16 Settembre 2024
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Percorso partecipativo, una ghiotta occasione per i cittadini

30-07-2024 16:11 - Opinioni
di Pietro Spina

Non sappiamo come andrà a finire, ma una cosa è certa: il percorso partecipativo che ha messo in piedi l’amministrazione comunale dà l’impressione di voler includere davvero tutti nella discussione.

Per primi gli abitanti del quartiere: Serravalle con il nuovo progetto che riguarda il restyling del Carlo Castellani cambierà volto. E come sarà questo cambiamento, lo potranno decidere – insieme, ovviamente agli amministratori, ai tecnici, ai responsabili della società di calcio che ha presentato il progetto e che lo persegue anche economicamente – i cittadini, gli esercenti, gli operatori economici più direttamente interessati. Oltre agli altri empolesi, ai tifosi, ai responsabili del Comitato che prontamente si è costituito all’indomani della presentazione del progetto.

Dicevamo che il quartiere cambia. E cambierà proprio a seconda delle scelte che saranno fatte. Cambieranno gli equilibri del commercio, nel caso in cui il progetto finale conterrà ciò che l’Empoli ha descritto nella prima presentazione (spazi per 23 negozi o attività commerciali sotto la nuova tribuna, un supermercato da 1500 metri quadrati di area vendita che sarà allocato sotto la curva che dà sul viale delle Olimpiadi). Cambierà per gli operatori del commercio ambulante, cioè per il mercato del giovedì: sia sul fronte economico, che su quello logistico: potrà restare lì la sede delle bancarelle del giovedì oppure andrà trovata un’altra sistemazione? C’è chi si auspica un ritorno in centro (ricordate quando il mercato era diviso tra piazza Gramsci e piazza Guido Guerra?), chi un trasloco verso il piazzale davanti al parco di Serravalle, quello che ospita il luna park, tanto per intenderci.

Cambierà per gli abitanti: negozi e supermercato porteranno più flussi in quell’area. La viabilità attuale, anche con la nuova circonvallazione che assicura un valido sfogo d’uscita dallo stadio, reggerà? E cambierà per loro anche rispetto alla scelta che si farà per l'area dove attualmente c’è il Sussidiario. Albergo o parco? Cambierà per i tifosi, quelli organizzati, che – caso unico in Italia – sono sempre stati ospitati da un settore “eccellente” come la Maratona: con la realizzazione di una nuova curva, coperta per giunta, cambieranno la loro casa abituale. E potrebbe cambiare per le società sportive che adesso abitano proprio sotto la Maratona. A loro il sindaco Mantellassi ha assicurato che non dovrebbero esserci cambiamenti: il percorso partecipativo serve anche a questo….

Ecco perché riteniamo che, se percorso partecipativo dev’essere, dovrà essere…. partecipato. Nel senso che i cittadini – interessati e non – hanno una ghiotta occasione per essere protagonisti, dire la loro, esprimere pareri e perplessità, contribuire con idee, consigli. E non solo lasciarsi andare alle facili critiche da social, com’ avvenuto in passato per altre situazioni. E come sta avvenendo in questi giorni per questo progetto.
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