Piano operativo, da Europa Verde una serie di osservazioni al Comune di Empoli
04-10-2024 08:30 - Cronaca
Sono otto, in tutto: sei riguardano Empoli, due il Comune di Vinci. Sono le osservazioni che a nome Europa Verde, tre architetti – Antonio Cinquini, ex assessore all'ambiente al Comune di Empoli e candidato con Avs nell'ultima tornata elettorale per le amministrative, Tiziana Panzani e Egidio Raimondi, quest'ultimo ex presidente dell'ordine degli architetti di Firenze – hanno presentato in merito al Poc, il piano operativo comunale delle due località.
«Osservazioni – spiega Antonio Cinquini – che abbiamo voluto presentare non perché siamo, come spesso si dice, con pregiudizio sul movimento Verde, contrari a tutto, ma perché riteniamo che certe cose vadano realizzate con precise regole e presupposti».
Che, ovviamente, sono quasi tutti di natura ambientale e nel segno della sostenibilità: dal minor consumo di suolo, alla tutela del reticolo idrico; dalla garanzia di nuova occupazione (per le richieste di ampliamento di attività produttive), alla sostenibilità ambientale attraverso materiali o procedure da adottare. Specie sul fronte della riduzione delle emissioni di C02, per il quale il Comune di Empoli si è posto l'obiettivo di arrivare a un taglio del 40 per cento, entro il 2030. Vale a dire… domani.
L'antefatto. Spiegano i Verdi empolesi che le “attuali previsioni sulle aree industriali e a servizio di queste, discendono, in gran parte dalla variante al Piano strutturale e al Regolamento Urbanistico relativa alle aree produttive che si resero necessarie per sanare la destinazione urbanistica di innumerevoli fabbricati industriali e artigianali inseriti nel corso dei trascorsi decenni, in gran parte in area agricola, favorendo altresì modesti ampliamenti delle attività produttive già allocate con nuovi impegni di suoli esterni al perimetro del territorio urbanizzato”.
Il primo appunto è sulle modalità con cui si è giunti al Poc. Almeno per quel che riguarda Empoli. «Le varianti – è l'osservazione – sono state adottate a maggio del 2023 e approvate nel dicembre dello stesso anno. Questo è avvenuto poco prima della scadenza del mandato della precedente giunta e del precedente consiglio comunale».
«Osservazioni – spiega Antonio Cinquini – che abbiamo voluto presentare non perché siamo, come spesso si dice, con pregiudizio sul movimento Verde, contrari a tutto, ma perché riteniamo che certe cose vadano realizzate con precise regole e presupposti».
Che, ovviamente, sono quasi tutti di natura ambientale e nel segno della sostenibilità: dal minor consumo di suolo, alla tutela del reticolo idrico; dalla garanzia di nuova occupazione (per le richieste di ampliamento di attività produttive), alla sostenibilità ambientale attraverso materiali o procedure da adottare. Specie sul fronte della riduzione delle emissioni di C02, per il quale il Comune di Empoli si è posto l'obiettivo di arrivare a un taglio del 40 per cento, entro il 2030. Vale a dire… domani.
L'antefatto. Spiegano i Verdi empolesi che le “attuali previsioni sulle aree industriali e a servizio di queste, discendono, in gran parte dalla variante al Piano strutturale e al Regolamento Urbanistico relativa alle aree produttive che si resero necessarie per sanare la destinazione urbanistica di innumerevoli fabbricati industriali e artigianali inseriti nel corso dei trascorsi decenni, in gran parte in area agricola, favorendo altresì modesti ampliamenti delle attività produttive già allocate con nuovi impegni di suoli esterni al perimetro del territorio urbanizzato”.
Il primo appunto è sulle modalità con cui si è giunti al Poc. Almeno per quel che riguarda Empoli. «Le varianti – è l'osservazione – sono state adottate a maggio del 2023 e approvate nel dicembre dello stesso anno. Questo è avvenuto poco prima della scadenza del mandato della precedente giunta e del precedente consiglio comunale».
Il Poc, successivamente, nell'aprile di quest'anno, recepisce e adotta quelle varianti evidenziane la separazione con il resto del PIano.
«Varianti che condizionano, ovviamente, la stesura del Poc - sottolineano ancora i tre professionisti nel presentare le loro osservazioni - e, soprattutto, non danno una lettura unitaria del piano, perché in alcuni casi si tratta di varianti di un certo peso sulle quali, adesso, si trovano a confrontarsi, discutere e decidere, amministratori e membri di un consiglio alquanto rinnovato. Sarebbe stato auspicabile un iter diverso».
