21 Novembre 2024
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Quel che perdiamo abbattendo gli alberi per raddoppiare la ferrovia

05-11-2024 14:57 - Cronaca
In vista dell'incontro di Fontanella, tra i cittadini, i politici e il vertice di Rfi, il Comitato Viale IV Novembre di Empoli, ci ha inoltrato questo comunicato che, volentieri pubblichiamo.

Oggi pomeriggio al circolo di Fontanella, si terrà l'incontro fra i comitati locali e il Presidente Giani, i responsabili RFI e il sindaco di Empoli, Mantellassi, per gli aggiornamenti sul raddoppio ferroviario.

Questo progetto, definito “brutto” dal Presidente durante il sopralluogo fatto con gli abitanti della zona dello zuccherifico, al confine fra i comuni di Castelfiorentino e Empoli, è partito con grandi difficoltà e molti punti interrogativi.
Alla luce poi delle recenti esondazioni ed allagamenti locali (Cambiano 17-18 ottobre) ed internazionali (Valencia 29 ottobre) che hanno causato gravi disagi a famiglie e imprese nonché, nel caso della Spagna ,morte e distruzione, si intuisce che il tempo dell'atteggiamento “non mi riguarda” o del “qua non succederà” è ormai scaduto.
C'è bisogno di rispettare sia i progetti che l'ambiente, perché poi la natura ci presenta il conto.

Molti dei fenomeni tragici ed estremi che si ripetono con inquietante frequenza, ci costringono, ora più che mai, ad ascoltare gli esperti e gli scienziati. Perchè le nostre azioni, le nostre decisioni hanno un impatto forte sulla natura, diventata imprevedibile ed estrema.

Non sono né le povere nutrie né i poveri istrici la causa di tali inondazioni, ma l'azione dell'uomo, del consumo di suolo, dell'incuria e della superficialità, mischiate a volte all'arroganza di un potere di cui ci siamo impossessati convinti di poter prevedere, controllare e gestire a piacimento la nostra casa comune. Non è così.
Bisogna tornare ad imparare cosa significa la conservazione e il rispetto, perché di fronte a certi sconvolgimenti epocali possiamo poco o nulla, se non ci impegnamo seriamente.

Ormai è assodato, per esempio (e anche la Protezione. civile lo indica chiaramente nelle Buone Pratiche, così come l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV) che la “pulitura” dei fiumi non significa rasare a zero argini e sponde ma andrebbe limitata alla vegetazione secca, quella che invece di trattenere l'acqua ne viene travolta e va ad ostruire i ponti.

I nuovi progetti devono pertanto tener conto delle specificità del territorio e non stravolgere tutto in nome di un bene più grande.
E quale può essere un bene più grande della sicurezza dei cittadini? Ormai la sicurezza del territorio e dell'ambiente viaggiano di pari passo con la sicurezza dei cittadini.

Parliamo anche di alberi: il Comitato Viale IV Novembre di Empoli, sulla base di un software sviluppato da United States Forest Service (I-Tree) utilizzato a livello mondiale da oltre 20 anni per la valutazione completa dei benefici degli alberi (in Italia anche dal CNR), ha fatto fare a dei professionisti il calcolo della perdita di valore “economico ed ecosistemico” degli alberi che presumibilmente (non è dato ancora conoscere i dettagli del progetto) dovranno essere abbattuti nella zona dello zuccherificio, dove sono presenti due filari di platani e tigli secolari.
Ebbene la perdita, di queste piante porterebbe un danno alla comunità di oltre 430.000 euro, valore che comprende tutti i benefici apportati dagli alberi, non solo in termini di bellezza paesaggistica ma soprattutto di purificazione dalle polveri inquinanti, intercettazione delle piogge e contrasto al ruscellamento, assorbimento e stoccaggio anidride carbonica, ombreggiamento, produzione di ossigeno etc.
Si pensi che, negli 8335 mq occupati dai due filari sulla Via dello zuccherificio, la superficie fogliare totale sfiora i 4 ettari...

Ringraziamo il Presidente Giani e ricordiamo che aveva assicurato gli abitanti della zona di risparmiare più alberi possibile e che ha ribadito che avrebbe fatto di tutto per salvare questo patrimonio verde insostituibile. E' finito il tempo delle promesse. Occorrono i fatti. Siamo convinti che da queste tragedie che si ripetono sempre più frequentemente abbiamo da imparare tutti.
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