21 Novembre 2024
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Stefania Craxi lancia Campinoti: liberiamo Empoli

21-03-2024 14:39 - Politica
“Il mi' nonno era di Pistoia”. Si presenta con un tocco di toscanità Stefania Craxi, la senatrice di Forza Italia giunta a Empoli per sostenere la campagna elettorale di Simone Campinoti. E' la prima ‘big' nazionale ad arrivare in città per questo schieramento (“ne arriveranno molti altri”, assicura il coordinatore regionale di Fi Marco Stella), in rappresentanza di un partito che proprio sui valori su cui punta il presidente della Ceam nella corsa a sindaco ha fondato il proprio edificio politico ormai 30 anni addietro. E, accanto a questi, la Craxi ha tenuto a ribadire, sempre ricordando la sua famiglia ed in particolare i due nonni, i propri di valori, il suo essere socialista ed il suo dna antifascista (“proprio nell'ufficio di mio nonno prefetto di Milano, si radunava il Cln lombardo”) prima di calarsi nella realtà toscana e di riflesso empolese.

La senatrice usa il termine “liberazione” per sintetizzare quello che è l'obiettivo che la sua parte politica si pone nell'immediato a Empoli e negli altri comuni ed in prospettiva per le regionali del 2025. “Il nostro è un campo larghissimo – spiega – uno spazio di libertà che si basa su valori comuni e che ha persone che, per competenza e storia, possono governare al meglio i diversi territori. A Empoli la persona giusta è Simone Campinoti che potrà contare su tutto il nostro appoggio per portare la coalizione ad avere per la prima volta la maggioranza alle prossime amministrative”.

Ed il candidato sfrutta l'assist, ‘empolesizzando' il preambolo della senatrice. E nel farlo si accalora, ribadisce l'importanza che un profilo come il suo ha per governare la città sia per il suo essere “uomo del fare” come recita lo slogan scelto per la campagna elettorale, sia per il suo non cercare alcun tornaconto personale dalla corsa che ha deciso di fare per diventare sindaco. Il tutto condito dalla denuncia di piccole-grandi ritorsioni che ha già subito. “Chissà perché i miei manifesti sono messi in luoghi nascosti rispetto ad altri – dice – senza dimenticare altrettante ritorsioni che ho già avuto una volta deciso di candidarmi. Cose che renderò pubbliche perché non ho paura né di farlo né di sfidare questo vero e proprio sistema di potere basato su clientelismi e favoritismi piccoli e grandi. Un esempio? Da sempre la zona di Serravalle aveva bisogno di una bretella, guarda caso è stata fatta in concomitanza con l'apertura di un supermercato Coop”.

E siamo solo all'inizio.
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