interventi di cura e conservazione dello storico degli interventi eseguiti; le linee guida dettagliate sono utili per intervenire dove e solo quando necessario per mantenere i luoghi del verde accoglienti, confortevoli, piacevoli e sicuri».
IL PERCORSO - La strategia della tutela del verde è al centro delle politiche dell'amministrazione. Negli ultimi anni sono stati già adottati strumenti di pianificazione che hanno sposato gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e il Green deal europeo, come il Piano di Azione Comunale (PAC) per il miglioramento della qualità dell'aria per la riduzione delle polveri sottili con il quale il Comune ha ottenuto ottimi risultati uscendo dalla 'lista' dei comuni critici, e anche il Piano di azione per l'energia sostenibile e per il clima (PAESC). Un elemento sul quale l'amministrazione vuole puntare per la transizione ecologica è l'incremento delle aree verdi, in sinergia con il quadro normativo vigente sia a livello nazionale che regionale. In questo contesto, la legge 10 del 2013 "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani", istituisce fra l'altro il Comitato per lo Sviluppo del Verde pubblico presso il ministero dell'Ambiente che ha elaborato le "Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile". Queste ultime individuano gli strumenti tecnici operativi: censimento del verde, sistema informativo del verde, regolamento del verde pubblico e privato, bilancio arboreo e Piano comunale del verde.
Il Patto del verde è un piano di azione strategico per definire indirizzi e criteri volti ad assicurare una trasformazione urbanistica ed edilizia sostenibile del territorio, che coinvolge proprietari/gestori aree verdi e alberature, ovvero Comune, enti esterni e privati. Gli obiettivi del patto sono: promuovere l'applicazione delle "Nature Based Solution“ (NBS o soluzioni basate sulla natura), strategie e interventi basati sulle piante, capaci di amplificare la sostenibilità e la resilienza dei sistemi urbani ai cambiamenti climatici, di tutelare e ripristinare la biodiversità e di apportare benefici in termini di salute, benessere, qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo (per esempio tetti e pareti verdi, orti e frutteti urbani e più in generale tutti quegli interventi che, facendo crescere il verde nei quartieri e sugli edifici, portano benefici ambientali e sociali nella comunità); dotarsi di tutti gli strumenti di regolamentazione, a livello di pianificazione e regolamentazione, per garantire una gestione integrata e innovativa del verde pubblico e privato, a partire dal censimento del verde pubblico all'interno del S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale) del Comune e dal Piano di gestione del verde urbano comunale; recepire tali indirizzi all'interno del Piano strutturale intercomunale e del Piano Operativo Comunale. L'amministrazione si è avvalsa in questo percorso del supporto scientifico di PNAT, società spin off dell'Università di Firenze. Sono state quindi previste tre fasi, a ognuna delle quali corrisponde una pubblicazione. La prima ha portato alla redazione delle linee guida per l'attuazione delle 'soluzioni basate sulla natura', la seconda raccoglie le possibili applicazioni delle soluzioni basate sulla natura nel territorio di Empoli e la terza è dedicata all'analisi e alle quantificazioni dei benefici del verde pubblico presente e censito a oggi in città.
Dopo le linee guida per la progettazione delle NBS, approvate nel maggio 2022, l'amministrazione, nelle scorse settimane, ha approvato, la seconda e la terza fase. Le strategie individuate per il nostro territorio sono: rafforzare i corridoi ecologici fluviali esistenti (Arno, Elsa e corsi d'acqua secondari), dare continuità delle matrici naturale primarie, potenziare le aree umide, mitigare le infrastrutture come FiPiLi e linea ferroviaria, implementare azioni di microregolazione dell'ambiente urbano. Sono state prese in esame sei aree campione: comparto dei parchi (area di Serravalle), comparto ecoindustriale (area del Terrafino), comparto urbano (quartiere Pontorme, centro storico con focus su piazza Rosso Fiorentino e piazza San Rocco, la zona di Brusciana e la zona dell'ospedale San Giuseppe). Con la terza pubblicazione sono stati elaborati, mediante un apposito software, i dati aggiornati del censimento del verde pubblico, inerente le specie arboree e arbustive presenti sul territorio comunale (6670 alberature, 8,5 km di siepi), stimando per ciascuna specie la capacità di stoccaggio dell'anidride carbonica e il contributo alla riduzione degli inquinanti, fornendo dati numerici sulle tonnellate rispettivamente stoccate rimosse. E sul beneficio economico in chiave di risparmio energetico. Le specie vegetali censite dal Comune di Empoli permettono di intercettare 2.604 metri cubi all'anno di acqua meteorica, di stoccare 9.153 tonnellate di anidride carbonica e di rimuovere 1.950 chilogrammi all'anno di inquinanti, consentendo di ottenere ben 53.700 euro all'anno di risparmio energetico, in termini di raffrescamento e riscaldamento degli edifici.
