08 Settembre 2024
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Rotti gli indugi: il centrodestra candida Simone Campinoti

21-01-2024 21:01 - Politica
Alla fine gli indugi sono stati rotti: sarà Simone Campinoti il candidato sindaco per il centrodestra empolese. La scelta sarà ufficializzata nei prossimi giorni ma, dopo diversi incontri tra le forze politiche che convergono nella coalizione di centrodestra, la quadra è stata trovata.

La discussione riguardava soprattutto una parte di Fratelli d'Italia, indecisa se proporre e sostenere la candidatura di Andrea Poggianti, capogruppo in consiglio comunale del partito di Giorgia Meloni e candidato sindaco nelle ultime tornate elettorali cittadine o convergere sul nome di Simone Campinoti. Per sciogliere i dubbi e arrivare a una soluzione, sono stati coinvolti anche i vertici regionali dei vari partiti della coalizione di centrodestra. ("Che però non si sono ancora espressi ufficialmente" ha sottolineato in tutti questi giorni Andrea Poggianti che, fin dall'inizio ha spinto sulla sua candidatura. "Io aspetterei", sottolinea ancora Poggianti che, in cuor suo, sta valutando l'ipotesi di potersi presentare autonomamente alle ammnistrative di giugno, con una lista civica tutta sua).

Simone Campinoti, imprenditore,è presidente dell'azienda Ceam control Equipement, fondata dal padre Francesco,, prematuramente scomparso e che adesso guida con la sorella e i figli. Ha guidato al Confindustria empolese dal 2012 al 2016 ed è stato presidente dell'Asev, l'agenzia per lo sviluppo dell'Empolese-valdelsa. In politica è entrato con Italia Viva di Matteo Renzi, candidandosi al consiglio regionale nelle ultime elezioni del 2020.

Interpellato, il diretto interessato si rifugia dietro un “Non ne so niente”, che tradotto in un linguaggio più semplice significa che vuole aspettare l'ufficialità. Non perché possa temere qualche brutto scherzo. La decisione c'è stata. Manca solo la comunicazione.

Tanto che stuzzicato su come affronterà questo impegno, Simone Campinoti non si nasconde. «A cosa saranno rivolte le mie attenzioni? Il fulcro sarà rappresentato dall'attenzione alla disabilità e all'integrazione con il mondo del lavoro. La disabilità, perché anche se in silenzio, me ne sto occupando da tempo. Conosco i problemi e non possiamo pensare che sia un tema che sta a cuore solo alla sinistra. Avrò attenzione per tutti coloro che hanno bisogni».

Farà una campagna elettorale anche lei… passo dopo passo?
«No, non lo farò. Anzi, non capisco perché un giovane che si porta sulle spalle cinque anni di attività politica in consiglio comunale senta la necessità di dover andare in tutti gli angoli della città. Le necessità del territorio, quelle più profonde, le conosco. Non devo andare a scovarle: starò in ascolto della gente, come lo sono sempre stato».

Entriamo di più nel vivo: quali saranno i suoi primi passi, nel caso la città la scegliesse come sindaco?
«Ovvio che mi occuperò dello sviluppo della città. Ma la prima mossa sarà quella di rivedere certe spese del Comune, in modo da poter “spegnere” quelle inutili. Questa amministrazione, nella coda del suo mandato, sta facendo delle spese che non condivido: penso al teatro. Valorizzerei la Perla e punterei a comprare l'Excelsior, prima che quell'immobile diventi un altro centro commerciale; la stessa sede del Comune, sarebbe da rivedere: anziché acquistare l'immobile occupato oggi, utilizzerei altri immobili già di proprietà del Comune».
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