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Sicurezza, le idee di Simone Campinoti: da Strade sicure all'albergo diffuso in centro

04-04-2024 22:47 - Politica
Un decalogo sulla sicurezza, dalle ricette più scontate a quelle più… innovative. Simone Campinoti, candidato a sindaco per il Centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega) ha svelato il suo pensiero – e il suo programma - sulla questione in un convegno, con politici ma anche con esperti della materia.

L’appuntamento era al Flower di via Ricasoli, locale in zona Stazione, uno dei quartieri che – questo unisce tutti i candidati a sindaco per Empoli- necessita di maggiore cura per combattere degrado e pericolosità. Numerosi gli ospiti che hanno affrontato le varie questioni: Francesca Peccianti, coordinatrice comunale Fdi Empoli, Samuele Spini, coordinatore comunale di Forza Italia Empoli, Andrea Picchielli, consigliere comunale Lega Empoli, Daniela Simonetti, proprietaria del locale che ha ospitato l’evento e presidente della sezione commercio Conflavoro Pmi Empolese-Valdelsa, Francesco Torselli, capogruppo Fdi in consiglio regionale della Toscana, Mauro Marruganti, vice segretario nazionale Fsp Polizia di Stato, il senatore Manfredi Potenti della Lega Salvini premier, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana e Danilo di Stefano, del sindacato autonomo di Polizia.

«Parto dalla mia esperienza personale di cinque anni di opposizione in consiglio comunale a Empoli – è l’esordio di Andrea Picchielli – e dalle tante proposte che abbiamo presentato e che puntualmente sono state bocciate. Una su tutte: la partecipazione al progetto Strade Sicure. Avevo fatto una richiesta formale, come presidente della I commissione, cercando la condivisione ma non è bastato. Eppure, se mettiamo del personale dell’esercito a presidiare i luoghi più sensibili, come la piazza della stazione, avremmo un effetto deterrenza e libereremmo anche le altre forze dai servizi di controllo, coinvogliandoli su altri settori del loro lavoro. Alcune cose fatte da questa maggioranza le abbiamo pure apprezzate: l’implemento delle telecamere, avvenuto grazie ai fondi messi a disposizione dal ministero degli Interni, quando c’era Salvini a guidarlo».

Il 15 aprile Picchielli, come presidente della apposita commissione andrà in visita alla centrale della polizia municipale, dove vengono monitorate tutte le telecamere dislocate in città, «per capire come funziona questo sistema», sottolinea il consigliere comunale che fa un accenno anche alle questioni macro della criminalità, come la vicenda keu. «Cone Lega a tutti i livelli abbiamo dato il nostro apporto per far emergere le cose che non erano corrette, mentre il Pd ha fatto finta di non vedere».

Dunque il primo punto è quello di fare ricorso al progetto Strade Sicure. Poi è emersa anche la questione dell’assessorato ad hoc che Simone Campinoti ha annunciato in caso di sua elezione. «Mi hanno accusato dicendo che esiste già un assessore che si occupa di sicurezza in Comune – spiega il candidato – Ma visti i risultati che ha ottenuto dobbiamo evincere che ha lavorato male. Forse aveva troppe deleghe. Io, lo sottolineo, avrò un tecnico, un esperto che si occuperà di sicurezza a tempo pieno».

Campinoti passa in rassegna quel che hanno proposto gli altri fino a questo momento. «Non rifaremo piazza don Minzoni per renderla più sicura. Un luogo è bello e fruibile quando non ci sono persone che ti impediscono di starci o che incutono paura. Mi accusano anche di non voler bene a Empoli, perché metto a nudo le cose che non funzionano. Ma credo che sia il compito di ogni persona responsabile evidenziare dove sono i problemi: li denuncio, così i cittadini avranno anche la possibilità di misurarci sui risultat che otterremo. Cercheremo di stare attenti ai cambiamenti sociali per prendere le decisioni più giuste. Anzi, con mentalità imprenditoriale, cercheremo di anticipare i cambiamenti che saremo chiamati a governare».

