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Pontorme piange Narciso, il lattaio che giocava a calcio. Un toccante ricordo del figlio

25-06-2024 10:08 - Cronaca
Il Borgo di Pontorme piange il suo sindaco: in ogni comunità, specie quelle piccole, ci sono persone e personaggi che sono veri punti di riferimento. Pontorme da lunedì è “orfana” di Narciso Rossi. Era il lattaio di Pontorme, quando la famiglia, originaria di Sammontana, si trasferì a Pontorme; era stato un calciatore dell’Empoli, era diventato il riferimento della parrocchia del borgo.

Dal figlio, Francesco Rossi riceviamo questo bellissimo ricordo che volentieri pubblichiamo.

Qualcuno lo ricorda come il "Pastorino", qualcuno come "Sindaco", ma per tantissimi era semplicemente "Narciso".

Nato il 29/08/1937 a Sammontana, sotto uno dei 4 loggiati della Fornace (oggi ristorante), da padre pastore e madre fiascaia, sotto la corte dei Conti Dzieduszycki, sfollo' (come si usava dire) verso Empoli con tutta la famiglia, sotto i bombardamenti dei tedeschi in ritirata.

Trasferitosi a Pontorme, aprì insieme alla madre una latteria, mentre il padre gestiva il circolo MCL della Parrocchia di Pontorme. Tra i primi clienti della latteria, c'era anche un certo Bagnoli che aveva appena aperto una gelateria in centro a Empoli.

Come tanti altri ragazzi dell'epoca, calcava il campo del "piaggione" (dove poi è sorto il palazzo delle esposizioni) e qui lo notò un certo Silvano Bini, già direttore sportivo dell'Empoli calcio, che non volle farsi sfuggire il suo sinistro di una precisione millimetrica.

I più attempati, ricorderanno infatti, l'ex ragazzo prodigio dell'Empoli di serie C alla fine degli anni '50. Purtroppo per il mondo del calcio pero', rimase solo una promessa, perche' dopo poco scelse di abbandonare la carriera e dedicarsi al bilancio familiare con il suo mestiere di lattaio a domicilio. Si, perche' all'epoca, per giocare a calcio, a livello professionistico, occorreva fare delle scelte. Narciso non aveva possibilita' di scelta, la sua passione andava messa da parte.

Dal 1960 al 2000, un quarto di Empoli ha conosciuto il suo motorino a 3 ruote cassonato, che girava per le strade consegnando il latte alle famiglie, con estrema gioia dei ragazzini che si aggrappavano al cassone posteriore, mentre si spostava a 10 all'ora da un'abitazione all'altra.

L'abbandono del calcio, pero', non gli impedi' di soddisfare la sua voglia di competizione con le sfere, diventando negli anni, un ottimo giocatore di bocce e boccette che tanto andavano di moda, vincendo vari campionati e trofei.

Al tempo stesso, pero', la latteria divento' una missione, tanto da mettere un cartello sul campanello di casa (adiacente alla latteria) con scritto "Per urgenze, suonare abitazione". All'epoca, infatti, il latte non si trovava ovunque e per i bambini era considerato un alimento fondamentale. Quindi un bambino non poteva rischiare di rimanere senza..

Nel 2000 quella latteria dove, come scrisse "La Nazione" in un articolo del 1998, si trovava di tutto a tutte le ore, chiuse definitivamente e Narciso ando' in pensione.

Dal 2000 ad oggi si e' dedicato anima e corpo alla comunita' della Parrocchia San Michele a Pontorme e all'Associazione Borgo Pontormese, donando la sua presenza e la sua disponibilita', tanto da fargli meritare la fascia onoraria tricolore, ovviamente simbolica, di sindaco onorario del Borgo di Pontorme.

Nb.: la foto del titolo è di Nilo Capretti
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