Spaccio, la preoccupazione di Fratelli d'Italia: attività intorno alle scuole di via Sanzio
08-11-2024 20:25 - Politica
Questione sicurezza. E spaccio. Il gruppo di opposizione di Fratelli d’Italia torna all’attacco segnalando le proprie preoccupazioni che sono il frutto della raccolta delle segnalazioni dei cittadini. Denunciano le risposte “generiche” dell’amministrazione e lanciano l’allarme per il fatto che il fenomeno si sta diffondendo nella zona del polo scolastico di via Raffaello Sanzio.
«Nonostante le segnalazioni dei cittadini alle forze di polizia e alla polizia municipale, nonostante le tante inchieste giornalistiche, a Empoli sembra che nessuno riesca ad arginare, o quantomeno a contenere, il fenomeno dello spaccio, tanto che la situazione inizia a diventare davvero preoccupante per il modo in cui il fenomeno si sta evolvendo parallelamente al modo in cui le sostanze stupefacenti vengono consumate», dicono.
A intervenire sul tema sono Cosimo Carriero, Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano, i quali ricevono, con cadenza ormai settimanale, segnalazioni da parte di cittadini che filmano scene di spaccio, o inviano foto di siringhe abbandonate davanti alla porta della propria abitazione, o lamentano di essere quasi investiti da soggetti, prevalentemente stranieri, che si muovono con monopattini elettrici.
Per Cosimo Carriero, capogruppo in consiglio comunale, «le zone dello spaccio, oltre ad interessare, come purtroppo accade da tempo, il parco della Rimembranza (dove vengono filmati soggetti che si scambiano dosi o che nascondono dosi sotto i giochi dei bambini) si stanno diffondendo nella zona di via Dei Cappuccini dove si spaccia approfittando della presenza di siepi prossime ai condomini e si lasciano siringhe davanti alle porte delle abitazioni. Carriero continua sottolineando come l’amministrazione comunale abbia dato risposte generiche a una precisa interrogazione a risposta scritta del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Empoli dimostrando evidente disinteresse per il diritto alla sicurezza dei cittadini che lamentavano circostanziati fenomeni di spaccio di stupefacenti proprio davanti alle loro case».
Francesca Peccianti, coordinatrice di Fratelli d’Italia Empoli e consigliera comunale, poi, prosegue lanciando l’allarme «per le segnalazioni ricevute, proprio in questi giorni, circa l’attività di spaccio che avverrebbe intorno ai plessi scolastici e nelle zone dove gli studenti, in orario precedente e successivo a quello scolastico, si radunano in attesa dei mezzi di trasporto o dove si ritrovano per consumare i pasti: spaccio che avverrebbe sia nella zona del polo scolastico di via Sanzio, sia intorno ai plessi scolastici del centro cittadino. Luoghi, questi, dove i soliti stranieri, a bordo dei loro monopattini elettrici tessono, indisturbati, le fila dei loro illeciti commerci. Peccianti ritiene che la gravità di quanto segnalato non può essere sottaciuta perché non si può consentire ad alcuno di spacciare droga in pieno centro cittadino, men che meno nei pressi degli istituti scolastici».
Anche per il consigliere comunale Danilo Di Stefano quello che sta accadendo a Empoli «non ha precedenti, nel recente passato, in relazione alla frequenza con cui vengono segnalati gli episodi di spaccio e il modo sfacciato con cui le attività di cessione di stupefacenti vengono attuate. I documentati episodi da parte dei cittadini che, attoniti, riprendono le scene di scambio o occultamento di stupefacenti, e il getto di siringhe davanti alle abitazioni da parte di chi si inietta le sostanze,non possono lasciare indifferenti coloro i quali hanno l’obbligo di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica in città, e, tra costoro, l’amministrazione comunale che pensa di garantire la sicurezza urbana con spot pubblicitari, raccontando mezze verità sulla reale efficienza della polizia municipale e del personale che viene assunto senza aver effettuato corsi di formazione come sarebbe previsto dalla normativa».
