Un calendario empolese, la città vista dall'obiettivo di Nilo Capretti
15-12-2023 09:44 - Cronaca
“Empoli è sempre stata la mia modella preferita”. E’ con questa frase, che è un atto di amore verso la città, che il fotografo Nilo Capretti presenta il suo calendario per il 2024. Una raccolta di fotografie che raccontano Empoli, la sua gente e soprattutto alcuni eventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
Ci sono fatti che sfuggono ai comuni cittadini. A volte sono attimi che, obbligatoriamente, non possono essere vissuti da tutti. Nilo Capretti ha il pregio di conoscere Empoli, la sua storia, i suoi luoghi, la sua gente. Perché è parte di tutto questo.
Basta scorrere i mesi per capire che, quando c’è un evento, una situazione che merita di essere ricordata, Nilo c’è. E la sensazione, davanti al suo prezioso calendario, è che un anno, dodici mesi e quindi dodici immagini tutte empolesi, alla fine sono poche. Ci lasciano con il desiderio di vederne altre.
Il calendario di Nilo Capretti è anche questo: lo si può trovare in vendita nelle edicole e in qualche altro negozio del centro storico (del “Giro”, tanto per restare in tema). E grazie al suo ricavato, Nilo allestirà una mostra – che poi si trasformerà anche in libro – sulla seconda rassegna degli “empolesi doc”, ritratti di gente comune che vivono, lavorano, girano per la città.
Sfogliando il calendario, senza voler svelare tutto l’anno, l’obiettivo della macchina fotografica di Nilo Capretti racconta una gru che, in una giornata di febbraio demolisce il muro che univa la torre dei Righi con l’ospedale San Giuseppe, la vecchia sede di via Paladini. E’ l’inizio di un percorso di rigenerazione urbana che cambierà il volto di Empoli. E, tanto per sottolineare l’esclusività degli scatti di Capretti, c’è una singolare fotografia con i leoni della fontana del Pampaloni, di piazza Farinata degli Uberti, in gabbia.
E la demolizione della vasca-fontana ispirata a Rotko, che fino al 2017 è stata un’attrazione di piazza della Vittoria.
Nilo, con il suo obiettivo, rende romantica anche una situazione spiacevole come il centro della città finito sotto l’acqua, allagata: era il novembre del 2019.
Gli altri scatti, scopriteli da soli….
CHI E’ NILO CAPRETTI. Il percorso artistico di Capretti inizia a Firenze con una personale all’Istituto Europeo (1995) nella quale documenta il raduno dei gitani a Saintes Maries de la Mer. L’anno successivo al museo Dolores Olmedo Patino di Città del Messico –museo che ospita la più grande raccolta di opere di Diego Rivera e numerose opere di Frida Kahlo- inaugura il Salon de Actos con la mostra LA CIUDAD su invito della signora Dolores Olmedo Patino. Nello stesso periodo espone in Giappone, a Tokyo e Kyoto.
Negli anni 2007-2008 sviluppa una collaborazione con l’egittologo Robert Bauval, incentrata su una serie di interviste video girate in varie località dell’Egitto (Saqqara, Giza, Meidum, Dahshur, al Fayyum) destinate alla televisione egiziana. Negli stessi anni intensifica la ricerca sulle tradizioni popolari e realizza il video “San Domenico Abate: il rito dei Serpari a Cocullo”.
Nel 2012 espone alla Fornace Pasquinucci, in Capraia e Limite, con la mostra dal titolo LA FEDE NASCOSTA, quale inizio di una ricerca introspettiva; successivamente la stessa viene allestita anche nella Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani in Empoli; nella Torre degli Uppezzinghi a Calcinaia e nella Chiesa di San Michele a Pontorme. Durante quest’ultimo evento, nel 2014, è stata donata una delle opere esposte al cardinal Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.
Nel 2013, continuando l’indagine sull’uomo, nasce una nuova mostra dal titolo ALTER EGO che mette a fuoco, attraverso il ritratto, l’analisi psicologica di personaggi empolesi. L’esposizione si è tenuta una prima volta nel teatro di Pontorme, poi presso il Cenacolo degli Agostiniani con la presenza del Cardinal Betori, e quindi, l’anno successivo, in occasione del Luglio Empolese.
Nell’anno 2015 prosegue la ricerca intorno all’uomo con una mostra dedicata alla memoria intima dal titolo SPORE esposta nella Sala del Cenacolo degli Agostiniani. L’intensità emotiva scaturita dall’analisi delle proprie radici ha portato, in tempi recentissimi, alla trasfigurazione verso visioni oniriche riportate simbolicamente sulla carta sotto forma di figure marine, esposte in mostra a Firenze in Palazzo Bastogi nella sede del Consiglio Regionale della Toscana.