«E' una prassi invalsa – scrivono sulle osservazioni presentate ai Comuni – che procede a stralci sugli strumenti urbanistici di pianificazione e consente a coloro che hanno realizzato e approvato le varianti stesse una visione complessiva e dettagliata di tutta la pianificazione. Questo processo, sul quale nulla si può eccepire da un punto di vista formale, ha però fatto sì che ai nuovi consiglieri, ai quali è affidata la approvazione definitiva del Poc e ai cittadini, privi della medesima lettura unitaria, fosse negata una informazione consapevole e dunque auspicabile partecipazione all'iter di formazione, adozione e approvazione degli strumenti di pianificazione del territorio nel loro complesso».
Questo dai Verdi viene ritenuto un vulnus «di non poco conto, considerando il dimensionamento previsto fuori del territorio urbanizzato, con riferimento agli elevato valori di nuove edificazioni, soprattutto per la funzione industriale/artigianale che in termini di quantità e qualità comporta un importante consumo di suolo non edificato».
Si riferiscono all' ampliamento dello stabilimento della Zignago vetro in località Castelluccio, alla modifica del perimetro delle aree a nord del Castelluccio-via Lucchese; del completamento dell'area industriale del Terrafino, dall'ampliamento del polo tecnologico di via Piovola, dell'ampliamento/modifica degli impianti sportivi di Monteboro, del potenziamento della piattaforma produttiva del Castelluccio e area di atterraggio per attività di deposito e stoccaccio materiali.
Le osservazioni. Ma vediamoli nei particolari i contenuti delle osservazioni presentate da Europa Verde che, come abbiamo già detto, insieme a sinistra italiana, con il simbolo di Avs si è presentata alle ultime elezioni amministrative a sostegno della candidatura di Alessio Mantellassi e quindi fa parte della maggioranza di governo a Empoli.
«E' una prassi invalsa – scrivono sulle osservazioni presentate ai Comuni – che procede a stralci sugli strumenti urbanistici di pianificazione e consente a coloro che hanno realizzato e approvato le varianti stesse una visione complessiva e dettagliata di tutta la pianificazione. Questo processo, sul quale nulla si può eccepire da un punto di vista formale, ha però fatto sì che ai nuovi consiglieri, ai quali è affidata la approvazione definitiva del Poc e ai cittadini, privi della medesima lettura unitaria, fosse negata una informazione consapevole e dunque auspicabile partecipazione all'iter di formazione, adozione e approvazione degli strumenti di pianificazione del territorio nel loro complesso».
Questo dai Verdi viene ritenuto un vulnus «di non poco conto, considerando il dimensionamento previsto fuori del territorio urbanizzato, con riferimento agli elevato valori di nuove edificazioni, soprattutto per la funzione industriale/artigianale che in termini di quantità e qualità comporta un importante consumo di suolo non edificato».
Si riferiscono all' ampliamento dello stabilimento della Zignago vetro in località Castelluccio, alla modifica del perimetro delle aree a nord del Castelluccio-via Lucchese; del completamento dell'area industriale del Terrafino, dall'ampliamento del polo tecnologico di via Piovola, dell'ampliamento/modifica degli impianti sportivi di Monteboro, del potenziamento della piattaforma produttiva del Castelluccio e area di atterraggio per attività di deposito e stoccaccio materiali.
Le osservazioni. Ma vediamoli nei particolari i contenuti delle osservazioni presentate da Europa Verde che, come abbiamo già detto, insieme a sinistra italiana, con il simbolo di Avs si è presentata alle ultime elezioni amministrative a sostegno della candidatura di Alessio Mantellassi e quindi fa parte della maggioranza di governo a Empoli.
Ampliamento dello stabilimento della Zignago Vetro. Sono diversi i punti sui quali le osservazioni di Europa Verde pone l'accento, nel caso le previsioni contenute nel Poc vengano confermate, per avere una compensazione adeguata. Temi che vengono puntualizzati e richiesti per la Zignago ma anche per le altre previsioni di ampliamento contenuti nel Piano Operativo. Eccone alcuni:
1- la realizzazione di un tavolo di concertazione con azienda e sindacati per garantire nuova occupazione in modo da evitare che l'investimento proposto sia solo in termini di rendita ma che abbia nella sua filosofia lo sviluppo e l'occupazione.
2- Porre attenzione ai materiali impiegati e alle modalità costruttive adoperate affinché rispettino i parametri della sostenibilità ambientale.
3- Attenzione alle soglie normative per quel che riguarda l'attivazione del nuovo forno di fusione, sul fronte delle emissioni, il cui controllo dovrà essere affidato a un organismo terzo che avrà l'obbligo di rendere pubblici i dati sulla qualità dell'aria.
