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Polizia municipale in stato di agitazione: siamo pochi e con pochi strumenti

03-10-2023 07:37 - Cronaca
Le promesse che erano state fatte non sono state mantenute: l’organico è ancora sotto dimensionato; ci sono problemi legati all’organizzazione degli uffici, mancano strumenti di lavoro importanti come divise, spray, giubbotti antiproiettile. E, nell’organizzazione non c’è neppure un meccanico per i lavori più semplici di manutenzione degli automezzi. Così, dopo lo sciopero del luglio di un anno fa, i sindacati tornano sul piede di guerra: la polizia municipale dell’Empolese-Valdelsa ha proclamato lo stato di agitazione. Lo hanno indetto la Cse-Flpl e la Uip-pl.

LE ASSUNZIONI. Oggi il corpo della polizia municipale è composto, tra agenti, ufficiali, amministrativi e tecnici da 84 unità. «Ci sono dei concorsi in fase di attuazione che dovrebbero portare a 96 il numero dei componenti. Ma quando avevamo proclamato lo stato di agitazione un anno fa, nel 2022, ci fu promesso che saremmo arrivati a quota 105_ capite che siamo ancora distanti da questo traguardo», sottolineano Luca Mori ed Enrico Maestrelli che fanno parte della Cse-Flpl.

PROBLEMI AMMINISTRATIVI. I sindacati puntano il dito anche su un altro aspetto: «a causa della cattiva organizzazione degli uffici interni – si legge in una nota – ci sono stati problemi anche con la riscossione degli stipendi, come la mancata liquidazione negli ultimi 4 mesi di salario accessorio, e la questione della mancata liquidazione Fondo Perseo Sirio di tre annualità ancora al momento non si è riuscito ottenere che ogni operatore della Polizia Municipale possa usufruirne».

DIVISE E STRUMENTI. La lista delle cose che non vanno è lunga. «In 12 anni non ci è stata mai acquistata una fornitura ordinaria, sono stati effettuati solo acquisti in urgenza di pochi capi – si legge –. I nuovi assunti aspettano anche 6 mesi per avere la divisa, si fanno prestare gli abiti dai colleghi più anziani. Gli spray anti aggressione non sono stati acquistati per tutti e anche i giubbotti anti proiettili, obsoleti, alcuni prossimi alla scadenza, sono stati acquistate di taglie sbagliate. Ma nell’organico manca anche un meccanico di fiducia: questo si riversa sulle manutenzioni dei veicoli. Senza una officina incaricata spesso, anche i veicoli di nuovo acquisto rimangono fermi in garage per mesi in attesa della nomina di un meccanico anche per semplici e veloci riparazioni».

Mercoledì 11 ottobre ci sarà un incontro con il Prefetto di Firenze. «A seconda di quel che emergerà in questo incontro – conclude Luca Mori –faremo un'assemblea del personale e decideremo come ci muoveremo».
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