Quanto Empoli c'è in questo campionato europeo di calcio
29-06-2024 15:13 - Sport
E’ il giorno degli ottavi di finale con la Svizzera: per l’Italia è una sfida da “o dentro o fuori”. E saremo tutti a tifare per gli azzurri, perché mai come questa volta, quell’azzurro è più azzurro che mai. In chiave empolese, ovviamente: basta dare un’occhiata alla panchina della Nazionale e capire quanti volti conosciuti ci sono, quanti personaggi che proprio a Empoli hanno mosso i loro passi (più importanti?) nella carriera da calciatore.
Si comincia da Luciano SpallettI: è nato a Certaldo, ha la residenza a Montespertoli, nelle campagne tra Gambassi e Montaione ha un agriturismo e, nella sua vita giovanile ha vissuto a Vinci. Era un predestinato a vestire la maglia dell’Empoli, qui ha chiuso la sua carriera da calciatore. Qui ha iniziato quel lungo tragitto in panchina che lo ha portato a sedere su quella del Napoli campione d’Italia (uno scudetto, lui, lo ha vinto anche in Russia, con lo Zenit) e , subito dopo, alla guida della Nazionale. Su quelle panchine, insieme con Spalletti c’è sempre stata una cospicua fetta di calcio “made in Empoli”: Daniele Baldini e Marco Domenichini sono i sui fedeli collaboratori. Ma allo staff della nazionale in Germania, s’è aggiunto anche un altro ex azzurro: Alessandro Pane che ha il ruolo di osservatore.
Ma quella della Nazionale italiana non è l’unica panchina di questo europeo ad avere giocatori “made in Empoli”. C’è la Turchia di Vincenzo Montella. A Empoli è arrivato, dalla sua Campania, che era un ragazzino: aveva tredici anni. Giocava e frequentava le scuole cittadine. Montella ha giocato nelle giovanili dell’Empoli, guadagnandosi ben presto il posto in prima squadra, dove ha militato dal 1990 e il 1995. E, seppure per poche settimane, nella stagione 1993-1994 fu allenato proprio da Spalletti. E’ da Empoli che quell’aeroplanino decollò poi per Genova (sia fronte Genoa che Sampdoria) e poi alla Roma, dove Montella si è consacrato calcisticamente.
E poi c’è Francesco Calzona: lui siede sulla panchina della Slovacchia. A Empoli è arrivato come vice di Maurizio Sarri. Era il 2012. L’Empoli aveva appena ottenuto la salvezza in serie B all’ultimo tuffo, passando dai playout. Per l’anno successivo la squadra viene affidata a Maurizio Sarri che, nel suo staff ha proprio Francesco Calzona. La stagione finisce con l’Empoli al quarto posto e con la coda dei playoff: gli azzurri guidati da Sarri-Calzona vengono battuti in finale dal Livorno.
L’anno successivo è quello buono: la conquista della serie A arriva a fine stagione. Una curiosità ulteriore sui legami di Calzona con Empoli: nel 2020 viene chiamato a Cagliari a fare il vice di un altro ex calciatore azzurro (quest’anno in predicato anche per tornare in città stavolta come allenatore): Eusebio di Francesco. E l’anno dopo, il 2021, Calzona va a Napoli, nello staff di Luciano Spalletti nella stagione dello scudetto.
Si comincia da Luciano SpallettI: è nato a Certaldo, ha la residenza a Montespertoli, nelle campagne tra Gambassi e Montaione ha un agriturismo e, nella sua vita giovanile ha vissuto a Vinci. Era un predestinato a vestire la maglia dell’Empoli, qui ha chiuso la sua carriera da calciatore. Qui ha iniziato quel lungo tragitto in panchina che lo ha portato a sedere su quella del Napoli campione d’Italia (uno scudetto, lui, lo ha vinto anche in Russia, con lo Zenit) e , subito dopo, alla guida della Nazionale. Su quelle panchine, insieme con Spalletti c’è sempre stata una cospicua fetta di calcio “made in Empoli”: Daniele Baldini e Marco Domenichini sono i sui fedeli collaboratori. Ma allo staff della nazionale in Germania, s’è aggiunto anche un altro ex azzurro: Alessandro Pane che ha il ruolo di osservatore.
Ma quella della Nazionale italiana non è l’unica panchina di questo europeo ad avere giocatori “made in Empoli”. C’è la Turchia di Vincenzo Montella. A Empoli è arrivato, dalla sua Campania, che era un ragazzino: aveva tredici anni. Giocava e frequentava le scuole cittadine. Montella ha giocato nelle giovanili dell’Empoli, guadagnandosi ben presto il posto in prima squadra, dove ha militato dal 1990 e il 1995. E, seppure per poche settimane, nella stagione 1993-1994 fu allenato proprio da Spalletti. E’ da Empoli che quell’aeroplanino decollò poi per Genova (sia fronte Genoa che Sampdoria) e poi alla Roma, dove Montella si è consacrato calcisticamente.
E poi c’è Francesco Calzona: lui siede sulla panchina della Slovacchia. A Empoli è arrivato come vice di Maurizio Sarri. Era il 2012. L’Empoli aveva appena ottenuto la salvezza in serie B all’ultimo tuffo, passando dai playout. Per l’anno successivo la squadra viene affidata a Maurizio Sarri che, nel suo staff ha proprio Francesco Calzona. La stagione finisce con l’Empoli al quarto posto e con la coda dei playoff: gli azzurri guidati da Sarri-Calzona vengono battuti in finale dal Livorno.
L’anno successivo è quello buono: la conquista della serie A arriva a fine stagione. Una curiosità ulteriore sui legami di Calzona con Empoli: nel 2020 viene chiamato a Cagliari a fare il vice di un altro ex calciatore azzurro (quest’anno in predicato anche per tornare in città stavolta come allenatore): Eusebio di Francesco. E l’anno dopo, il 2021, Calzona va a Napoli, nello staff di Luciano Spalletti nella stagione dello scudetto.