Nel 2018 nella Sala degli arazzi di palazzo del Pegaso a Firenze espone ABSOLUTA venti immagini di grande formato frutto di una nuova ricerca, la linea dell’esile confine tra la città dei vivi e quella dei morti, inaugurata dal Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani.
A settembre 2019 espone ancora alla Fornace Pasquinucci con BORDERLINE. Questa volta la linea di confine viene vissuta in un percorso di ascesi attraverso il quale l’amalgama terreno, impuro e dolente, si fonde, purificandosi, con l’altezza spirituale in una inabitazione perfetta. Le immagini fotografiche di grande formato, volute su vetro sintetico per maggiore aderenza alla metafora, si accompagnano a installazioni materiche: dalla massa ferrosa si giunge infine, con ritmo simbolico, alla luce dell’oro.
Dal 1 dicembre 2019 al 10 Gennaio 2020 nella Chiesa di S. Stefano degli Agostiniani ad Empoli espone 65 immagini di Empoli sotterranea dal titolo IN-PORTU INSOLITUS con grade affluenza di pubblico.
Nel presente sta sviluppando percorsi attinenti alla geografia urbana del territorio empolese nelle diverse accezioni scenografiche, morfologiche, di testimonianza storica.
Nel 2020 In collaborazione con la AUSL Toscana Centro di Empoli ha documentato il momento più incisivo della pandemia COVID 19 realizzando numerose immagini tendenti a valorizzare il lavoro incessante e determinante per il soccorso alla popolazione vissuto dal personale medico e infermieristico dell’Ospedale di Empoli.
Ha pubblicato: La Ciudad (Città del Messico) La chiesa dei santi Simone e Giuda sulla collina di Corniola; Fontelucente: fascino e suggestione di un Santuario fiesolano; Marcignana: il senso della comunità; Sorprese e curiosità nelle ville e nei palazzi dell’Empolese-Valdelsa; Cortei, voli, sfide, tornei nel cuore dell’Empolese-Valdelsa; Pontorme: antico borgo; In-Portu Insolitus ;I busti reliquiari di S. Stefano a Empoli.
Nel Settembre 2022 ha ricevuto il PREMIO PONTORME ALLA CULTURA.
Ci sono fatti che sfuggono ai comuni cittadini. A volte sono attimi che, obbligatoriamente, non possono essere vissuti da tutti. Nilo Capretti ha il pregio di conoscere Empoli, la sua storia, i suoi luoghi, la sua gente. Perché è parte di tutto questo.
Basta scorrere i mesi per capire che, quando c’è un evento, una situazione che merita di essere ricordata, Nilo c’è. E la sensazione, davanti al suo prezioso calendario, è che un anno, dodici mesi e quindi dodici immagini tutte empolesi, alla fine sono poche. Ci lasciano con il desiderio di vederne altre.
Il calendario di Nilo Capretti è anche questo: lo si può trovare in vendita nelle edicole e in qualche altro negozio del centro storico (del “Giro”, tanto per restare in tema). E grazie al suo ricavato, Nilo allestirà una mostra – che poi si trasformerà anche in libro – sulla seconda rassegna degli “empolesi doc”, ritratti di gente comune che vivono, lavorano, girano per la città.
Sfogliando il calendario, senza voler svelare tutto l’anno, l’obiettivo della macchina fotografica di Nilo Capretti racconta una gru che, in una giornata di febbraio demolisce il muro che univa la torre dei Righi con l’ospedale San Giuseppe, la vecchia sede di via Paladini. E’ l’inizio di un percorso di rigenerazione urbana che cambierà il volto di Empoli. E, tanto per sottolineare l’esclusività degli scatti di Capretti, c’è una singolare fotografia con i leoni della fontana del Pampaloni, di piazza Farinata degli Uberti, in gabbia.
E la demolizione della vasca-fontana ispirata a Rotko, che fino al 2017 è stata un’attrazione di piazza della Vittoria.
Nilo, con il suo obiettivo, rende romantica anche una situazione spiacevole come il centro della città finito sotto l’acqua, allagata: era il novembre del 2019.
Gli altri scatti, scopriteli da soli….
