Ora il cinema teatro Exclesior costa come un appartamento
27-11-2023 22:00 - Cronaca
di Emilio Chiorazzo
E adesso il cinema Teatro Excelsior di via Ridolfi, rischia di costare più o meno come un appartamento di medie dimensioni. Si farà un altro tentativo di vendita all'asta, con una decurtazione, del prezzo di un ulteriore dieci per cento.
La cifra, che all'udienza del 4 luglio scorso era di 679.304,40 euro (con una offerta minima di 509.478,30) diventerà adesso di 612.000 euro con una offerta minima di 458.000 euro circa.
E' quel che ha deciso il giudice nell'udienza che si è tenuta nello scorso fine settimana al tribunale di Firenze. L'avvocata Laura Marini, incaricata della vendita, dovrà redigere un nuovo avviso di vendita applicando, agli importi, le nuove decisioni del giudice. Con molta probabilità, tenendo conto dei tempi tecnici, il tentativo di vendita sarà messo in calendario per la prossima primavera.
Dunque se da un lato l'immobile di via Ridolfi (che in questo periodo, grazie all'avvio della stagione teatrale del Comune di Empoli e a una nuova buona stagione della cinematografia, sta vivendo un momento assai positivo dal punto di vista delle presenze) sembra non interessare agli investitori, dall'altra diventa sempre più appetibile sul fronte economico-finanziario.
Il motivo per il quale, probabilmente, nessun investitore si fa avanti, è legato alla destinazione d'uso dell'immobile che, una volta acquistato, non può subire trasformazioni ma dovrà mantenere le funzioni che ha avuto in passato e che ha oggi. Queste, al momento, sono le decisioni che l'amministrazione comunale sembra voler mantenere su quella struttura.
Ma di cosa stiamo parlando? Di un corpo immobiliare di circa duemila metri quadrati che sono distribuiti in due parti: la prima con ingresso per gli utenti da via Ridolfi è quella che prevede l'area della biglietteria, il foyer, il bar, i locali della direzione e alcuni locali che sono utilizzati come deposito. In questa parte della struttura sono comprese (da dispositivo del tribunale) anche le scale e l'ascensore per i disabili. La seconda parte dell'immobile riguarda due piani fuori terra oltre alla parte sopra il palcoscenico e un ampio cortile esterno il cui ingresso è da via Tinto da Battifolle.
Nato agli inizi del ‘900 per iniziativa di Antonio Gazzeri come sala cinematografica, il cinema Excelsior venne successivamente ampliato e dotato di un palcoscenico. Solo negli anni Duemila, per stare al passo con le trasformazioni che hanno caratterizzato in questi ultimi decenni, soprattutto tecnologicamente, il settore della cinematografia, l'Excelsior è stato trasformato in un cinema multisala.
Della possibilità di far diventare l'attuale struttura del cinema teatro Exclesior il teatro cittadino, così tanto –e da tanto, troppo tempo agognato dagli empolesi - si è parlato molto in passato. Anche in termini polemici rispetto alla posizione dell'amministrazione comunale che, sul nuovo teatro di Empoli, ha percorso una strada diversa. Grazie anche alla possibilità di accedere ai fondi del Pnrr, il tragitto per arrivare alla realizzazione di un teatro tutto nuovo, nell'area retrostante il Palazzo delle Esposizioni, è partito con entusiasmo e anche con una discreta partecipazione di cittadini che hanno raccolto l'invito dell'amministrazione a contribuire finanziariamente, almeno alle spese per il progetto, con la sottoscrizione di una zolla, ideale pezzo di terreno sul quale dovrebbe sorgere il “Ferruccio” (questo il nome che è stato scelto per il nuovo teatro).
Ma su questo progetto grava il fatto che quei fondi che dovevano arrivare dal Pnrr sono stati bloccati. C'è da capire, dunque, come procederà la giunta Barnini –o il prossimo sindaco che i cittadini saranno chiamati ad eleggere a maggio del 2024: se i soldi necessari per il Ferruccio verranno reperiti altrove o se cambierà nuovamente progetto. In questo caso, la soluzione – assai più economica – della trasformazione dell'Excelsior, in teatro Ferruccio, potrebbe tornare nuovamente sotto i riflettori degli amministratori empolesi.