Stesso discorso per il parco Mariambini. «Serve manutenzione, un grande investimento nel presidiare la zona fino a renderla più vivibile. Questo vale anche per il Terrafino. E’ buio, la sera è pericoloso. E poi le telecamere. Ma anche in questo caso dev’essere la tecnologia a venirci in aiuto. Come vengono utilizzate oggi, servono solo a cercare, poi gli autori di qualche fattaccio. Invece esistono tecnologie che sono in grado di segnalare situazioni a rischio, che fanno prevenzione. Ci affideremo a queste».

Francesca Peccianti sintetizza le linee del programma in maniera schematica. «La nomina di un assessore capace di coordinarsi con i Comitati nati in città e con le forze dell’ordine; potenziamento di queste ultime , facendo ricorso anche all’esercito, come avviene in città anche piccole come Empoli, altrove: presidi come deterrente, senza militarizzare la città. Dobbiamo fare pressione sull’Unione dei Comuni per l’ampliamento dell’organico del corpo di polizia municipale».

A chi chiede come realizzare tutto questo, la risposta di Campinoti arriva istantanea. «Appena eletto sindaco incaricherò una società di revisione di spulciare i conti e di attuare una specie di spendig review, dalla quale ricavare risorse male utilizzate per dirottarle altrove. Nel giugno del 2023 è stato rinnovato un accordo tra Prefetto, comune di Empoli, Comune di Firenze e corpi di vigilanza privata, ma non si è mai visto un risultato di questo accordo. Incontreremo anche gli operatori commerciali, per ricevere da loro indicazioni sui rischi e sulle esigenze che hanno»,

Il tema della sicurezza si muove all’unisono con quello del degrado. E per Simone Campinoti la situazione che c’è nel centro storico dev’essere stravolta. «Troppi alloggi sono in condizioni pessime, non sono ristrutturati, non hanno ascensori, vengono affittati, spesso a basso costo, a stranieri, La mia idea è di trasformare il centro storico in un grande albergo diffuso: aiutare i proprietari ad avere facilitazioni per migliorare le condizioni dei loro alloggi, per ristrutturarli, renderli moderni, con i servizi, gli ascensori. Insomma per riqualificarli. Un sistema che altri luoghi italiani hanno adottato, con grande beneficio anche del settore commerciale ed economico».

Già, ma gli altri? Quelli che ora abitano il centro e che magari non hanno la forza economica per una sistemazione differente? «Penso a un progetto di Social housing da ricavare in tutti quegli immobili che sono inutilizzati e che sono di proprietà del Comune. Un esempio? Alla stragua di com’è stato fatto da poco con la terza farmacia comunale, nata nella ex scuola di Cortenuova, si potrebbe destinare a social cousi la ex scuola elementare di Martignana che è in stato di abbandono e di degrado».

Samuele Spini punta l’attenzione sulla sicurezza da coniugare con Tutela e sviluppo. «In pochi anni sono scomparse tante attività in ppiazza don Minzoni e nel tratto iniziale di via Roma. rendevano viva questa area. Credo sia il frutto della distanza che c’è tra chi amministra e chi vive la città. La colpa? Il Pd che governa da sempre non investe nello sviluppo: così ci sono meno attività, meno sicurezza e di conseguenza meno attrattiva. E lo svuotamento, poi, porta la microcriminalità».

A chiudere la rassegna dei punti chiave del programma per una città più sicura, è la padrona di casa, Daniela Simonetti, titolare del Flower, il locale che ha ospitato il convegno. «la sicurezza ci preme molto, sicurezza è sinonimo di libertà e prosperità – dice – la paura crea danni nel tessuto economico. Le nostre attività sono in crisi, la gente per paura frequenta meno la città e i suoi servizi, tende ad andare altrove, dove si sente più sicuro e le nostre imprese subiscono perdite economiche. Siamo attenti e facciamo pressione sul governo per avere maggiori forze dell’ordine, dell’esercito con Strade sicure e abbiamo richiesto una legge quadro che inserisca un potenziale in più per la vigilanza privata, in modo che abbia minori vincoli, nelle fasi operative, pur coordinandosi con le forze dell’ordine: la sicurezza è il requisito minimo per una società organizzata. Senza, non c’è progresso».

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