Quando i rifiuti li "abbandona" Alia
15-10-2024 14:39 - Opinioni
di Emilio Chiorazzo
Faccio una premessa, mi autodenuncio: scrivo e traggo spunto da un’esperienza personale. Non mi era mai accaduto prima, in decenni di carriera da giornalista, di dover utilizzare un mezzo di informazione per denunciare un episodio personale.
Faccio un’altra premessa. Pochi giorni fa ho partecipato alla conferenza stampa indetta in pompa magna dal Comune di Empoli e da Alia per informare i cittadini che dal primo ottobre gli sfalci non vengono più ritirati con l’umido ma che c’è un servizio apposito, on demand, per il ritiro. Fu, quella, anche l’occasione per magnificare la app con la quale avere un contatto diretto con l’azienda e i suoi servizi. E con l’obiettivo di diminuire i tempi di permanenza dei rifiuti nelle case dei cittadini.
Bene, la scorsa settimana, alle 17 del venerdì pomeriggio, nel condominio dove abito, ci accorgiamo che gli operatori di Alia avevano ritirato solo la metà dei rifiuti organici. Lasciando un’altra metà dei contenitori inspiegabilmente lì, sul posto, pieni.
Mi è venuto in mente la questione dell’app. E prontamente ho preso lo smartphone e ho segnalato quel che era accaduto.
Forse mi aspettavo una risposta immediata (che chiamando l’operatore al telefono probabilmente ci sarebbe stata). O, addirittura che - avendo spiegato l'azienda che con questo nuovo sistema il contatto azienda-operatori su strada è più stretto - sarebbe passato qualcuno fuori orario (già, ma quale orario se dalle 20 della sera precedente, il ritiro avviene sempre il pomeriggio successivo?), appositamente per rimediare Ma non è stato così. E’ arrivata la mail automatica che la segnalazione era stata ricevuta e che sarebbe stata elaborata.
E così è rimasta la dicitura sull’app, fino al lunedì successivo, quando – una volta ritirato il contenitore dell’umido, come da calendario - è arrivata un’altra mail (anche questa automatica) che la segnalazione era stata risolta.
E grazie tante! (confesso che l’esclamazione è stata più colorita). Nessuno ha rimediato al mancato ritiro. Ma nessuno si è pure preso la briga di dare una spiegazione. Che so, uno sciopero improvviso, una emergenza che ha fatto scappare gli operatori a metà dell’opera. Qualsiasi cosa, purché fosse una informazione. Per non sottolineare che, in questi casi, un bel messaggio di scuse per il disagio non guasterebbe.
Una cosa la dobbiamo dire: l’app è molto utile per segnalare gli abbandoni. Lo si fa direttamente, con la possibilità di inserire la foto che viene geolocalizzata e mette in moto subito il meccanismo di recupero con la possibilità di risalire proma agli autori del gesto incivile e sanzionarli.
Già, ma quando è Alia ad “abbandonare” i rifiuti chi la multa?
Faccio un’altra premessa. Pochi giorni fa ho partecipato alla conferenza stampa indetta in pompa magna dal Comune di Empoli e da Alia per informare i cittadini che dal primo ottobre gli sfalci non vengono più ritirati con l’umido ma che c’è un servizio apposito, on demand, per il ritiro. Fu, quella, anche l’occasione per magnificare la app con la quale avere un contatto diretto con l’azienda e i suoi servizi. E con l’obiettivo di diminuire i tempi di permanenza dei rifiuti nelle case dei cittadini.
Bene, la scorsa settimana, alle 17 del venerdì pomeriggio, nel condominio dove abito, ci accorgiamo che gli operatori di Alia avevano ritirato solo la metà dei rifiuti organici. Lasciando un’altra metà dei contenitori inspiegabilmente lì, sul posto, pieni.
Mi è venuto in mente la questione dell’app. E prontamente ho preso lo smartphone e ho segnalato quel che era accaduto.
Forse mi aspettavo una risposta immediata (che chiamando l’operatore al telefono probabilmente ci sarebbe stata). O, addirittura che - avendo spiegato l'azienda che con questo nuovo sistema il contatto azienda-operatori su strada è più stretto - sarebbe passato qualcuno fuori orario (già, ma quale orario se dalle 20 della sera precedente, il ritiro avviene sempre il pomeriggio successivo?), appositamente per rimediare Ma non è stato così. E’ arrivata la mail automatica che la segnalazione era stata ricevuta e che sarebbe stata elaborata.
E così è rimasta la dicitura sull’app, fino al lunedì successivo, quando – una volta ritirato il contenitore dell’umido, come da calendario - è arrivata un’altra mail (anche questa automatica) che la segnalazione era stata risolta.
E grazie tante! (confesso che l’esclamazione è stata più colorita). Nessuno ha rimediato al mancato ritiro. Ma nessuno si è pure preso la briga di dare una spiegazione. Che so, uno sciopero improvviso, una emergenza che ha fatto scappare gli operatori a metà dell’opera. Qualsiasi cosa, purché fosse una informazione. Per non sottolineare che, in questi casi, un bel messaggio di scuse per il disagio non guasterebbe.
Una cosa la dobbiamo dire: l’app è molto utile per segnalare gli abbandoni. Lo si fa direttamente, con la possibilità di inserire la foto che viene geolocalizzata e mette in moto subito il meccanismo di recupero con la possibilità di risalire proma agli autori del gesto incivile e sanzionarli.
Già, ma quando è Alia ad “abbandonare” i rifiuti chi la multa?