In conclusione, per i consiglieri di Fratelli d’Italia Empoli è assolutamente necessario che i cittadini «continuino a denunciare situazioni di illegalità e di degrado affinché non passi il principio che si debbano tollerare fenomeni come lo spaccio di stupefacenti in quanto “fenomeno di costume”, mascherando, così, incapacità e inadempienze di chi non sa dare, o non vuole dare risposte ai cittadini che chiedono sicurezza».
«Nonostante le segnalazioni dei cittadini alle forze di polizia e alla polizia municipale, nonostante le tante inchieste giornalistiche, a Empoli sembra che nessuno riesca ad arginare, o quantomeno a contenere, il fenomeno dello spaccio, tanto che la situazione inizia a diventare davvero preoccupante per il modo in cui il fenomeno si sta evolvendo parallelamente al modo in cui le sostanze stupefacenti vengono consumate», dicono.
A intervenire sul tema sono Cosimo Carriero, Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano, i quali ricevono, con cadenza ormai settimanale, segnalazioni da parte di cittadini che filmano scene di spaccio, o inviano foto di siringhe abbandonate davanti alla porta della propria abitazione, o lamentano di essere quasi investiti da soggetti, prevalentemente stranieri, che si muovono con monopattini elettrici.
Per Cosimo Carriero, capogruppo in consiglio comunale, «le zone dello spaccio, oltre ad interessare, come purtroppo accade da tempo, il parco della Rimembranza (dove vengono filmati soggetti che si scambiano dosi o che nascondono dosi sotto i giochi dei bambini) si stanno diffondendo nella zona di via Dei Cappuccini dove si spaccia approfittando della presenza di siepi prossime ai condomini e si lasciano siringhe davanti alle porte delle abitazioni. Carriero continua sottolineando come l’amministrazione comunale abbia dato risposte generiche a una precisa interrogazione a risposta scritta del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Empoli dimostrando evidente disinteresse per il diritto alla sicurezza dei cittadini che lamentavano circostanziati fenomeni di spaccio di stupefacenti proprio davanti alle loro case».
Francesca Peccianti, coordinatrice di Fratelli d’Italia Empoli e consigliera comunale, poi, prosegue lanciando l’allarme «per le segnalazioni ricevute, proprio in questi giorni, circa l’attività di spaccio che avverrebbe intorno ai plessi scolastici e nelle zone dove gli studenti, in orario precedente e successivo a quello scolastico, si radunano in attesa dei mezzi di trasporto o dove si ritrovano per consumare i pasti: spaccio che avverrebbe sia nella zona del polo scolastico di via Sanzio, sia intorno ai plessi scolastici del centro cittadino. Luoghi, questi, dove i soliti stranieri, a bordo dei loro monopattini elettrici tessono, indisturbati, le fila dei loro illeciti commerci. Peccianti ritiene che la gravità di quanto segnalato non può essere sottaciuta perché non si può consentire ad alcuno di spacciare droga in pieno centro cittadino, men che meno nei pressi degli istituti scolastici».
Anche per il consigliere comunale Danilo Di Stefano quello che sta accadendo a Empoli «non ha precedenti, nel recente passato, in relazione alla frequenza con cui vengono segnalati gli episodi di spaccio e il modo sfacciato con cui le attività di cessione di stupefacenti vengono attuate. I documentati episodi da parte dei cittadini che, attoniti, riprendono le scene di scambio o occultamento di stupefacenti, e il getto di siringhe davanti alle abitazioni da parte di chi si inietta le sostanze,non possono lasciare indifferenti coloro i quali hanno l’obbligo di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica in città, e, tra costoro, l’amministrazione comunale che pensa di garantire la sicurezza urbana con spot pubblicitari, raccontando mezze verità sulla reale efficienza della polizia municipale e del personale che viene assunto senza aver effettuato corsi di formazione come sarebbe previsto dalla normativa».
In conclusione, per i consiglieri di Fratelli d’Italia Empoli è assolutamente necessario che i cittadini «continuino a denunciare situazioni di illegalità e di degrado affinché non passi il principio che si debbano tollerare fenomeni come lo spaccio di stupefacenti in quanto “fenomeno di costume”, mascherando, così, incapacità e inadempienze di chi non sa dare, o non vuole dare risposte ai cittadini che chiedono sicurezza».