Ondate di calore e sicurezza sul lavoro, la denuncia di Azione
05-04-2024 19:26 - La voce dei candidati
Da Luca Ferrara, segretario di Empoli in Azione e da Franco Pescali, referente di Empoli sul serio, riceviamo questo comunicato che, volentieri, pubblichiamo.
SICUREZZA SUL LAVORO: PREPARIAMOCI OGGI AD UNA ESTATE BOLLENTE I cambiamenti climatici e gli eventi atmosferici estremi non possono essere più definiti come emergenze ma bensì come fenomeni strutturali. Come partito politico Empoli in Azione assieme al gruppo EMPOLI SUL SERIO siamo seriamente preoccupati dalle ondate di calore che ogni anno si registrano anche nel nostro circondario durante i periodi estivi, fenomeni che possono incidere sulla sicurezza dei lavoratori. Colpi di calore, stress da calore, possono aumentare il rischio di lesioni di tutte quelle categorie di lavoratori che per la natura della loro professione sono costretti a stare all’aria aperta. Personale delle forze dell’ordine e del soccorso pubblico, agricoltori, giardinieri, personale impegnato nelle costruzioni e nei cantieri stradali, sono tutte professioni e persone a rischio. La scorsa estate, nonostante si fossero raggiunte temperature elevate, a nostro avviso le azioni messe in campo per mitigare lo stress termico e per prevenire gli incidenti sono state sporadiche e non coordinate. La regione ha lanciato appelli, alcune Asl hanno dato indicazioni, quello che secondo noi invece è mancata è stata una cabina di regia per gestire questo fenomeno. Chiediamo quindi che quanto prima si costituisca un tavolo tra Comune, ASL, Sindacati e Associazioni di Categoria, per verificare quali azioni in via proattiva devono essere pianificate per proteggere i lavoratori da questo pericolo. Inoltre sarebbe il caso di prevedere che quando la temperatura esterna risulti maggiore di 35°, il Sindaco massima autorità sanitaria sul territorio, con apposita ordinanza vieti le attività all’aperto, per tutelare la salute dei lavoratori e per abbattere il numero degli incidenti sul lavoro. Riteniamo che sia questo il momento di muoversi, ripensando o rimodulando certi cicli di lavoro e operando sin da adesso una campagna informativa nei riguardi dei lavoratori e delle lavoratrici sensibilizzando tutti a questo fenomeno oramai ciclico.
.
SICUREZZA SUL LAVORO: PREPARIAMOCI OGGI AD UNA ESTATE BOLLENTE I cambiamenti climatici e gli eventi atmosferici estremi non possono essere più definiti come emergenze ma bensì come fenomeni strutturali. Come partito politico Empoli in Azione assieme al gruppo EMPOLI SUL SERIO siamo seriamente preoccupati dalle ondate di calore che ogni anno si registrano anche nel nostro circondario durante i periodi estivi, fenomeni che possono incidere sulla sicurezza dei lavoratori. Colpi di calore, stress da calore, possono aumentare il rischio di lesioni di tutte quelle categorie di lavoratori che per la natura della loro professione sono costretti a stare all’aria aperta. Personale delle forze dell’ordine e del soccorso pubblico, agricoltori, giardinieri, personale impegnato nelle costruzioni e nei cantieri stradali, sono tutte professioni e persone a rischio. La scorsa estate, nonostante si fossero raggiunte temperature elevate, a nostro avviso le azioni messe in campo per mitigare lo stress termico e per prevenire gli incidenti sono state sporadiche e non coordinate. La regione ha lanciato appelli, alcune Asl hanno dato indicazioni, quello che secondo noi invece è mancata è stata una cabina di regia per gestire questo fenomeno. Chiediamo quindi che quanto prima si costituisca un tavolo tra Comune, ASL, Sindacati e Associazioni di Categoria, per verificare quali azioni in via proattiva devono essere pianificate per proteggere i lavoratori da questo pericolo. Inoltre sarebbe il caso di prevedere che quando la temperatura esterna risulti maggiore di 35°, il Sindaco massima autorità sanitaria sul territorio, con apposita ordinanza vieti le attività all’aperto, per tutelare la salute dei lavoratori e per abbattere il numero degli incidenti sul lavoro. Riteniamo che sia questo il momento di muoversi, ripensando o rimodulando certi cicli di lavoro e operando sin da adesso una campagna informativa nei riguardi dei lavoratori e delle lavoratrici sensibilizzando tutti a questo fenomeno oramai ciclico.
.