Un convegno e un concerto per ricordare il centenario di Busoni
15-10-2024 10:21 - Lifestyle
Proseguono le numerose iniziative organizzate dal Centro studi musicali Ferruccio Busoni per ricordare il centenario della scomparsa del grande pianista e compositore empolese. Nelle giornate di venerdì 18 e sabato 19 ottobre 2024, al Cenacolo degli Agostiniani, in via dei Neri, 15, si svolgerà il convegno internazionale di studi musicologici intitolato "Ferruccio Busoni: il poliglottismo musicale di un cittadino del mondo", che radunerà a Empoli i massimi studiosi dell'opera e della biografia del musicista.
A questo link è possibile visionare e scaricare il programma: https://www.centrobusoni.org/ferruccio-busoni-il-poliglottismo-musicale-di-un-cittadino-del-mondo/
Il coronamento di questi due intensi giorni di relazioni e dibattiti sarà il concerto monografico che si terrà al Teatro Shalom, sabato 19 ottobre 2024, alle 21, con ingresso gratuito. In programma una serie di pagine giovanili, alcune delle quali concepite durante i soggiorni empolesi. Sappiamo che Ferruccio Busoni nacque il primo aprile del 1866 al n. 16 di quella che oggi si chiama Piazza della Vittoria e che lasciò Empoli a soli undici mesi per raggiungere Trieste, città di origine della madre Anna. Non è però molto noto il fatto che egli mantenne un legame costante con la propria città natale, particolarmente nel periodo giovanile: vi trascorreva lunghi periodi da piccolo e da adolescente durante le vacanze estive, vi sostava spesso durante i numerosi viaggi che compiva per impegni concertistici e nonostante non ne ammirasse la dimensione provinciale, vi mantenne un discreto numero di rapporti umani.
Molti dei brani in programma affondano le proprie radici proprio nella nostra terra, sia dal punto di vista del concepimento, sia dal punto di vista dell'ispirazione musicale. Dall'Album vocale ascolteremo una romanza su testo del padre Ferdinando e una Ballatella su testo di Arrigo Boito, il celebre compositore e letterato della Scapigliatura milanese che fu uno dei primi a rilevare le grandi qualità di Busoni. Seguiranno i Lieder su parole di George Gordon Byron, la Reminiscenza rossiniana, due Lieder da Goehte, per concludere con le quattro liriche, op. 40 dedicate rispettivamente alla primavera, all'estate, all'autunno e all'inverno, composte nel luglio del 1882 a Borgo San Giusto, ospite di Pietro Bini, dilettante di canto empolese, amico di lunga data del padre e dedicatario di questi lavori.
Interpreti di questo concerto dal programma affascinante e ricco di preziose gemme musicali saranno i membri dell'ottetto vocale LudusOrionis, un ensemble che raduna artisti del coro del Maggio Musicale Fiorentino e il baritono Giuseppe Altomare, uno dei maggiori interpreti italiani di musica vocale da camera. Al pianoforte siederà Andrea Severi, geniale e poliedrico musicista, noto per essere il pianista collaboratore di Zubim Mehta e di altri celeberrimi direttori d'orchestra.
«Da molto tempo avevamo il desiderio di rispondere alla consueta domanda circa il rapporto tra Ferruccio Busoni e la propria città natale – afferma Lorenzo Ancillotti, direttore del Centro Busoni – e siamo convinti che la maniera più esaustiva per farlo sia proporre una serie di musiche bellissime, rispondenti al periodo giovanile, quando il musicista gravitava con frequenza in queste terre. A questo concerto corrisponde anche un altro auspicio: quello di dimostrare la qualità eccellente di questi lavori, troppo spesso non considerati dalla musicologia e dalla critica perché ritenuti accademici, o di stampo ottocentesco, quindi surclassati dalla produzione della maturità. Indubbiamente si tratta di un linguaggio lontano da quello del Doktor Faust, o della Sonatina seconda, ma è fondamentale l'ascolto di questo repertorio per comprendere il punto di partenza di uno dei più geniali e visionari intellettuali e musicisti europei di ogni tempo».
