08 Settembre 2024
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Poggianti rompe gli indugi: mi candido. Ecco simbolo, nome e possibili alleati

22-02-2024 09:59 - Politica
Riparte dal passato, quello più recente, Andrea Poggianti. Dal nome, Centrodestra per Empoli, che è anche il nome del gruppo che guida in consiglio comunale; dal Comitato elettorale, lo stesso della precedente tornata. In piazza dei Leoni, piazza Farinata degli Uberti, lo stesso dove, cinque anni fa, passò per dargli il suo sostegno, anche Giorgia Meloni. Ma, questa volta, Poggianti, corre da solo. Del suo partito storico ha conservato i colori: quel tricolore che, per renderlo più legato al territorio, nel simbolo, avvolge la Vittoria Alata, la Nike nostrana, quella di piazza della Vittoria.

Comincia così l'avventura “civica” – civica perché non avrà il suo partito storico alle spalle a sostenerlo - di Andrea Poggianti: con una lista tutta sua. E' la risposta che ha voluto dare a Fratelli di Italia e ai suoi alleati che, dopo mesi di tentennamenti, hanno scelto di candidare Simone Campinoti, a sindaco per Empoli, al posto suo. Perché diciamolo: quel titolo, Poggianti, se l'era conquistato sul campo. Lo ha ricordato lui stesso, poche settimane fa, facendo affiggere sui muri della città dei manifesti con i quali sottolineava i numeri della sua politica di opposizione fatta in questi ultimi cinque anni. E, come se non bastasse, Poggianti si presenta alla linea del traguardo di questi cinque anni di politica empolese, alla guida di un gruppo consiliare che, mai prima d'ora, era stato così folto di esponenti di Fratelli d'Italia.

Almeno sulla carta Poggianti ha provato fino all'ultimo istante di non arrivare alla rottura: prima cercando di convincere i suoi compagni di percorso che la scelta di Campinoti non fosse vincente. Poi cercando anche un punto – anzi tre – di contatto con il prescelto dal centrodestra.

Poggianti ha chiesto di avere la sicurezza che, nel caso vincesse il centrodestra, nessun esponente di sinistra sarà “imbarcato” nell'avventura amministrativa. Poi una piena condivisione del programma: il no al gassificatore, impegno sulla bonifica del Keu, sostegno alla gente che abita lungo il tracciato che interessa il raddoppio della ferrovia Empoli-Granaiolo.

Tre temi che a Poggianti servono soprattutto per chiarire un punto importante. E cioè che se rottura deve esserci, non sarà sui giudizi riguardo alla persona prescelta, ma sulle divergenze legate ai programmi. Era stato fissato anche un incontro-confronto, con il candidato sindaco Simone Campinoti. Ma mercoledì sera, quando questo confronto era stato fissato, è stato disertato, affrettando così la frattura all'interno di Fratelli d'Italia.

Perché questo era il piano B. Il principale è quello al quale Poggianti sta lavorando da settimane: una sua lista propria, con lui candidato che verrebbe – il condizionale è d'obbligo solo per una questione di forma, visto che non c'è ancora ufficialità – dal Popolo della Famiglia con liste civiche proprie e con un accordo, appena siglato, con il Partito liberale empolese.

Quando accadrà tutto questo? C'è anche una data, in attesa di conferme: domenica 25 febbraio.


QUESTO IL COMUNICATO UFFICIALE DIRAMATO DA ANDREA POGGIANTI:

Andrea Poggianti presenterà ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Empoli alle prossime elezioni amministrative domenica 25 febbraio alle ore 17.30 in un incontro pubblico aperto a sostenitori e simpatizzanti presso il comitato elettorale in piazza Farinata degli Uberti al numero 16. Per l'occasione sarà resa nota la coalizione a sostegno del candidato e saranno illustrati alcuni punti programmatici per il governo della città, con un aperitivo conclusivo offerto a tutti i partecipanti.

La decisione arriva a margine della scelta, da parte del Capogruppo del Centrodestra empolese, di declinare l'invito a partecipare alla riunionedi ierimercoledì 21 febbraio,presso la sede del partito,dopo che gli organizzatorine hanno stravolto il senso.

“La serata era nata con ben altri intenti e infatti secondo gli accordi presi il 5 febbraio doveva essere un'occasione di confronto con Simone Campinoti, dopodiché è stata a mia insaputa trasformata in tutt'altro. Un comportamento, questo, che lascia trasparire quanto meno incoerenza e ingratitudine da parte di alcuni esponenti del partito nei miei confronti, considerando l'impegno costanteche ho sempre garantito, nonostante le difficoltà, in questi anni di attività politica per Fratelli d'Italia – spiega Poggianti - È una mancanza di rispetto e di serietà invitarmi con una motivazione per poi cambiare le carte in tavola senza neanche dirmelo, dal momento che l'ho appreso dalla stampa. E, cosa ancora più grave, è una totale mancanza di riconoscenza per il lavoro svolto concretamente sul territorio in tutti questi anni in cui mi sono adoperato per ricostruire la casa del Centrodestra”.

Poggianti resta coerente con il suo intento di lavorare seriamente per la città e non è disposto a perdere tempo.

“Io sono per il governo del fare – attacca il Capogruppo del Centrodestra per Empoli – e infatti ero disponibile a confrontarmi sulla politica. Se Campinoti vuole incontrarmi in privato solo per prendere un caffè, senza parlare di politica, allora lo ringrazio ma non mi interessa. Non ho tempo da perdere per prendere caffè con lui, né tanto meno per presenziare ad una riunione a posterioricon l'intento diparlarsi addosso, rendendo noto a iscritti e simpatizzanti le motivazioni della scelta di un candidato dopo che è stata compiuta e senza neanche l'educazione di informarmi. A maggior ragione se questa riunione avesse potuto degenerare in un tribunale politico. Il mio tempo, come sempre, preferisco dedicarlo a questa città visto che adesso più che mai c'è molto lavoro da fare”.

Le recenti dichiarazioni del partito anche in merito a questa riunione secondo Poggianti lasciano trasparire,da parte di alcuni membri di Fratelli d'Italia, una sorta di resa politica al compromesso al ribasso verso una persona che non dimostra, tra l'altro, alcuna volontà di unità nel Centrodestra.

“Se l'amico renziano tenesse, come ha sbandierato, all'unità del Centrodestra – continua Andrea Poggianti – avrebbe accettato in ogni caso il confronto con il sottoscritto, mentre il rifiuto significa non solo non avere alcuna idea per la città ma soprattutto non interessarsi a questa nuova barca su cui è salito. Ne è un esempio il fatto che non abbia neppure cercato di informarsi sui 150 atti presentati da me e dai colleghi del gruppo consiliare comunale nell'attività di opposizione in questi anni, di fatto il retroterra del programma e il risultato delle battaglie di Fratelli d'Italia”.

Un'attività e un impegno costanti che non andranno perduti.

“Il vero Centrodestra a Empoli seguirà il sottoscritto – conclude Poggianti - non certo chi unisce all'incompetenza il disinteresse e che pertanto non porterà alcun valore aggiunto in termini di allargamento del perimetro della coalizione, a maggior ragione dopo che Italia Viva si è spinta tra le braccia di Alessio Mantellassi”.

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