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S. Andrea d'Oro, una serata di festa per tutta la comunità

30-11-2023 19:38 - Cronaca
L'emozione autentica propria delle tradizioni importanti per la città e per la sua comunità. E quel grande pubblico che sottolinea gli eventi da non perdere. Questo il filo conduttore di ogni momento della cerimonia di consegna del Sant'Andrea d'Oro 2023 che si è svolta nel pomeriggio di oggi, giovedì 30 novembre 2023, negli spazi del teatro Il Momento di via del Giglio. La massima onorificenza della città di Empoli, destinata a coloro che hanno dato il loro prezioso contributo nel campo della cultura, delle arti, del lavoro, della politica, dello sport e della solidarietà, quest'anno, è stata assegnata dalla sindaca Brenda Barnini, a don Guido Engels, proposto della Collegiata di Sant'Andrea per i suoi cinquant'anni di sacerdozio, e allo scoutismo empolese, che ha compiuto cento anni.




Davanti a una platea da tutto esaurito, presenti fra gli altri rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, autorità civili, militari e religiose, oltre a tante cittadine e cittadini desiderosi di partecipare a questo significativo appuntamento che appartiene a tutta la comunità, il pomeriggio di festa si è aperto con il racconto della storia del Sant'Andrea d'oro, affidato a un breve video. Spazio quindi ai protagonisti, a partire dagli scout.




"Lo scoutismo è arrivato nel 1923, abbiamo festeggiato i nostri cento anni pochi giorni fa - ha spiegato Filippo Vannini, rappresentante dello Scoutismo empolese - I messaggi importanti legati all'essere scout sono tanti, il primo è essere sempre attenti al prossimo, alle relazioni umane troppo spesso disattese: una delle finalità dello scoutismo è educare al buon cittadino e quale miglior occasione di questo premio per ribadire che noi scout siamo chiamati a essere cittadini attivi per la nostra città. E ci impegniamo per questo".

L'attenzione si è quindi spostata sui più piccoli, 'Lupetti' e 'Coccinelle' (dagli 8 agli 11 anni), su ragazze e ragazzi 'Esploratori' e 'Guide' (dai 12 ai 16 anni) e infine su 'Rover' e 'Scolte' (dai 17 ai 20 anni). Interventi che hanno permesso a tutte e tutti i presenti di conoscere più da vicino il mondo degli scout, prima di passare al momento della consegna del Sant'Andrea d'Oro allo Scoutismo empolese, con i gruppi Empoli 1, Empoli 2 ed Empoli 3.

"Grazie di cuore a tutti coloro che sono venuti qui stasera, tantissimi: quando abbiamo deciso di consegnare il Sant'Andrea d'Oro ai gruppi scout e a don Guido l'intenzione era godersi una serata di festa di comunità - ha detto la sindaca Brenda Barnini nel corso del suo intervento - Tantissime volte da sindaca e prima ancora mi sono resa conto che molte delle persone con cui ho costruito legami e dalle quali ho imparato di più erano persone che avevano fatto esperienza scout: l'anniversario dei cento anni ha reso questo l'anno giusto per festeggiare lo scoutismo, tutti insieme, e dare il più grande riconoscimento che la nostra città può dare a chi si impegna per gli altri. Non è vero che i giovani di oggi non hanno valori, di certo noi adulti abbiamo la responsabilità di dare valore a ciò che è importante per loro e per il loro futuro".

Al termine del suo intervento la sindaca Barnini ha quindi consegnato il Sant'Andrea d'Oro ai rappresentanti dello Scoutismo empolese. La cerimonia è quindi proseguita con il momento dedicato a don Guido Engels, proposto della Collegiata di Empoli.

"Questo premio lo dedico agli empolesi perché mi avete voluto bene, io non avrei potuto fare le cose che ho fatto senza di voi, senza la vostra capacità di lavorare insieme, rara, non propria di ogni comunità", ci ha tenuto a sottolineare don Guido Engels, emozionato, rispondendo alle domande del giornalista Alessandro Lippi, moderatore del pomeriggio di festa.