«Grazie al Centro Studi Ferruccio Busoni Empoli è una capitale della documentazione musicologica e questa occasione di studio lo dimostra – sottolinea l'assessore alla Cultura del Comune di Empoli, Matteo Bensi -. È attualissimo il tema del cosmopolitismo di Busoni, la cui unica patria sempre rivendicata è quella universale della cultura, della bellezza, dei linguaggi artistici che si intrecciano. Sono sicuro che da questo convegno emergerà un grande messaggio di pace».
A questo link è possibile visionare e scaricare il programma: https://www.centrobusoni.org/ferruccio-busoni-il-poliglottismo-musicale-di-un-cittadino-del-mondo/
Il coronamento di questi due intensi giorni di relazioni e dibattiti sarà il concerto monografico che si terrà al Teatro Shalom, sabato 19 ottobre 2024, alle 21, con ingresso gratuito. In programma una serie di pagine giovanili, alcune delle quali concepite durante i soggiorni empolesi. Sappiamo che Ferruccio Busoni nacque il primo aprile del 1866 al n. 16 di quella che oggi si chiama Piazza della Vittoria e che lasciò Empoli a soli undici mesi per raggiungere Trieste, città di origine della madre Anna. Non è però molto noto il fatto che egli mantenne un legame costante con la propria città natale, particolarmente nel periodo giovanile: vi trascorreva lunghi periodi da piccolo e da adolescente durante le vacanze estive, vi sostava spesso durante i numerosi viaggi che compiva per impegni concertistici e nonostante non ne ammirasse la dimensione provinciale, vi mantenne un discreto numero di rapporti umani.
Molti dei brani in programma affondano le proprie radici proprio nella nostra terra, sia dal punto di vista del concepimento, sia dal punto di vista dell'ispirazione musicale. Dall'Album vocale ascolteremo una romanza su testo del padre Ferdinando e una Ballatella su testo di Arrigo Boito, il celebre compositore e letterato della Scapigliatura milanese che fu uno dei primi a rilevare le grandi qualità di Busoni. Seguiranno i Lieder su parole di George Gordon Byron, la Reminiscenza rossiniana, due Lieder da Goehte, per concludere con le quattro liriche, op. 40 dedicate rispettivamente alla primavera, all'estate, all'autunno e all'inverno, composte nel luglio del 1882 a Borgo San Giusto, ospite di Pietro Bini, dilettante di canto empolese, amico di lunga data del padre e dedicatario di questi lavori.
Interpreti di questo concerto dal programma affascinante e ricco di preziose gemme musicali saranno i membri dell'ottetto vocale LudusOrionis, un ensemble che raduna artisti del coro del Maggio Musicale Fiorentino e il baritono Giuseppe Altomare, uno dei maggiori interpreti italiani di musica vocale da camera. Al pianoforte siederà Andrea Severi, geniale e poliedrico musicista, noto per essere il pianista collaboratore di Zubim Mehta e di altri celeberrimi direttori d'orchestra.
«Da molto tempo avevamo il desiderio di rispondere alla consueta domanda circa il rapporto tra Ferruccio Busoni e la propria città natale – afferma Lorenzo Ancillotti, direttore del Centro Busoni – e siamo convinti che la maniera più esaustiva per farlo sia proporre una serie di musiche bellissime, rispondenti al periodo giovanile, quando il musicista gravitava con frequenza in queste terre. A questo concerto corrisponde anche un altro auspicio: quello di dimostrare la qualità eccellente di questi lavori, troppo spesso non considerati dalla musicologia e dalla critica perché ritenuti accademici, o di stampo ottocentesco, quindi surclassati dalla produzione della maturità. Indubbiamente si tratta di un linguaggio lontano da quello del Doktor Faust, o della Sonatina seconda, ma è fondamentale l'ascolto di questo repertorio per comprendere il punto di partenza di uno dei più geniali e visionari intellettuali e musicisti europei di ogni tempo».
«Grazie al Centro Studi Ferruccio Busoni Empoli è una capitale della documentazione musicologica e questa occasione di studio lo dimostra – sottolinea l'assessore alla Cultura del Comune di Empoli, Matteo Bensi -. È attualissimo il tema del cosmopolitismo di Busoni, la cui unica patria sempre rivendicata è quella universale della cultura, della bellezza, dei linguaggi artistici che si intrecciano. Sono sicuro che da questo convegno emergerà un grande messaggio di pace».