CHI E’ NILO CAPRETTI. Il percorso artistico di Capretti inizia a Firenze con una personale all’Istituto Europeo (1995) nella quale documenta il raduno dei gitani a Saintes Maries de la Mer. L’anno successivo al museo Dolores Olmedo Patino di Città del Messico –museo che ospita la più grande raccolta di opere di Diego Rivera e numerose opere di Frida Kahlo- inaugura il Salon de Actos con la mostra LA CIUDAD su invito della signora Dolores Olmedo Patino. Nello stesso periodo espone in Giappone, a Tokyo e Kyoto.
Negli anni 2007-2008 sviluppa una collaborazione con l’egittologo Robert Bauval, incentrata su una serie di interviste video girate in varie località dell’Egitto (Saqqara, Giza, Meidum, Dahshur, al Fayyum) destinate alla televisione egiziana. Negli stessi anni intensifica la ricerca sulle tradizioni popolari e realizza il video “San Domenico Abate: il rito dei Serpari a Cocullo”.
Nel 2012 espone alla Fornace Pasquinucci, in Capraia e Limite, con la mostra dal titolo LA FEDE NASCOSTA, quale inizio di una ricerca introspettiva; successivamente la stessa viene allestita anche nella Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani in Empoli; nella Torre degli Uppezzinghi a Calcinaia e nella Chiesa di San Michele a Pontorme. Durante quest’ultimo evento, nel 2014, è stata donata una delle opere esposte al cardinal Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze.
Nel 2013, continuando l’indagine sull’uomo, nasce una nuova mostra dal titolo ALTER EGO che mette a fuoco, attraverso il ritratto, l’analisi psicologica di personaggi empolesi. L’esposizione si è tenuta una prima volta nel teatro di Pontorme, poi presso il Cenacolo degli Agostiniani con la presenza del Cardinal Betori, e quindi, l’anno successivo, in occasione del Luglio Empolese.
Nell’anno 2015 prosegue la ricerca intorno all’uomo con una mostra dedicata alla memoria intima dal titolo SPORE esposta nella Sala del Cenacolo degli Agostiniani. L’intensità emotiva scaturita dall’analisi delle proprie radici ha portato, in tempi recentissimi, alla trasfigurazione verso visioni oniriche riportate simbolicamente sulla carta sotto forma di figure marine, esposte in mostra a Firenze in Palazzo Bastogi nella sede del Consiglio Regionale della Toscana.
Nel 2018 nella Sala degli arazzi di palazzo del Pegaso a Firenze espone ABSOLUTA venti immagini di grande formato frutto di una nuova ricerca, la linea dell’esile confine tra la città dei vivi e quella dei morti, inaugurata dal Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani.
A settembre 2019 espone ancora alla Fornace Pasquinucci con BORDERLINE. Questa volta la linea di confine viene vissuta in un percorso di ascesi attraverso il quale l’amalgama terreno, impuro e dolente, si fonde, purificandosi, con l’altezza spirituale in una inabitazione perfetta. Le immagini fotografiche di grande formato, volute su vetro sintetico per maggiore aderenza alla metafora, si accompagnano a installazioni materiche: dalla massa ferrosa si giunge infine, con ritmo simbolico, alla luce dell’oro.
Dal 1 dicembre 2019 al 10 Gennaio 2020 nella Chiesa di S. Stefano degli Agostiniani ad Empoli espone 65 immagini di Empoli sotterranea dal titolo IN-PORTU INSOLITUS con grade affluenza di pubblico.
Nel presente sta sviluppando percorsi attinenti alla geografia urbana del territorio empolese nelle diverse accezioni scenografiche, morfologiche, di testimonianza storica.
Nel 2020 In collaborazione con la AUSL Toscana Centro di Empoli ha documentato il momento più incisivo della pandemia COVID 19 realizzando numerose immagini tendenti a valorizzare il lavoro incessante e determinante per il soccorso alla popolazione vissuto dal personale medico e infermieristico dell’Ospedale di Empoli.
Ha pubblicato: La Ciudad (Città del Messico) La chiesa dei santi Simone e Giuda sulla collina di Corniola; Fontelucente: fascino e suggestione di un Santuario fiesolano; Marcignana: il senso della comunità; Sorprese e curiosità nelle ville e nei palazzi dell’Empolese-Valdelsa; Cortei, voli, sfide, tornei nel cuore dell’Empolese-Valdelsa; Pontorme: antico borgo; In-Portu Insolitus ;I busti reliquiari di S. Stefano a Empoli.
Nel Settembre 2022 ha ricevuto il PREMIO PONTORME ALLA CULTURA.