Sostanze Pfas nell'acqua, a sinistra soddisfatti a metà
18-11-2024 11:40 - Politica
Martedì 12 novembre il Consigliere del Movimento 5 Stelle, Jacopo Maccari, ed i Consiglieri di Buongiorno Empoli-Siamo Empoli, Leonardo Masi e Sabrina Ciolli, hanno presentato in Consiglio Comunale una mozione riguardante la richiesta di analisi della acque destinate all’uso umano del Comune di Empoli per individuare e quantificare la presenza delle sostanze PFAS, oltre che ad una attivazione del Comune per coinvolgere la regione in uno studio più approfondito in materia, al fine di acquisire maggiore consapevolezza sulla tematica.
Le PFAS sono una famiglia di più di 10.000 molecole e hanno comprovate capacità tossiche sull’organismo umano. Il nostro corpo non riesce a metabolizzarle e, di fatto, tendono ad accumularsi per anni, anche decenni, nei tessuti biologici. Interferiscono con i normali processi cellulari causando: disturbi epatici, endocrini, metabolici, possono provocare problemi della riproduzione e dello sviluppo. Inoltre, alcuni PFAS come il PFOA, secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, sono classificati 2B ovvero “possibilmente cancerogeni per l’uomo”.
Attualmente in Italia il limite massimo consentito è di 100 ng/l per la somma di sole 24 molecole PFAS delle più di 10.000 totali. Dobbiamo considerare però che in Danimarca il limite è di 2 ng/l, in Svezia e negli Stati Uniti hanno un limite di 4 ng/l.
La mozione si riferisce ai dati forniti da ARPAT e ad uno studio di Greenpeace, che evidenzia la presenza anche rilevante di queste sostanze nelle acque toscane. Secondo le analisi ARPAT su 6 delle 10.000 e più sostanze PFAS esistenti, nel 2022 queste erano presenti nel 76% delle acque superficiali, nel 36% delle acque sotterranee e nel 56% nei campioni di biota analizzati,con concentrazioni rilevate anche oltre i limiti.
Secondo le analisi di Greenpeace, attraverso un'analisi che permette di quantificare gli PFAS totali, sono state individuate concentrazioni preoccupanti con valori anche 40/50 volte superiori ai 100 ng/l precedentemente indicati. Sebbene le analisi di tossicità siano disponibili solo per poche molecole a fronte delle migliaia esistenti, questi risultati evidenziano che praticamente tutte le sostanze hanno effetti negativi sull’organismo ed è quindi ragionevole pensare che il problema sia sottovalutato.
Fonte: Ufficio stampa
Le PFAS sono una famiglia di più di 10.000 molecole e hanno comprovate capacità tossiche sull’organismo umano. Il nostro corpo non riesce a metabolizzarle e, di fatto, tendono ad accumularsi per anni, anche decenni, nei tessuti biologici. Interferiscono con i normali processi cellulari causando: disturbi epatici, endocrini, metabolici, possono provocare problemi della riproduzione e dello sviluppo. Inoltre, alcuni PFAS come il PFOA, secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, sono classificati 2B ovvero “possibilmente cancerogeni per l’uomo”.
Attualmente in Italia il limite massimo consentito è di 100 ng/l per la somma di sole 24 molecole PFAS delle più di 10.000 totali. Dobbiamo considerare però che in Danimarca il limite è di 2 ng/l, in Svezia e negli Stati Uniti hanno un limite di 4 ng/l.
La mozione si riferisce ai dati forniti da ARPAT e ad uno studio di Greenpeace, che evidenzia la presenza anche rilevante di queste sostanze nelle acque toscane. Secondo le analisi ARPAT su 6 delle 10.000 e più sostanze PFAS esistenti, nel 2022 queste erano presenti nel 76% delle acque superficiali, nel 36% delle acque sotterranee e nel 56% nei campioni di biota analizzati,con concentrazioni rilevate anche oltre i limiti.
Secondo le analisi di Greenpeace, attraverso un'analisi che permette di quantificare gli PFAS totali, sono state individuate concentrazioni preoccupanti con valori anche 40/50 volte superiori ai 100 ng/l precedentemente indicati. Sebbene le analisi di tossicità siano disponibili solo per poche molecole a fronte delle migliaia esistenti, questi risultati evidenziano che praticamente tutte le sostanze hanno effetti negativi sull’organismo ed è quindi ragionevole pensare che il problema sia sottovalutato.
Secondo il Consigliere Maccari “L’oggetto di questa mozione, da noi riproposta, è fondamentale per aprire la strada ad una nuova consapevolezza che ci permetta di affrontare e gestire la presente situazione nel miglior modo possibile”. La maggioranza inizialmente ha chiesto di ritirare la mozione per poterla discutere in commissione. Poichè questo avrebbe significato allungare significativamente i tempi per l’avvio del percorso di monitoraggio riportato chiaramente nell’atto, i gruppi consiliari proponenti hanno dichiarato la necessità di affrontare l’argomento in sede odierna.
Per risposta, la maggioranza ha chiesto di votare la mozione per punti, finendo per accettare solo i primi due, che prevedono l'analisi, da parte di Acque Spa, delle acque destinate al consumo umano e di quelle distribuite nelle scuole pubbliche, e la pubblicazione e diffusione dei relativi risultati. Le ultime tre impegnative, che sostanzialmente riguardano il coinvolgimento della Regione per uno studio più approfondito sull’intero territorio, sono state bocciate.
I gruppi, Movimento 5 Stelle e Buongiorno Empoli, si dichiarano non pienamente soddisfatti e si impegneranno affinché il tema venga ulteriormente affrontato in commissione con l’obiettivo di sviluppare un atto condiviso che veda il Comune di Empoli promotore di azione di studio e di approfondimento sul tema a livello regionale.
Per risposta, la maggioranza ha chiesto di votare la mozione per punti, finendo per accettare solo i primi due, che prevedono l'analisi, da parte di Acque Spa, delle acque destinate al consumo umano e di quelle distribuite nelle scuole pubbliche, e la pubblicazione e diffusione dei relativi risultati. Le ultime tre impegnative, che sostanzialmente riguardano il coinvolgimento della Regione per uno studio più approfondito sull’intero territorio, sono state bocciate.
I gruppi, Movimento 5 Stelle e Buongiorno Empoli, si dichiarano non pienamente soddisfatti e si impegneranno affinché il tema venga ulteriormente affrontato in commissione con l’obiettivo di sviluppare un atto condiviso che veda il Comune di Empoli promotore di azione di studio e di approfondimento sul tema a livello regionale.
Fonte: Ufficio stampa