Poggianti sui rifiuti: cambiare sistema di gestione. E abbassare le tariffe
31-05-2024 16:44 - La voce dei candidati
Dalla raccolta porta e porta alla creazione di isole ecologiche per cambiare un sistema di gestione dei rifiuti che non solo si è dimostrato economicamente svantaggioso per gli empolesi ma anche fonte di disagio e degrado. Ne è convinto Andrea Poggianti, candidato Sindaco sostenuto dalle liste Centro Destra per Empoli e La mia Empoli-lista civica, che ne ha fatto da tempo una delle sue battaglie per migliorare la città e lo ha voluto come uno dei punti chiave del suo programma.
“Il passaggio dalla raccolta porta a porta alle isole ecologiche interrate – spiega Andrea Poggianti – è una soluzione che perseguo da anni dai banchi dell’opposizione in Consiglio Comunale e la ritengo ancora attuale. È necessario combattere insieme perché l’attuale sistema di gestione rifiuti crea degrado e intervenire per ripristinare l’immagine pulita della nostra città. Allo stesso tempo questa soluzione darebbe una boccata di ossigeno sia ai cittadini che alle imprese sempre più vessati da imposte a fronte di pessimi servizi”.
Le cosiddette isole ecologiche intelligenti sono aree delimitate e interrate, munite di contenitori per la raccolta differenziata, a cui i cittadini possono recarsi quando desiderano senza vincolo di giorni o orari prestabiliti, depositando i rifiuti in base alla tipologia e utilizzando un’apposita chiavetta elettronica in dotazione. L’intelligenza, in questo caso, è rappresentata da un sistema informatico che gestisce il processo e che consente, a campione, di controllare il tipo di rifiuto depositato per verificare se il conferimento è avvenuto nella modalità corretta.
Secondo Andrea Poggianti l’adozione delle isole ecologiche risponde infatti a una duplice necessità della città: in prima battuta quella di restituire libertà ai cittadini eliminando i disagi creati dalla raccolta porta a porta tra cui l’occupazione di spazi nelle proprietà private, l’obbligo di conferire i rifiuti in determinati giorni e orari, la presenza di sacchetti e contenitori maleodoranti per strada che costituiscono anche barriere architettonicheper le persone disabili e per coloro che trasportano i bambini in carrozzine e passeggini.
“Le isole ecologiche, d’altra parte, possono apportare benefici di natura economica – continua Poggianti - riducendo la TARI che con il passaggio alla tariffa corrispettiva ha finito per penalizzare cittadini e imprese con un aumento di oltre il 30% dell’imposta; inoltre si abbasserebbero anche i costi dei servizi connessi al ritirodell’attuale sistema porta a porta tramite gli appositi mezzi di trasporto e che potrebbero senz’altro essere ottimizzati attraverso soluzioni diverse. Il modello a cui fare riferimento è quello adottato a Pistoia e Grosseto”.
“Il passaggio dalla raccolta porta a porta alle isole ecologiche interrate – spiega Andrea Poggianti – è una soluzione che perseguo da anni dai banchi dell’opposizione in Consiglio Comunale e la ritengo ancora attuale. È necessario combattere insieme perché l’attuale sistema di gestione rifiuti crea degrado e intervenire per ripristinare l’immagine pulita della nostra città. Allo stesso tempo questa soluzione darebbe una boccata di ossigeno sia ai cittadini che alle imprese sempre più vessati da imposte a fronte di pessimi servizi”.
Le cosiddette isole ecologiche intelligenti sono aree delimitate e interrate, munite di contenitori per la raccolta differenziata, a cui i cittadini possono recarsi quando desiderano senza vincolo di giorni o orari prestabiliti, depositando i rifiuti in base alla tipologia e utilizzando un’apposita chiavetta elettronica in dotazione. L’intelligenza, in questo caso, è rappresentata da un sistema informatico che gestisce il processo e che consente, a campione, di controllare il tipo di rifiuto depositato per verificare se il conferimento è avvenuto nella modalità corretta.
Secondo Andrea Poggianti l’adozione delle isole ecologiche risponde infatti a una duplice necessità della città: in prima battuta quella di restituire libertà ai cittadini eliminando i disagi creati dalla raccolta porta a porta tra cui l’occupazione di spazi nelle proprietà private, l’obbligo di conferire i rifiuti in determinati giorni e orari, la presenza di sacchetti e contenitori maleodoranti per strada che costituiscono anche barriere architettonicheper le persone disabili e per coloro che trasportano i bambini in carrozzine e passeggini.
“Le isole ecologiche, d’altra parte, possono apportare benefici di natura economica – continua Poggianti - riducendo la TARI che con il passaggio alla tariffa corrispettiva ha finito per penalizzare cittadini e imprese con un aumento di oltre il 30% dell’imposta; inoltre si abbasserebbero anche i costi dei servizi connessi al ritirodell’attuale sistema porta a porta tramite gli appositi mezzi di trasporto e che potrebbero senz’altro essere ottimizzati attraverso soluzioni diverse. Il modello a cui fare riferimento è quello adottato a Pistoia e Grosseto”.