4- Attenzione al bacino imbrifero minore. Si riferiscono ai rii Pagnana, di Friano e Stella il cui reticolo dà vita a un corridoio ecologico di straordinaria importanza. Devono essere assicurate costanti opere di manutenzione e pulizia idraulica.
5- Che vengano adottati sistemi di energia da fonti rinnovabili con l'obiettivo di ridurre di almeno il 40% le emissioni di C02 entro il 2030 e promuovere con altri attori, pubblici e privati, la nascita di Comunità energetiche rinnovabili.
Completamento dell'area industriali del Terrafino. I verdi chiedono che il programma di completamento della zona del Terrafino produca minori impatti; che venga collocato nelle aree effettivamente necessarie all'ampliamento di vari comparti produttivi. Chiedono un dimensionamento degli interventi che riduca l'impiego di suolo previsto, 144mila metri quadrati, a favore di un maggior filtro di territorio agricolo verso l'abitato di Case Rigatti e Osteria Bianca.
Ampliamento del Polo tecnologico di via Piovola. Anche in questo caso viene chiesto una riduzione dell'intervento che si traduce in una riduzione del consumo del suolo che tenga conto delle esigenze reali di ampliamento del comparto direzionale del polo tecnologico tra via Piovola e il rio della Piovola. Le due previsioni prevedono un impegno di suolo, oggi agricolo, in un caso di 73mila metri quadrati e di poco più di 46 mila nell'altro. Dimensioni ritenute eccessive per il completamento delle attività esistenti e per l'insediamento di attività complementari.
Ampliamento impianti sportivi a Monteboro. La parola d'ordine anche di questa osservazione è dimensionamento. Qui è previsto un ampliamento di 160mila metri quadrati. Suolo che per Europa Verde dovrebbe essere destinato a favore di un maggior filtro di territorio agricolo e aree boschive. Sono ritenuti eccessivi anche i tremila metri quadrati (e altezze di 10,50 metri) previsti per l'ampliamento di servizi. Si chiedono i Verdi: sono effettivamente necessari? C'è anche un altro aspetto sul quale viene puntato il dito: ci sono due punti, nella scheda norma, che non convincono i verdi empolesi, tanto da chiedere, con le osservazioni presentate, la loro eliminazione. E' quando si specifica che, per ridurre l'impatto e garantire l'integrazione dei manufatti con il paesaggio, specie per la visione dall'alto, viene chiesto la coloritura degli stessi. Si specifica, addirittura, nella scheda norma, che le coperture dei fabbricati dovranno essere preferibilmente verdi.
Ampliamento della piattaforma produttiva del Castelluccio. Riguardano le richieste di aree per trasferimento di alcune attività produttive nell'area che dal Castelluccio va verso il Centro commerciale Empoli*centro della Coop. Richieste per le quali si chiede l'impiego di circa 110mila metri quadrati di suolo agricolo. Se dovesse essere accolto, Europa Verde sottolinea anche in questo caso, che mascheramento e schermature visive (qui prescritte con l'inserimento di alberi) siano palliativi ininfluenti a riqualificare le “direttrici di connettività ecologica per contenere gli impatti e le criticità”.
Ampliamento e potenziamento delle aree residenziali in zona Santa Maria, Ponzano e Pozzale. Anche per queste previsioni, la preoccupazione espressa nelle osservazioni è che si presti attenzione alla questione ambientale e alla sostenibilità (materiali da utilizzare, adottare procedure di riciclaggio e raccolta differenziata, sistemi di energia rinnovabile, etc).
Vinci. Le due osservazioni che riguardano il Poc del Comune di Vinci, presentate dal solo Egidio Raimondi, invece, si riferiscono all'ampliamento dell'industria Bitossi, con l'impegno richiesto (oltre alla concertazione per quanto riguarda le ricadute occupazionali derivanti dall'ampliamento), di una riduzione di suolo, della salvaguardia del Rio d'Ansano, della massima attenzione a tutte le questioni ambientali. E per quanto riguarda l'ampliamento delle aree residenziali di Sovigliana e di Spicchio, si chiede perché per l'area di via della Costituente sembra essere diversificato il rischio idraulico ai quali i cittadini delle due frazioni devono riferirsi.
1- la realizzazione di un tavolo di concertazione con azienda e sindacati per garantire nuova occupazione in modo da evitare che l'investimento proposto sia solo in termini di rendita ma che abbia nella sua filosofia lo sviluppo e l'occupazione.
