Tutti insieme per cambiare volto alla zona della stazione
31-10-2023 15:30 - Cronaca
L'occasione è di quelle importanti: trasformare un quartiere e decidere come, esserne addirittura protagonisti, proporre idee, far parte di quelle idee.
La trasformazione, o meglio, la riqualificazione riguarda l'area intorno alla stazione ferroviaria. Quel pezzo di città che va dal sottopasso che porta in via dei Cappuccini, fino a via XI Febbraio, che troppo spesso è stato ed è tuttora teatro di alcuni episodi spiacevoli e di proteste, da parte di chi ci vive, per gli schiamazzi notturni legati ad alcuni locali frequentati dai ragazzi, per la maleducazione di chi quella zona la frequenta, per la presenza di un neppure tanto nascosto mercato dello spaccio di sostanze stupefacenti.
A dire il vero, questo lo dobbiamo sottolineare in maniera forte, l'amministrazione comunale ha fatto e sta facendo molte azioni per contrastare tutto ciò che rende quell'area insicura, addirittura pericolosa. Lo ha detto, in una partecipata assemblea che l'altra sera si è tenuta al Dopolavoro Ferroviario, la sindaca Brenda Barnini che, com'è sua abitudine, non ha mai negato un confronto con i cittadini dai quali ha raccolto lamentele e anche proposte.
«Gli impegni che ci eravamo presi sono stati mantenuti o sono in fase di esecuzione proprio in queste settimane- ha detto la prima cittadina – Abbiamo installato più impianti di videosorveglianza, il rifacimento di strade e di marciapiedi sono è in avvio, il parcheggio multipiano di via XI febbraio verrà smontato: da ieri (lunedì, ndr) è stato aperto il cantiere, l'area è transennata, serviranno un paio di mesi per rimuovere la struttura superiore che da tempo era chiusa e non veniva utilizzata. Ma verranno eliminati anche i perimetri di muretto, per togliere le barriere e aumentare la visibilità all'interno dell'area».
Quel parcheggio era diventato ricovero notturno di sbandati e di giorno, spesso, zona di spaccio, alimentando l'insicurezza del quartiere. «All'interno del parcheggio che sarà solo su un livello – prosegue Brenda Barnini – sarà installato un impianto di videosorveglianza e ampliata l'illuminazione. Abbiamo provato anche a diventarne gestori, come amministrazione comunale, anche per poter provare a dare nuove destinazioni a quell'area, ma non è stato possibile. La gestione è di Metropark, una apposita società creata da Ferrovie dello Stato che è proprietaria del terreno dov'è realizzata l'area di sosta, e che si occupa di gestire i parcheggi limitrofi alle stazioni ferroviarie».
Il multipiano fu realizzato nel 1990, sul terreno delle Ferrovie dello Stato e il Comune, da convenzione stipulata con loro, ne aveva la gestione per alcuni anni, per poi passarla, com'è avvenuto, alla società Metropark. «Abbiamo anche partecipato a un bando per il finanziamento di alcune opere di street art: la torretta dell'energia elettrica sarà interessata da un abbellimento, da un'opera artistica, com'è avvenuto per lo stesso manufatto che si trova in via della Repubblica, nella zona di Santa Maria. E, un'altra notizia positiva arriva anche dall'area della ex Vitrum, il Comune ha concesso, da alcuni mesi, il permesso a costruire ai proprietari che presto avvieranno i cantieri per trasformare quel rudere in un altro pezzo di città viva».
Resta il problema della sensazione di insicurezza che la gente avverte, alimentata anche, quasi quotidianamente, da episodi che avvengono in quell'area: liti, risse, violenze legate all'attività di spaccio, schiamazzi, atti di maleducazione, dovuta all'alta frequenza di ragazzi che, spesso, ignorano o trasgrediscono i divieti e le regole del buon vivere che la stessa amministrazione ha adottato per ridurre tutto questo.
«Per quel che riguarda la sicurezza urbana – ha raccontato la sindaca – stiamo lavorando da tempo per far avvertire il problema agli operatori dell'ordine pubblico, al prefetto, al questore. Proprio in questi giorni ho scritto direttamente al Ministro degli Interni chiedendo di mettere a disposizione della nostra città e del nostro commissariato di polizia, alcuni degli agenti che, grazie a un mega concorso, possono adesso entrare a lavorare nelle sedi di polizia. Ho chiesto che alcuni di loro vengano destinati a Empoli».
Nei mesi scorsi, grazie alle ripetute richieste dell'amministrazione comunale, la zona della stazione era stata interessata da un presidio di polizia. E, finché c'è stata la presenza fissa delle forze dell'ordine, anche le problematiche del quartiere sembravano ridotte.
