Quel pranzo all'Assistenza che rischia di ribaltare le simpatie della società civile
04-06-2024 17:01 - Opinioni
di Pietro Spina
E se avesse ragione il ministro Lollobrigida? Se a tavola, davvero, si appianassero tante asperità. Certo non le guerre, non di sicuro i grandi temi e le grande battaglie dell'umanità. Ma a tavola si consumano atti importanti, si stipulano accordi di spessore. All'inizio fu la crostata di Gianni Letta, che mise uno davanti all'altro, Berlusconi e D'Alema che accorciarono le loro distanze per avviare alcune riforme costituzionali. Poi c'è stato il risotto di D'Alema, l'hamburger di Conte, per non parlare del rapporto di Matteo Salvini con il cibo (e coi social).
Già, ma cosa c'entra tutto questo con le elezioni amministrative di Empoli? Apparentemente niente. Ma occorre partire da un'altra domanda: cosa succede alla società civile empolese?
Da sempre nell'immaginario collettivo di ogni cittadino di questa città, c'è stata una netta divisione politica – o forse, meglio, ideologica – all'interno delle associazioni cittadine. Per farla breve e arrivare subito al punto, si pensa Misericordia e si accosta, la Confraternita, con maggiore facilità al mondo cattolico e a quello del centrodestra, per restare nella geopolitica nazionale. Al contrario della Pubblica Assistenza alla quale si è sempre data una connotazione politica più vicino al mondo del centrosinistra.
E oggi? Sembra che queste divisioni non esistano più. A rivelarlo potrebbe essere proprio un pranzo elettorale. A Empoli arrivano, per dar sostegno alla candidatura locale dell'imprenditore Simone Campinoti, deputata di Forza Italia, partito della quale è vice-segretario; insieme a Tullio Ferrante, deputato e sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dove vengono ospitati? A pranzo dalle Pubbliche Assistenze Riunite di via XX Settembre.
C'è chi legge in questo episodio uno strappo del mondo del centrodestra verso alcune istituzioni che, negli ultimi tempi, sarebbero state troppo “a braccetto” con l'attuale amministrazione comunale. Ipotesi smentita dal fatto che, quando a Empoli è arrivato il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, prima di incontrare i candidati della sua coalizione, prima di sedersi a tavola con loro e con i simpatizzanti del centrodestra in un noto ristorante cittadino, ha voluto far visita alla Casa di riposo Vincenzo Chiarugi, struttura gestita proprio dalla Misericordia. “Mi ha invitato il presidente regionale, che è un amico” aveva spiegato Tajani alla domanda con la quale i giornalisti chiedevano il motivo di tale visita. Aggiungendo: “Volevo conoscere da vicino la grande attività che svolge in Toscana la Misericordia”. C'è chi, invece, lo legge come un distacco di una parte della società civile empolese da quello, che in tanti definiscono un sistema.
C'è anche chi dà un'altra lettura a questa vicenda. “E' il segnale che anche Empoli sta cambiando, è un approccio nuovo, un'occasione da sfruttare: quel che sta accadendo in questa campagna elettorale è un definitivo sdoganamento di chi fa politica o è simpatizzante del centrodestra, con la stessa dignità degli altri”, dicono i diretti interessati
E oggi? Sembra che queste divisioni non esistano più. A rivelarlo potrebbe essere proprio un pranzo elettorale. A Empoli arrivano, per dar sostegno alla candidatura locale dell'imprenditore Simone Campinoti, deputata di Forza Italia, partito della quale è vice-segretario; insieme a Tullio Ferrante, deputato e sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dove vengono ospitati? A pranzo dalle Pubbliche Assistenze Riunite di via XX Settembre.
C'è chi legge in questo episodio uno strappo del mondo del centrodestra verso alcune istituzioni che, negli ultimi tempi, sarebbero state troppo “a braccetto” con l'attuale amministrazione comunale. Ipotesi smentita dal fatto che, quando a Empoli è arrivato il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, prima di incontrare i candidati della sua coalizione, prima di sedersi a tavola con loro e con i simpatizzanti del centrodestra in un noto ristorante cittadino, ha voluto far visita alla Casa di riposo Vincenzo Chiarugi, struttura gestita proprio dalla Misericordia. “Mi ha invitato il presidente regionale, che è un amico” aveva spiegato Tajani alla domanda con la quale i giornalisti chiedevano il motivo di tale visita. Aggiungendo: “Volevo conoscere da vicino la grande attività che svolge in Toscana la Misericordia”. C'è chi, invece, lo legge come un distacco di una parte della società civile empolese da quello, che in tanti definiscono un sistema.
C'è anche chi dà un'altra lettura a questa vicenda. “E' il segnale che anche Empoli sta cambiando, è un approccio nuovo, un'occasione da sfruttare: quel che sta accadendo in questa campagna elettorale è un definitivo sdoganamento di chi fa politica o è simpatizzante del centrodestra, con la stessa dignità degli altri”, dicono i diretti interessati