La cura, la valorizzazione e il potenziamento del verde urbano rientrano in ciò che è stato definito un ‘Patto per il Verde', un piano di azioni strategiche che coinvolge Comune, enti esterni e privati che sono proprietari o gestori di aree verdi e alberature per definire indirizzi e criteri che assicurino una trasformazione urbanistica ed edilizia sostenibile del territorio comunale.
«Il Patto del Verde è il frutto di un lungo lavoro che ha visto coinvolti più settori dell'amministrazione, oltre a un supporto esterno di qualità - spiega la sindaca Brenda Barnini - Siamo partiti all'inizio di questo mandato amministrativo, denunciando anche in maniera autocritica una inadeguatezza nella modalità con cui ci stavamo prendendo cura del nostro verde urbano. Una presa di coscienza necessaria per mettere a fuoco la necessità di fare un grossissimo investimento per cercare di migliorare e di trasformare un punto di debolezza nel principale punto di forza di questa amministrazione. Vogliamo che la città sia sempre più una città all'avanguardia non solo nei confronti di quelli che possono essere i Comuni delle nostre dimensioni ma anche rispetto a città più grandi di noi. Vogliamo che Empoli sia un punto di riferimento quando si parla di pianificazione, progettazione e manutenzione del verde urbano, componenti che sono parte integrante dello stesso disegno di città. Ringrazio assessori, dirigenti e struttura tecnica per il lavoro svolto. Un lavoro che rappresenta un passo in avanti per la città. Sono molto felice che il patto abbia ricevuto il voto favorevole in consiglio comunale di Movimento 5 Stelle e Buongiorno Empoli. Spero davvero che questo nuovo strumento condiviso da tutti possa rappresentare il primo passo per una visione sempre più allargata e condivisa su un tema fondamentale come l'ambiente».
Al centro del ‘Patto' ci sono la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Da qui la richiesta di avvalersi di un team di supporto tecnico scientifico da parte della società multidisciplinare PNAT S.r.l. guidata dal professore di etologia vegetale e arboricoltura generale all'Università di Firenze, Stefano Mancuso per promuovere l'applicazione delle Nature Based Solutions (NBS), interventi che utilizzano il verde e la natura per migliorare la qualità dell'ambiente e della vita del nostro territorio attraverso le pubblicazioni elaborati dalla PNAT. Le linee guida elaborate da PNAT rappresentano strumenti di indirizzo per la progettazione e la pianificazione degli interventi dell'amministrazione comunale per assicurare una gestione integrata e innovativa del verde pubblico e privato. In questo contesto si inserisce anche il percorso partecipativo Un Patto per il Verde, che ha interessato due aree pilota, i quartieri di Corea e Santa Maria, un modello di esperienza che ha entusiasmato i partecipanti, replicabile in altre aree della città.
«Parto da viale IV Novembre - ha sottolineato l'assessore Massimo Marconcini - Da quella vicenda e da alcuni errori che l'hanno contraddistinta, ricordo una frase pronunciata dalla sindaca Barnini di fronte alle mie domande: “Si segue la via maestra”, mi disse sottolineando che era necessario affrontare gli aspetti di criticità emersi. Da lì nacque l'impostazione che ci ha portati fino al Patto del verde. Un progetto nel quale non sono ancora presenti i dati del progetto Empoli Carbon Neutral. Nell'autunno prossimo, faremo un momento di restituzione alla città di tutto il lavoro fatto, più giorni in cui chi ha lavorato a questo patto racconterà un lavoro che non vuole essere un punto di arrivo ma un punto di partenza, uno strumento di pianificazione fatto da professionisti autorevoli che resterà in eredità all'amministrazione anche per il futuro».
Non solo pianificazione ma anche gestione accompagnata da un monitoraggio pianificato e continuo. Approvate le linee guide delle NBS, che si basano anche sul censimento del verde compiuto in questi mesi, l'amministrazione comunale si è dunque dotata di un documento di previsione e programmazione delle attività di monitoraggio, controllo e gestione del verde pubblico, necessario per programmare e realizzare gli interventi colturali in un'ottica funzionale all'ottenimento dei minimi requisiti prestazionali in misura tale da massimizzare l'efficienza della vegetazione, minimizzando l'interferenza fra il comparto vegetale, i manufatti ad esso afferenti e le attività della popolazione.
«Conoscere il patrimonio, osservarne le criticità, suddividere le aree riconosciute come da tenere sotto controllo in base alla fruizione - ha spiegato l'assessore Adolfo Bellucci - ci permette di potere operare scelte mirate a effettuare solo interventi necessari nelle aree giuste, riducendo o meglio rendendo minimi gli interventi di potatura non utili e al contempo migliorando la salute del verde verticale. Il lavoro eseguito ha contribuito a cambiare visione sul patrimonio “verde”, per averne cura e valorizzarlo così da rendere gli spazi a verde urbano più che mai vivibili. Il censimento ha il valore di storicizzare gli interventi di cura e conservazione dello storico degli interventi eseguiti; le linee guida dettagliate sono utili per intervenire dove e solo quando necessario per mantenere i luoghi del verde accoglienti, confortevoli, piacevoli e sicuri».