Ma, come dicevamo, c'è anche un altro percorso che, in quel quartiere si può – e si deve – cercare di fare, coinvolgendo e rendendo protagonisti gli stessi abitanti, gli operatori economici che hanno scelto, quell'area per le loro attività. Ecco perché è nato Hugo, acronimo che sta per Human Geography Organizer, una co-progettazione tra Comune di Empoli e Consorzio CoeSo di Empoli. Hugo ha preso casa nel quartiere: ha una sede in piazza don Minzoni, al fianco dell'hotel Sole. «Due piccole stanze – racconta Sara Spini, una delle responsabili del progetto – ma aperte, accoglienti, dove chiunque potrà venire e proporre idee, chiedere informazioni, vivere insieme a noi le proposte che faremo»
Hugo propone azioni che puntano a riqualificare e rigenerare la zona della stazione con un obiettivo molto importante: valorizzare le relazioni tra le persone che quel quartiere lo abitano o lo vivono per mestiere, quelle che vi transitano, di giorno o di notte. «Questo è solo un programma parziale – spiega Sara Spini, project manager di Hugo –Proposte che arrivano fino a dicembre, perché crediamo che il resto del nostro percorso si debba fare di concerto con i cittadini». Il programma, che si può consultare sul sito web di Hugo (www.progettohugo.it) prevede una serie di eventi e una serie di incontri che dovranno servire proprio per raccogliere opinioni, idee, suggerimenti, lamentele e proteste da parte dei cittadini”
Il calendario degli eventi programmati da Hugo prevede un laboratorio di Coro popolare di quartiere, diretto da Simone Faraoni che si terrà il martedì e sarà gratuito; un contest di street photography (un concorso fotografico, anche questo gratuito) per cercare di avere, della stazione e dei suoi dintorni, anche una visione diversa. Sarà fatto in collaborazione con il fotografo Massimo Pistolesi, che sarà pronto a dare indicazioni e consigli a chi vorrà partecipare. Ci sarà poi un laboratorio di teatro sociale, una giornata (il 25 novembre) dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, e alcuni momenti di spettacolo, con concerti, flash mob, street art e altro. Tutto a partecipazione gratuita.
Gli appuntamenti con i cittadini, che si svolgeranno nella sala messa a disposizione del Dopolavoro Ferroviario, sono previsti il 21 novembre, il 16 gennaio, il 20 febbraio, il 19 marzo, il 23 aprile, il 21 maggio.
«Questi appuntamenti fissi – ha spiegato Camilla – sono lo strumento che abbiamo pensato per abbattere le barriere delle insicurezze. Dobbiamo provare tutti insieme a cambiare volto a piazza della stazione».
La trasformazione, o meglio, la riqualificazione riguarda l'area intorno alla stazione ferroviaria. Quel pezzo di città che va dal sottopasso che porta in via dei Cappuccini, fino a via XI Febbraio, che troppo spesso è stato ed è tuttora teatro di alcuni episodi spiacevoli e di proteste, da parte di chi ci vive, per gli schiamazzi notturni legati ad alcuni locali frequentati dai ragazzi, per la maleducazione di chi quella zona la frequenta, per la presenza di un neppure tanto nascosto mercato dello spaccio di sostanze stupefacenti.
A dire il vero, questo lo dobbiamo sottolineare in maniera forte, l'amministrazione comunale ha fatto e sta facendo molte azioni per contrastare tutto ciò che rende quell'area insicura, addirittura pericolosa. Lo ha detto, in una partecipata assemblea che l'altra sera si è tenuta al Dopolavoro Ferroviario, la sindaca Brenda Barnini che, com'è sua abitudine, non ha mai negato un confronto con i cittadini dai quali ha raccolto lamentele e anche proposte.
«Gli impegni che ci eravamo presi sono stati mantenuti o sono in fase di esecuzione proprio in queste settimane- ha detto la prima cittadina – Abbiamo installato più impianti di videosorveglianza, il rifacimento di strade e di marciapiedi sono è in avvio, il parcheggio multipiano di via XI febbraio verrà smontato: da ieri (lunedì, ndr) è stato aperto il cantiere, l'area è transennata, serviranno un paio di mesi per rimuovere la struttura superiore che da tempo era chiusa e non veniva utilizzata. Ma verranno eliminati anche i perimetri di muretto, per togliere le barriere e aumentare la visibilità all'interno dell'area».
Quel parcheggio era diventato ricovero notturno di sbandati e di giorno, spesso, zona di spaccio, alimentando l'insicurezza del quartiere. «All'interno del parcheggio che sarà solo su un livello – prosegue Brenda Barnini – sarà installato un impianto di videosorveglianza e ampliata l'illuminazione. Abbiamo provato anche a diventarne gestori, come amministrazione comunale, anche per poter provare a dare nuove destinazioni a quell'area, ma non è stato possibile. La gestione è di Metropark, una apposita società creata da Ferrovie dello Stato che è proprietaria del terreno dov'è realizzata l'area di sosta, e che si occupa di gestire i parcheggi limitrofi alle stazioni ferroviarie».