E se nascesse un comitato, fatto di cittadini che hanno a cuore la cultura del territorio, per acquistarlo?
La cifra, che all'udienza del 4 luglio scorso era di 679.304,40 euro (con una offerta minima di 509.478,30) diventerà adesso di 612.000 euro con una offerta minima di 458.000 euro circa.
E' quel che ha deciso il giudice nell'udienza che si è tenuta nello scorso fine settimana al tribunale di Firenze. L'avvocata Laura Marini, incaricata della vendita, dovrà redigere un nuovo avviso di vendita applicando, agli importi, le nuove decisioni del giudice. Con molta probabilità, tenendo conto dei tempi tecnici, il tentativo di vendita sarà messo in calendario per la prossima primavera.
Dunque se da un lato l'immobile di via Ridolfi (che in questo periodo, grazie all'avvio della stagione teatrale del Comune di Empoli e a una nuova buona stagione della cinematografia, sta vivendo un momento assai positivo dal punto di vista delle presenze) sembra non interessare agli investitori, dall'altra diventa sempre più appetibile sul fronte economico-finanziario.
Il motivo per il quale, probabilmente, nessun investitore si fa avanti, è legato alla destinazione d'uso dell'immobile che, una volta acquistato, non può subire trasformazioni ma dovrà mantenere le funzioni che ha avuto in passato e che ha oggi. Queste, al momento, sono le decisioni che l'amministrazione comunale sembra voler mantenere su quella struttura.
Ma di cosa stiamo parlando? Di un corpo immobiliare di circa duemila metri quadrati che sono distribuiti in due parti: la prima con ingresso per gli utenti da via Ridolfi è quella che prevede l'area della biglietteria, il foyer, il bar, i locali della direzione e alcuni locali che sono utilizzati come deposito. In questa parte della struttura sono comprese (da dispositivo del tribunale) anche le scale e l'ascensore per i disabili. La seconda parte dell'immobile riguarda due piani fuori terra oltre alla parte sopra il palcoscenico e un ampio cortile esterno il cui ingresso è da via Tinto da Battifolle.
Nato agli inizi del ‘900 per iniziativa di Antonio Gazzeri come sala cinematografica, il cinema Excelsior venne successivamente ampliato e dotato di un palcoscenico. Solo negli anni Duemila, per stare al passo con le trasformazioni che hanno caratterizzato in questi ultimi decenni, soprattutto tecnologicamente, il settore della cinematografia, l'Excelsior è stato trasformato in un cinema multisala.
Della possibilità di far diventare l'attuale struttura del cinema teatro Exclesior il teatro cittadino, così tanto –e da tanto, troppo tempo agognato dagli empolesi - si è parlato molto in passato. Anche in termini polemici rispetto alla posizione dell'amministrazione comunale che, sul nuovo teatro di Empoli, ha percorso una strada diversa. Grazie anche alla possibilità di accedere ai fondi del Pnrr, il tragitto per arrivare alla realizzazione di un teatro tutto nuovo, nell'area retrostante il Palazzo delle Esposizioni, è partito con entusiasmo e anche con una discreta partecipazione di cittadini che hanno raccolto l'invito dell'amministrazione a contribuire finanziariamente, almeno alle spese per il progetto, con la sottoscrizione di una zolla, ideale pezzo di terreno sul quale dovrebbe sorgere il “Ferruccio” (questo il nome che è stato scelto per il nuovo teatro).
Ma su questo progetto grava il fatto che quei fondi che dovevano arrivare dal Pnrr sono stati bloccati. C'è da capire, dunque, come procederà la giunta Barnini –o il prossimo sindaco che i cittadini saranno chiamati ad eleggere a maggio del 2024: se i soldi necessari per il Ferruccio verranno reperiti altrove o se cambierà nuovamente progetto. In questo caso, la soluzione – assai più economica – della trasformazione dell'Excelsior, in teatro Ferruccio, potrebbe tornare nuovamente sotto i riflettori degli amministratori empolesi.
E se nascesse un comitato, fatto di cittadini che hanno a cuore la cultura del territorio, per acquistarlo?