Tutti gli occhi su Gaza: Empoli per la pace ci sarà
07-03-2024 15:13 - Cronaca
Il comitato 'Empoli per la pace' partecipa alla manifestazione di sabato 9 marzo a Roma indetta dalla coalizione 'Assisi pace giusta' sul tema: tutti gli occhi su Gaza.
L'obiettivo è chiedere che il genocidio in corso si fermi subito. I morti hanno superato i 30 mila e, come non si stancano di ripetere le organizzazioni umanitarie che operano sul campo, fame e malattie sono in agguato per moltiplicare questa cifra a livelli impensabili. Gaza è totalmente distrutta ed occorre quindi subito il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi ed una conferenza di pace. Questa è una responsabilità della comunità internazionale che pare aver sciaguratamente di nuovo scelto la guerra come metodo per affrontare le controversie internazionali. Assistiamo alla continua sconfessione e marginalizzazione delle istituzioni internazionali ed alla violazione sistematica del diritto. Questo deve cessare al più presto perché altrimenti condurrà il mondo alla catastrofe.
Andiamo in piazza sabato per questo e per difendere la libertà di manifestare e dissentire messa in discussione da un clima di bellicismo imperante e da un governo portato all'autoritarismo. Ma noi andiamo in piazza pure per la situazione in Europa, per la guerra in Ucraina, contro la deriva bellicista che pare inarrestabile e che avvicina sempre più anche l'Europa intera alla tragedia della guerra. Vorremmo dire a tutti fermatevi, la guerra non è mai una soluzione, mai! Bisogna tornare alle vie diplomatiche, alle trattative, al diritto internazionale, a ridare legittimità alle istituzioni internazionali.
Crediamo che questo sentimento sia diffuso e che tanti saranno in piazza anche per questo e speriamo che forze politiche ed associazioni lo sappiano rappresentare sempre meglio, al di là delle divisioni, che di fronte al pericolo immane che incombe nessuno ci perdonerà.
L'obiettivo è chiedere che il genocidio in corso si fermi subito. I morti hanno superato i 30 mila e, come non si stancano di ripetere le organizzazioni umanitarie che operano sul campo, fame e malattie sono in agguato per moltiplicare questa cifra a livelli impensabili. Gaza è totalmente distrutta ed occorre quindi subito il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi ed una conferenza di pace. Questa è una responsabilità della comunità internazionale che pare aver sciaguratamente di nuovo scelto la guerra come metodo per affrontare le controversie internazionali. Assistiamo alla continua sconfessione e marginalizzazione delle istituzioni internazionali ed alla violazione sistematica del diritto. Questo deve cessare al più presto perché altrimenti condurrà il mondo alla catastrofe.
Andiamo in piazza sabato per questo e per difendere la libertà di manifestare e dissentire messa in discussione da un clima di bellicismo imperante e da un governo portato all'autoritarismo. Ma noi andiamo in piazza pure per la situazione in Europa, per la guerra in Ucraina, contro la deriva bellicista che pare inarrestabile e che avvicina sempre più anche l'Europa intera alla tragedia della guerra. Vorremmo dire a tutti fermatevi, la guerra non è mai una soluzione, mai! Bisogna tornare alle vie diplomatiche, alle trattative, al diritto internazionale, a ridare legittimità alle istituzioni internazionali.
Crediamo che questo sentimento sia diffuso e che tanti saranno in piazza anche per questo e speriamo che forze politiche ed associazioni lo sappiano rappresentare sempre meglio, al di là delle divisioni, che di fronte al pericolo immane che incombe nessuno ci perdonerà.