Ristoro alle vittime dei crimini nazifascisti, approvato un ordine del giorno in consiglio comunale
14-11-2024 08:12 - Politica
Durante l'ultima seduta del Consiglio comunale, è stato presentato dai gruppi consiliari Partito Democratico, Alessio Mantellassi Sindaco, Questa è Empoli, Alleanza Verdi e Sinistra un ordine del giorno sulla "Mancata erogazione dei ristori alle vittime di guerra dalle forze del terzo reich". L'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità.
L'atto è stato approvato all'unanimità.
Il consigliere comunale del Partito democratico Raffaele Donati, proponente dell'atto, ha dichiarato: «È necessario fare un passo indietro nel tempo al 2022, quando dopo decenni di controversie giuridiche e politiche con la Germania, si è arrivati ad un punto conclusivo sulla questione dei ristori dei danni subiti per crimini di guerra commessi sul territorio italiano dalle truppe nazifasciste tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Governo Draghi ha deciso di assumersi l'onere economico dei ristori residui mettendoli a carico di un Fondo. I parenti di vittime di crimini nazifascisti in Italia che abbiano ottenuto una condanna definitiva della Germania hanno diritto ad un indennizzo da parte dello Stato italiano, ma, in maniera alquanto grave e incomprensibile, il Ministero dell'economia e delle finanze non sta erogando tempestivamente i ristori e l'Avvocatura di Stato sta presentando in molti casi ricorso alle sentenze adducendo motivazioni alquanto pretestuose. È un atteggiamento inaccettabile quello che stanno tenendo alcuni corpi dello Stato, un'ulteriore ferita a chi ha avuto la vita segnata per sempre dalla dittatura fascista e dalla susseguente occupazione tedesca, che colpisce anche molte famiglie empolesi e dell'Empolese Valdelsa. Per questo tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori dell'antifascismo devono vigilare affinché la memoria sia coltivata giorno dopo giorno e non venga progressivamente messa da parte. Per i motivi che ho citato e per il quadro che ho descritto sono contento che questo ordine del giorno sia stato votato da tutti i consiglieri, maggioranza e opposizione, per impegnare il sindaco a spingere il Governo a adoperarsi per un veloce e giusto risarcimento a chi ne ha diritto, risanando seppur in minima parte una ferita che si è aperta ottanta anni fa ed ancora non è stata rimarginata».
L'atto è stato approvato all'unanimità.
Il consigliere comunale del Partito democratico Raffaele Donati, proponente dell'atto, ha dichiarato: «È necessario fare un passo indietro nel tempo al 2022, quando dopo decenni di controversie giuridiche e politiche con la Germania, si è arrivati ad un punto conclusivo sulla questione dei ristori dei danni subiti per crimini di guerra commessi sul territorio italiano dalle truppe nazifasciste tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Governo Draghi ha deciso di assumersi l'onere economico dei ristori residui mettendoli a carico di un Fondo. I parenti di vittime di crimini nazifascisti in Italia che abbiano ottenuto una condanna definitiva della Germania hanno diritto ad un indennizzo da parte dello Stato italiano, ma, in maniera alquanto grave e incomprensibile, il Ministero dell'economia e delle finanze non sta erogando tempestivamente i ristori e l'Avvocatura di Stato sta presentando in molti casi ricorso alle sentenze adducendo motivazioni alquanto pretestuose. È un atteggiamento inaccettabile quello che stanno tenendo alcuni corpi dello Stato, un'ulteriore ferita a chi ha avuto la vita segnata per sempre dalla dittatura fascista e dalla susseguente occupazione tedesca, che colpisce anche molte famiglie empolesi e dell'Empolese Valdelsa. Per questo tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori dell'antifascismo devono vigilare affinché la memoria sia coltivata giorno dopo giorno e non venga progressivamente messa da parte. Per i motivi che ho citato e per il quadro che ho descritto sono contento che questo ordine del giorno sia stato votato da tutti i consiglieri, maggioranza e opposizione, per impegnare il sindaco a spingere il Governo a adoperarsi per un veloce e giusto risarcimento a chi ne ha diritto, risanando seppur in minima parte una ferita che si è aperta ottanta anni fa ed ancora non è stata rimarginata».