21 Novembre 2024
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Teatro Shalom, 50 anni di attività nel ricordo di Gastone Bonucci

10-10-2024 16:28 - Libridine
All'inizio era solo un cineforum. Poi la presenza di quel piccolo palco, quattro metri per quattro, fece venire a qualcuno l'idea di ospitare anche compagnie teatrali. Cominciò così, cinquant'anni fa, l'avventura del teatro Shalom di via Busoni. E su quel palco, nel corso degli anni, sono saliti i principali attori del teatro italiano. Anche se non sempre è stato semplice.
«Una volta – racconta il direttore artistico Paolo Zondadelli Salvo Randone arrivò nel teatro e quando vide il palco così piccolo, disse al suo impresario di pagare la penale perché non avrebbe recitato. Fortunatamente non andò via. Si convinse e fece il suo spettacolo».
Un'altra volta allo Shalom arrivò Ferruccio Soleri. Era in auge per l'Arlecchino di Streheler. «Qui non poteva farlo per lo spazio – spiega Zondadelli - ma portò Arlecchino e gli altri: fu presentato anche agli studenti. Restò in cartellone quattro giorni».

La crescita del teatro, con le proposte della domenica pomeriggio, ebbe una spinta grazie alle domeniche di austerity di metà anni Settanta: non si poteva utilizzare le auto (si viaggiava a targhe alterne) e il pubblico aumentò. Crebbe lo spessore delle proposte e nacque anche il centro culturale Shalom. Sei furono gli artefici di questo progetto: Franco Scardigli, presidente, Mario Vettori vicepresidente, Giovanni Casini segretario, Carlo Valori tesoriere, Renzo Becherelli (padre dell'attore Giampiero, artefice quest'ultimo del coinvolgimento delle prime compagnie professionistiche che vennero a esibirsi a Empoli) e Giuseppe Fabiani erano i consiglieri.
Ma il valore aggiunto sono stati i volontari, che hanno contribuito alla crescita costante del teatro, che ancora oggi sono le fondamenta della struttura e che sono gli artefici del percorso fatto fin qui.

Quel palco poi si è ingrandito e oggi è profondo 9 metri e largo dieci. Giusto per ospitare le compagnie del teatro brillante italiano che vanno per la maggiore. Basta fare un giro nell'atrio e nel foyer del teatro per capire la portata delle proposte fatte negli anni: le foto con dedica e le locandine sono un vero e proprio museo del teatro italiano. Un album di volti e manifesti che raccontano la storia del teatro italiano.

Nato come teatro parrocchiale, voluto da don Nello Pecchioli, nei locali adiacenti alla chiesa di San Giovanni Evangelista in via Masini, con le stagioni che si sono succedute, ha dimostrato di essere un vero e proprio teatro.

«Quando sento dire che a Empoli non c'è un teatro – sottolinea Zondadelli – mi arrabbio un po': non ce n'è uno civico, ma il nostro rappresenta a tutti gli effetti il teatro cittadino».

Tanto che una volta l'amministrazione comunale («era il 1982, assessore alla cultura era Fabrizio Fioravanti», ricorda ancora Zondadelli) affidò proprio allo staff del teatro Shalom l'organizzazione del cartellone dell'Excelsior. Avemmo 400 abbonati.

La presentazione della stagione teatrale (il cui cartellone è in calce), è stata anche l'occasione per commemorare Gastone Bonucci, per trent'anni vicedirettore dello Shalom che ci ha lasciati un mese fa (qui un suo ricordo).

A tracciarne la figura è stata Mara Arrighi che ha successivamente consegnata una targa alle figlie di Bonucci, Silvia e Simona. «Avevamo deciso da tanto tempo – racconta sul palco Mara Arrighi – di dedicare questo momento a Gastone. Avrebbe dovuto esserci lui, qui, con noi, sul palco. Era il nostro pilastro. Fu chiamato dal parroco, nel 1992: per trent'anni è stato il punto di riferimento. Veniva dal mondo del lavoro: sapeva trattare il teatro come una azienda, ma anche e soprattutto come una famiglia. E, insieme alla moglie Emanuela, perché erano sempre insieme, hanno creato una coppia vincente. Sempre uniti a sostenere ogni attività del teatro. Aveva un rispetto e un riguardo per gli abbonati ai quali riservava grande attenzione. Aveva il dono dell'accoglienza, dell'ascolto. E la gente veniva volentieri. E insieme a Paolo Zondadelli avevano la capacità di programmare stagioni davvero interessanti».

Mara Arrighi pone l'accento anche su un altro aspetto di Gastone Bonucci: «Riusciva a interagire anche con i ragazzi – racconta – non dimentichiamo che qui sono nati tanti gruppi di ragazzi. Anche grazie a lui».

Alla presentazione della stagione teatrale sono intervenuti anche Stefano Piacenti, regista, Alessia Giraldi, l'assessore alla cultura del Comune di Empoli Matteo Bensi e don Vincenzo Lo Castro, parroco della chiesa di via Masini, presidente del teatro.

La stagione: sono dieci spettacoli. Tutti di domenica pomeriggio. Nove sono in abbonamento. Uno, L'incidente, opera di Lunari diretta da Paolo Zondadelli e recitato dalla Compagnia del teatro, è fuori abbonamento: è la tradizionale proposta delle vacanze natalizie, compresa la recita serale del 31 dicembre.

Tra gli attori che calcheranno quest'anno lo Shalom, sottolineiamo la presenza di Rocio Munoz Morales, Simone Montedoro, Pierpaolo Spollon.

Varato anche il cartellone della rassegna teatrale in vernacolo che prenderà il via il 23 febbraio del 2025.




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