Il multipiano fu realizzato nel 1990, sul terreno delle Ferrovie dello Stato e il Comune, da convenzione stipulata con loro, ne aveva la gestione per alcuni anni, per poi passarla, com'è avvenuto, alla società Metropark. «Abbiamo anche partecipato a un bando per il finanziamento di alcune opere di street art: la torretta dell'energia elettrica sarà interessata da un abbellimento, da un'opera artistica, com'è avvenuto per lo stesso manufatto che si trova in via della Repubblica, nella zona di Santa Maria. E, un'altra notizia positiva arriva anche dall'area della ex Vitrum, il Comune ha concesso, da alcuni mesi, il permesso a costruire ai proprietari che presto avvieranno i cantieri per trasformare quel rudere in un altro pezzo di città viva».
Resta il problema della sensazione di insicurezza che la gente avverte, alimentata anche, quasi quotidianamente, da episodi che avvengono in quell'area: liti, risse, violenze legate all'attività di spaccio, schiamazzi, atti di maleducazione, dovuta all'alta frequenza di ragazzi che, spesso, ignorano o trasgrediscono i divieti e le regole del buon vivere che la stessa amministrazione ha adottato per ridurre tutto questo.
«Per quel che riguarda la sicurezza urbana – ha raccontato la sindaca – stiamo lavorando da tempo per far avvertire il problema agli operatori dell'ordine pubblico, al prefetto, al questore. Proprio in questi giorni ho scritto direttamente al Ministro degli Interni chiedendo di mettere a disposizione della nostra città e del nostro commissariato di polizia, alcuni degli agenti che, grazie a un mega concorso, possono adesso entrare a lavorare nelle sedi di polizia. Ho chiesto che alcuni di loro vengano destinati a Empoli».
Nei mesi scorsi, grazie alle ripetute richieste dell'amministrazione comunale, la zona della stazione era stata interessata da un presidio di polizia. E, finché c'è stata la presenza fissa delle forze dell'ordine, anche le problematiche del quartiere sembravano ridotte.
Ma, come dicevamo, c'è anche un altro percorso che, in quel quartiere si può – e si deve – cercare di fare, coinvolgendo e rendendo protagonisti gli stessi abitanti, gli operatori economici che hanno scelto, quell'area per le loro attività. Ecco perché è nato Hugo, acronimo che sta per Human Geography Organizer, una co-progettazione tra Comune di Empoli e Consorzio CoeSo di Empoli. Hugo ha preso casa nel quartiere: ha una sede in piazza don Minzoni, al fianco dell'hotel Sole. «Due piccole stanze – racconta Sara Spini, una delle responsabili del progetto – ma aperte, accoglienti, dove chiunque potrà venire e proporre idee, chiedere informazioni, vivere insieme a noi le proposte che faremo»
Hugo propone azioni che puntano a riqualificare e rigenerare la zona della stazione con un obiettivo molto importante: valorizzare le relazioni tra le persone che quel quartiere lo abitano o lo vivono per mestiere, quelle che vi transitano, di giorno o di notte. «Questo è solo un programma parziale – spiega Sara Spini, project manager di Hugo –Proposte che arrivano fino a dicembre, perché crediamo che il resto del nostro percorso si debba fare di concerto con i cittadini». Il programma, che si può consultare sul sito web di Hugo (www.progettohugo.it) prevede una serie di eventi e una serie di incontri che dovranno servire proprio per raccogliere opinioni, idee, suggerimenti, lamentele e proteste da parte dei cittadini”
Il calendario degli eventi programmati da Hugo prevede un laboratorio di Coro popolare di quartiere, diretto da Simone Faraoni che si terrà il martedì e sarà gratuito; un contest di street photography (un concorso fotografico, anche questo gratuito) per cercare di avere, della stazione e dei suoi dintorni, anche una visione diversa. Sarà fatto in collaborazione con il fotografo Massimo Pistolesi, che sarà pronto a dare indicazioni e consigli a chi vorrà partecipare. Ci sarà poi un laboratorio di teatro sociale, una giornata (il 25 novembre) dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, e alcuni momenti di spettacolo, con concerti, flash mob, street art e altro. Tutto a partecipazione gratuita.
Gli appuntamenti con i cittadini, che si svolgeranno nella sala messa a disposizione del Dopolavoro Ferroviario, sono previsti il 21 novembre, il 16 gennaio, il 20 febbraio, il 19 marzo, il 23 aprile, il 21 maggio.
«Questi appuntamenti fissi – ha spiegato Camilla – sono lo strumento che abbiamo pensato per abbattere le barriere delle insicurezze. Dobbiamo provare tutti insieme a cambiare volto a piazza della stazione».
Emilio Chiorazzo