Quelle criticità emerse dalla consultazione del Pd
13-11-2023 11:28 - Opinioni
di Pietro Spina
E' fatta. Ci sono voluti due mesi di consultazioni serrate per designare Alessio Mantellassi, attuale presidente del consiglio comunale di Empoli con delega alla Memoria, a candidato sindaco per il Pd alle prossime elezioni amministrative che si terranno a giugno del prossimo anno.
Il ciclo di consultazioni, fatto con tutto il gruppo dirigente allargato del partito democratico è stato utile, ed è servito, a raccogliere opinioni, critiche, spunti, riflessioni sui principali argomenti che caratterizzano il dibattito pubblico del territorio e anche suggerimenti circa la figura del candidato sindaco proprio allo scopo di costruire il miglior percorso possibile di avvicinarsi alle elezioni amministrative.
Il motivo principale per il quale è stato necessario ricorrere alla consultazione, però, è perché all'interno dello stesso partito, c'erano più candidature che erano finte sul tavolo della scelta. Una, quella che da sempre, sembrava la più probabile, è subito svanita perché il diretto interessato, l'attuale vicesindaco Fabio Barsottini, si è autoescluso, si è tirato fuori dal gioco.
C'era dunque da capire su chi, tra gli altri due contendenti – vale a dire il segretario del Pd Empoli Lorenzo Cei e il presidente del consiglio comunale Alessio Mantellassi – cadessero le maggiori simpatie dei dirigenti diessini.
Messo in chiaro che sono entrambi due giovani speranze della politica territoriale e non solo, che qualitativamente ognuno dei due ha un bagaglio di esperienza personale da mettere a disposizione della comunità, restano da segnalare alcune criticità che questo percorso ha messo in evidenza:
E' fatta. Ci sono voluti due mesi di consultazioni serrate per designare Alessio Mantellassi, attuale presidente del consiglio comunale di Empoli con delega alla Memoria, a candidato sindaco per il Pd alle prossime elezioni amministrative che si terranno a giugno del prossimo anno.
Il ciclo di consultazioni, fatto con tutto il gruppo dirigente allargato del partito democratico è stato utile, ed è servito, a raccogliere opinioni, critiche, spunti, riflessioni sui principali argomenti che caratterizzano il dibattito pubblico del territorio e anche suggerimenti circa la figura del candidato sindaco proprio allo scopo di costruire il miglior percorso possibile di avvicinarsi alle elezioni amministrative.
Il motivo principale per il quale è stato necessario ricorrere alla consultazione, però, è perché all'interno dello stesso partito, c'erano più candidature che erano finte sul tavolo della scelta. Una, quella che da sempre, sembrava la più probabile, è subito svanita perché il diretto interessato, l'attuale vicesindaco Fabio Barsottini, si è autoescluso, si è tirato fuori dal gioco.
C'era dunque da capire su chi, tra gli altri due contendenti – vale a dire il segretario del Pd Empoli Lorenzo Cei e il presidente del consiglio comunale Alessio Mantellassi – cadessero le maggiori simpatie dei dirigenti diessini.
Messo in chiaro che sono entrambi due giovani speranze della politica territoriale e non solo, che qualitativamente ognuno dei due ha un bagaglio di esperienza personale da mettere a disposizione della comunità, restano da segnalare alcune criticità che questo percorso ha messo in evidenza:
a) Il fatto che si sia dovuti ricorrere a tastare il polso degli iscritti a pochi mesi dalla tornata elettorale può far pensare che i vertici del partito non avevano ben chiari gli umori interni. E che durante i dieci anni di amministrazione Barnini, il cui giudizio di tutti è più che positivo – lo hanno segnalato tutti coloro che sono stati consultati - non si sia pensato al dopo. Non si sia pensato a formare, nel tempo, un possibile candidato (o candidata) sulla scia del percorso fatto fin qui. A meno che – ma questo fino a oggi nessuno lo ha detto apertamente – tutte le speranze erano riposte sulla scontata candidatura di Barsottini
. b).Una volta incassato il forfait dell'attuale vicesindaco, all'opinione pubblica sembrava naturale la candidatura di Mantellassi. Ma, in una assemblea comunale dello scorso settembre, è emerso anche il nome di Lorenzo Cei. Questo, soprattutto, ha portato alla necessità di capire quale dei due fosse il più gradito. Ma questa operazione potrebbe aver avuto anche un altro effetto: segnalare una netta divisione di vedute nel gruppo dirigente con il rischio di scalfire – se non delegittimare - almeno in parte, la forza del candidato.
c) E a proposito di correnti interni: Alessio Mantellassi, come una larga parte del partito empolese sta con Bonaccini. Lo è il segretario Cei, lo è la sindaca Brenda Barnini che, da poche settimane è diventata anche la coordinatrice regionale di Energia Popolare (il movimento? la corrente?) di Stefano Bonaccini. C'è da capire, adesso, quale sarà il ruolo che la parte legata alla segretaria nazionale Elly Schlein e al segretario Regionale del Pd toscano, vorrà giocare in questa partita.