2- Porre attenzione ai materiali impiegati e alle modalità costruttive adoperate affinché rispettino i parametri della sostenibilità ambientale.
3- Attenzione alle soglie normative per quel che riguarda l'attivazione del nuovo forno di fusione, sul fronte delle emissioni, il cui controllo dovrà essere affidato a un organismo terzo che avrà l'obbligo di rendere pubblici i dati sulla qualità dell'aria.
4- Attenzione al bacino imbrifero minore. Si riferiscono ai rii Pagnana, di Friano e Stella il cui reticolo dà vita a un corridoio ecologico di straordinaria importanza. Devono essere assicurate costanti opere di manutenzione e pulizia idraulica.
5- Che vengano adottati sistemi di energia da fonti rinnovabili con l'obiettivo di ridurre di almeno il 40% le emissioni di C02 entro il 2030 e promuovere con altri attori, pubblici e privati, la nascita di Comunità energetiche rinnovabili.
Completamento dell'area industriali del Terrafino. I verdi chiedono che il programma di completamento della zona del Terrafino produca minori impatti; che venga collocato nelle aree effettivamente necessarie all'ampliamento di vari comparti produttivi. Chiedono un dimensionamento degli interventi che riduca l'impiego di suolo previsto, 144mila metri quadrati, a favore di un maggior filtro di territorio agricolo verso l'abitato di Case Rigatti e Osteria Bianca.
Ampliamento del Polo tecnologico di via Piovola. Anche in questo caso viene chiesto una riduzione dell'intervento che si traduce in una riduzione del consumo del suolo che tenga conto delle esigenze reali di ampliamento del comparto direzionale del polo tecnologico tra via Piovola e il rio della Piovola. Le due previsioni prevedono un impegno di suolo, oggi agricolo, in un caso di 73mila metri quadrati e di poco più di 46 mila nell'altro. Dimensioni ritenute eccessive per il completamento delle attività esistenti e per l'insediamento di attività complementari.
Ampliamento impianti sportivi a Monteboro. La parola d'ordine anche di questa osservazione è dimensionamento. Qui è previsto un ampliamento di 160mila metri quadrati. Suolo che per Europa Verde dovrebbe essere destinato a favore di un maggior filtro di territorio agricolo e aree boschive. Sono ritenuti eccessivi anche i tremila metri quadrati (e altezze di 10,50 metri) previsti per l'ampliamento di servizi. Si chiedono i Verdi: sono effettivamente necessari? C'è anche un altro aspetto sul quale viene puntato il dito: ci sono due punti, nella scheda norma, che non convincono i verdi empolesi, tanto da chiedere, con le osservazioni presentate, la loro eliminazione. E' quando si specifica che, per ridurre l'impatto e garantire l'integrazione dei manufatti con il paesaggio, specie per la visione dall'alto, viene chiesto la coloritura degli stessi. Si specifica, addirittura, nella scheda norma, che le coperture dei fabbricati dovranno essere preferibilmente verdi.
Ampliamento della piattaforma produttiva del Castelluccio. Riguardano le richieste di aree per trasferimento di alcune attività produttive nell'area che dal Castelluccio va verso il Centro commerciale Empoli*centro della Coop. Richieste per le quali si chiede l'impiego di circa 110mila metri quadrati di suolo agricolo. Se dovesse essere accolto, Europa Verde sottolinea anche in questo caso, che mascheramento e schermature visive (qui prescritte con l'inserimento di alberi) siano palliativi ininfluenti a riqualificare le “direttrici di connettività ecologica per contenere gli impatti e le criticità”.
Ampliamento e potenziamento delle aree residenziali in zona Santa Maria, Ponzano e Pozzale. Anche per queste previsioni, la preoccupazione espressa nelle osservazioni è che si presti attenzione alla questione ambientale e alla sostenibilità (materiali da utilizzare, adottare procedure di riciclaggio e raccolta differenziata, sistemi di energia rinnovabile, etc).
Vinci. Le due osservazioni che riguardano il Poc del Comune di Vinci, presentate dal solo Egidio Raimondi, invece, si riferiscono all'ampliamento dell'industria Bitossi, con l'impegno richiesto (oltre alla concertazione per quanto riguarda le ricadute occupazionali derivanti dall'ampliamento), di una riduzione di suolo, della salvaguardia del Rio d'Ansano, della massima attenzione a tutte le questioni ambientali. E per quanto riguarda l'ampliamento delle aree residenziali di Sovigliana e di Spicchio, si chiede perché per l'area di via della Costituente sembra essere diversificato il rischio idraulico ai quali i cittadini delle due frazioni devono riferirsi.