Poggianti: fondazione per il Terrafino e nuova vita all’ex Ecomostro
30-05-2024 16:59 - La voce dei candidati
Una Fondazione da costituirsi tra le imprese del Terrafino e il Comune per dare voce ai bisogni degli imprenditori e lanciare nuove iniziative sul territorio. È una delle proposte di Andrea Poggianti, candidato Sindaco sostenuto dalle liste Centro Destra per Empoli e La mia Empoli-lista civica, più apprezzate nella zona industriale a seguito del confronto con gli imprenditori avvenuto nei giorni scorsi.
“Attraverso la Fondazione istituirò, una volta eletto Sindaco, un nuovo ITS dedicato alla moda e al tessile di cui abbiamo già avuto occasione di parlare durante ‘EVENT. Il passato ed il futuro', l'evento a tema organizzato qualche settimana fa a Palazzo Pretorio – spiega Andrea Poggianti – pensato proprio per formare i giovani con le competenze necessarie alle imprese della moda che non solo hanno fatto la storia della nostra città ma sono parte del nostro presente in un settore strategico da rilanciare. Inoltre la Fondazione servirà per un contatto diretto con l'amministrazione comunale in modo da recepire le loro istanze e, tra le prime iniziative, favorirà la creazione di un asilo nido a beneficio dei dipendenti delle aziende della zona”.
Fonte: Ufficio stampa
“Attraverso la Fondazione istituirò, una volta eletto Sindaco, un nuovo ITS dedicato alla moda e al tessile di cui abbiamo già avuto occasione di parlare durante ‘EVENT. Il passato ed il futuro', l'evento a tema organizzato qualche settimana fa a Palazzo Pretorio – spiega Andrea Poggianti – pensato proprio per formare i giovani con le competenze necessarie alle imprese della moda che non solo hanno fatto la storia della nostra città ma sono parte del nostro presente in un settore strategico da rilanciare. Inoltre la Fondazione servirà per un contatto diretto con l'amministrazione comunale in modo da recepire le loro istanze e, tra le prime iniziative, favorirà la creazione di un asilo nido a beneficio dei dipendenti delle aziende della zona”.
Numerosi gli ambiti di intervento che sono stati individuati anche a seguito del confronto con imprenditori e dipendenti che vivono le difficoltà di quest'area della città quotidianamente. In particolare, è stato lamentato il cattivo stato in cui si trovano le strade e il mancato completamento di una rotatoria, l'assenza di adeguata illuminazione, il verde trascurato con necessità di manutenzione. “Il Terrafino è l'immagine di una mancanza di visione da parte dell'amministrazione Barnini – attacca Poggianti – e infatti occorre intervenire su tutti i fronti per garantire servizi essenziali, primari e secondari. Servirà una variante urbanistica che consenta di aprire zone ristoro per chi lavora in quest'area, con bagni pubblici e anche zone apposite di sosta per i camper. Inoltre sarà creata una fermata di autobus, con un aumento dei collegamenti e delle corse, a beneficio dei lavoratori”.
Le proposte non mancano neanche per quanto riguarda il vicino quartiere di Ponte a Elsa dove già sono stati avviati i lavori di recupero del cosiddetto “Ecomostro”, un condominio mai realizzato e lasciato nell'incuria totale per anni che potrebbe, una volta completato, tornare a nuova vita. “Per oltre 25 anni è stato un luogo di degrado e abbandono – dichiara Andrea Poggianti – Le alterne vicende discutibili sull'acquisizione di due terzi della proprietà all'asta da parte del Comune e poi del terzo restante attraverso una pessima gestione della trattativa privata, con un esborso delle casse comunali superiore rispetto al costo di mercato, hanno dimostrato l'incapacità amministrativa del PD. Per quanto ci riguarda abbiamo proposte che potrebbero portare l'immobile a nuova vita e ad essere di effettiva utilità per i cittadini: in parte potrebbe infatti accogliere centri di aggregazione per giovani e anziani per contrastare il fenomeno della solitudine per questi ultimi e quello del disagio giovanile attraverso attività culturali e ricreative; alcuni locali potrebbero essere destinati agli alloggi per le forze dell'ordine in modo da rendere la frazione più sicura e la città più protetta e, infine, l'ex Ecomostro potrebbe ospitare anche alcuni servizi decentrati del Comune, considerato che Ponte a Elsa è una delle più distanti dal centro”.
Fonte: Ufficio stampa