IL PERCORSO - La strategia della tutela del verde è al centro delle politiche dell'amministrazione. Negli ultimi anni sono stati già adottati strumenti di pianificazione che hanno sposato gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e il Green deal europeo, come il Piano di Azione Comunale (PAC) per il miglioramento della qualità dell'aria per la riduzione delle polveri sottili con il quale il Comune ha ottenuto ottimi risultati uscendo dalla 'lista' dei comuni critici, e anche il Piano di azione per l'energia sostenibile e per il clima (PAESC). Un elemento sul quale l'amministrazione vuole puntare per la transizione ecologica è l'incremento delle aree verdi, in sinergia con il quadro normativo vigente sia a livello nazionale che regionale. In questo contesto, la legge 10 del 2013 "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani", istituisce fra l'altro il Comitato per lo Sviluppo del Verde pubblico presso il ministero dell'Ambiente che ha elaborato le "Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile". Queste ultime individuano gli strumenti tecnici operativi: censimento del verde, sistema informativo del verde, regolamento del verde pubblico e privato, bilancio arboreo e Piano comunale del verde.
Il Patto del verde è un piano di azione strategico per definire indirizzi e criteri volti ad assicurare una trasformazione urbanistica ed edilizia sostenibile del territorio, che coinvolge proprietari/gestori aree verdi e alberature, ovvero Comune, enti esterni e privati. Gli obiettivi del patto sono: promuovere l'applicazione delle "Nature Based Solution“ (NBS o soluzioni basate sulla natura), strategie e interventi basati sulle piante, capaci di amplificare la sostenibilità e la resilienza dei sistemi urbani ai cambiamenti climatici, di tutelare e ripristinare la biodiversità e di apportare benefici in termini di salute, benessere, qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo (per esempio tetti e pareti verdi, orti e frutteti urbani e più in generale tutti quegli interventi che, facendo crescere il verde nei quartieri e sugli edifici, portano benefici ambientali e sociali nella comunità); dotarsi di tutti gli strumenti di regolamentazione, a livello di pianificazione e regolamentazione, per garantire una gestione integrata e innovativa del verde pubblico e privato, a partire dal censimento del verde pubblico all'interno del S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale) del Comune e dal Piano di gestione del verde urbano comunale; recepire tali indirizzi all'interno del Piano strutturale intercomunale e del Piano Operativo Comunale. L'amministrazione si è avvalsa in questo percorso del supporto scientifico di PNAT, società spin off dell'Università di Firenze. Sono state quindi previste tre fasi, a ognuna delle quali corrisponde una pubblicazione. La prima ha portato alla redazione delle linee guida per l'attuazione delle 'soluzioni basate sulla natura', la seconda raccoglie le possibili applicazioni delle soluzioni basate sulla natura nel territorio di Empoli e la terza è dedicata all'analisi e alle quantificazioni dei benefici del verde pubblico presente e censito a oggi in città.
Dopo le linee guida per la progettazione delle NBS, approvate nel maggio 2022, l'amministrazione, nelle scorse settimane, ha approvato, la seconda e la terza fase. Le strategie individuate per il nostro territorio sono: rafforzare i corridoi ecologici fluviali esistenti (Arno, Elsa e corsi d'acqua secondari), dare continuità delle matrici naturale primarie, potenziare le aree umide, mitigare le infrastrutture come FiPiLi e linea ferroviaria, implementare azioni di microregolazione dell'ambiente urbano. Sono state prese in esame sei aree campione: comparto dei parchi (area di Serravalle), comparto ecoindustriale (area del Terrafino), comparto urbano (quartiere Pontorme, centro storico con focus su piazza Rosso Fiorentino e piazza San Rocco, la zona di Brusciana e la zona dell'ospedale San Giuseppe). Con la terza pubblicazione sono stati elaborati, mediante un apposito software, i dati aggiornati del censimento del verde pubblico, inerente le specie arboree e arbustive presenti sul territorio comunale (6670 alberature, 8,5 km di siepi), stimando per ciascuna specie la capacità di stoccaggio dell'anidride carbonica e il contributo alla riduzione degli inquinanti, fornendo dati numerici sulle tonnellate rispettivamente stoccate rimosse. E sul beneficio economico in chiave di risparmio energetico. Le specie vegetali censite dal Comune di Empoli permettono di intercettare 2.604 metri cubi all'anno di acqua meteorica, di stoccare 9.153 tonnellate di anidride carbonica e di rimuovere 1.950 chilogrammi all'anno di inquinanti, consentendo di ottenere ben 53.700 euro all'anno di risparmio energetico, in termini di raffrescamento e riscaldamento degli edifici.