Tanti gli episodi dei suoi cinquant'anni di sacerdozio, molti dei quali trascorsi nella comunità empolese, tante le emozioni condivise e gli incontri ripercorsi dal proposto della Collegiata, prima dell'intervento della sindaca Barnini. "Il mio primo Sant'Andrea fu a don Renzo Fanfani, l'ultimo è a don Guido - ha ricordato la sindaca Barnini - Questi dieci anni di lavoro e condivisione con don Guido sono stati formativi, densi di occasioni, di confronto vero su bisogni e opportunità della città, tante volte ci siamo trovati a collaborare per Empoli e ho sempre riscontrato grandissima concretezza. In Collegiata si vedono molte persone che hanno un bisogno ed è perché, accanto al conforto, trovano una risposta. Ed è un merito della persona prima che del sacerdote. I ruoli si possono svolgere in tanti modi e lui ci ha mostrato come ci si prende cura della comunità. Questo Sant'Andrea è anche il mio regalo più grande a don Guido e a Empoli".

Un lungo applauso ha quindi accompagnato la consegna del riconoscimento al proposto della Collegiata e la conclusione della cerimonia con la consueta foto di rito.

Motivazioni

"Per i suoi cinquanta anni di sacerdozio, più di quaranta dei quali vissuti intensamente sul territorio empolese, quindici in qualità di Proposto. Soprattutto in quest'ultima veste, don Guido ha saputo intercettare i molteplici bisogni di una città che cresce, ha saputo ascoltare, accogliere: non si è mai tirato indietro di fronte a chi ha chiesto il suo aiuto e, consapevole del fatto che un uomo da solo può far poco, ha promosso la cooperazione tra le molteplici realtà che si occupano solidarietà, carità, servizi, volontariato, collaborando alla creazione di una rete di persone e attività che rendono Empoli un faro luminoso nel mondo dell'assistenza e una città che riesce ad accogliere anche i meno fortunati. Esempio tangibile di quella "Chiesa in uscita", auspicata da Papa Francesco, don Guido incarna i valori di un cristianesimo sociale, sempre attento a seguire quelle pagine del Vangelo, scomode per tutti, che parlano di amore gratuito verso il prossimo".


"Nell'anniversario dei cento anni della presenza dello scoutismo a Empoli, per il prezioso contributo che centinaia di educatrici e di educatori scout hanno dato alla crescita di tante generazioni di giovani, per averli aiutati a sviluppare senso civico, ad amare e rispettare la natura, a servire il prossimo e la nostra comunità. Per aver contribuito a formare "buone cittadine e buoni cittadini", consapevoli e responsabili del loro ruolo nel mondo e nella società, per aver insegnato loro a guardare lontano, facendo sempre del loro meglio, a progettare le loro vite e viverle nel rispetto della Legge Scout. Per queste motivazioni, l'amministrazione comunale ha voluto riconoscere il Sant'Andrea d'oro nel giorno del Santo Patrono della nostra città, 30 novembre 2023, come simbolo di gratitudine e riconoscenza da parte della nostra comunità"




IL RICONOSCIMENTO - Negli anni scorsi, la sindaca Barnini ha premiato nel 2014 don Renzo Fanfani, compianto prete 'operaio', nel 2015 l'imprenditore fondatore del Gruppo Sesa Paolo Castellacci, e nel 2016 il sistema di Protezione civile dell'Empolese Valdelsa. Nel 2017 sono state premiate le associazioni che si occupano di riuso, riciclo e dell'economia circolare e nel 2018 quelle che dedicano la loro attività alla tutela degli animali (Arca Canile, Aristogatti e Ce.T.R.A.S - Centro Toscano Recupero Avifauna Selvatica). Nel 2019, la medaglia d'oro col Sant'Andrea è stata assegnata all'ex assessore Sauro Cappelli, per l'impegno profuso nel mantenimento della memoria storica della deportazione nazifascista, nel 2020 agli operatori tutti dell'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli e dell'Asl locale per la lotta contro la pandemia. Nel 2021, l'illustre riconoscimento è stato assegnato, a La Vela Margherita Hack di Avane, all'associazione Plastic Free, ovvero a "a tutti i volontari, donne e uomini, che hanno deciso di aderire alla battaglia contro l'abbandono dei rifiuti promuovendo e partecipando alle raccolte di rifiuti abbandonati sul territorio empolese". Infine, nella passata edizione, al Cenacolo degli Agostiniani, è stato conferito all'associazione Safari Njema.



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