Nuovo stadio, a giorni il progetto dell'Empoli: le prime anticipazioni e i tempi di realizzazione
08-05-2024 21:44 - Politica
E' questione di giorni. Al massimo qualche settimana. Ma prima della fine di giugno, l'Empoli calcio presenterà il project per il rifacimento dello stadio Carlo Castellani-Arena Computergross. Il ritardo, rispetto agli annunci che erano stati fatti, è dovuto al dietrofront fatto, all'inizio di quest'anno, dal costruttore che avrebbe dovuto sovraintendere e farsi carico dell'operazione.
Così da febbraio, siamo arrivati ai giorni nostri e le imminenti elezioni amministrative hanno consigliato, giustamente, di attendere i risultati delle elezioni, affinché l'operazione possa essere valutata e giudicata dal nuovo sindaco. Il progetto e il percorso da compiere sono anche stati illustrati anche ai candidati sindaci che hanno chiesto informazioni rivolgendosi a Monteboro. E' stata l'occasione per far conoscere loro conoscere i particolari dell'operazione ma anche per raccogliere le loro opinioni in merito.
Ma, nel frattempo, sono cambiate anche le prospettive, sarà l'Empoli calcio a farsi carico interamente del project: lo presenterà, sovrintenderà e guiderà la riflessione che ci sarà intorno al progetto. Poi lo porterà avanti, trovando accordi commerciali e finanziari con gli imprenditori che si sono resi disponibili ad effettuare questo percorso: la grande distribuzione (la Conad), la Computergross, un costruttore per la parte dell'edilizia, la legge-stadi, altri imprenditori che vorranno affiancare la società azzurra in questo progetto.
Si tratta di un'opera da cinquanta milioni di euro, che – secondo il planning già reso noto in passato – con la Maratona che resta ferma e con il resto che verrà svolto in tre fasi: il primo cantiere interesserà la curva degli ospiti, che è la parte del progetto dedicata alla grande distribuzione. Il secondo blocco servirà per realizzare la seconda curva per poi procedere, nella terza fase, con l'operazione più complessa: lo spostamento della tribuna. Percorso, questo, che permetterà all'Empoli di non avere la necessità di emigrare altrove per giocare: potrà disputare sempre le partite al Castellani.
Il progetto prevede anche la scomparsa dell'attuale campo Sussidiario grazie al fatto che le recenti varianti urbanistiche approvate dal Comune permetteranno la realizzazione dell'ampliamento del centro sportivo di Monteboro, dove la squadra potrà allenarsi durante la settimana.
Al posto del Sussidiario, il project varato dall'Empoli prevede la realizzazione di una struttura ricettiva. Un hotel, la cui realizzazione, però, sarà legata a diversi fattori: la ricerca delle risorse economiche, una certa sostenibilità della gestione, l'interesse da parte di imprenditori del settore. Su questo verrà avviata una attenta riflessione che coinvolgerà, ovviamente, anche il tessuto imprenditoriale del territorio e non solo. Insomma, sarà una decisione legata al mercato.
E, a proposito di risorse, l'Empoli affronterà da solo l'impegno economico che prevede questo progetto. Ma, ovviamente, farà pesare il fatto che, ad esempio, altre società di calcio italiane, come Bologna, Cagliari e Parma, hanno ottenuto finanziamenti pubblici. Lo stesso stadio di Firenze sarà rinnovato grazie ai fondi che arrivano dal Pnrr. E, se pensiamo che sia l'Empoli che la Fiorentina appartengono alla stessa città metropolitana… . E poi ci sono i finanziamenti legati ai campionati europei che si svolgeranno in Italia: il nuovo stadio potrebbe essere un impianto di supporto a quello di Firenze, ad esempio.
Sulla vicenda, sui dubbi che riguardano i tempi per la presentazione ma, soprattutto se, tutto questo sarà legato alle sorti sportive dell'Empoli calcio, abbiamo chiesto chiarimenti a Luca Lotti, intercettato al Castellani in occasione dell'ultima partita casalinga degli azzurri, contro il Frosinone. Lotti, come consulente, sta seguendo proprio l'iter del project per l'Empoli calcio.
«Siamo in ritardo – spiega l'ex ministro dello sport - lo sappiamo ma è dovuto al fatto che vogliamo fare le cose per bene. Siamo l'Empoli, una realtà piccola, e siccome ci presentiamo per la seconda volta di fronte ai nostri tifosi, vogliamo fare le cose per bene. Ci scusiamo del ritardo, ma a breve il progetto sarà presentato e ci teniamo a portarlo fino in fondo, qualunque sia la situazione che riguarda la squadra».
Così da febbraio, siamo arrivati ai giorni nostri e le imminenti elezioni amministrative hanno consigliato, giustamente, di attendere i risultati delle elezioni, affinché l'operazione possa essere valutata e giudicata dal nuovo sindaco. Il progetto e il percorso da compiere sono anche stati illustrati anche ai candidati sindaci che hanno chiesto informazioni rivolgendosi a Monteboro. E' stata l'occasione per far conoscere loro conoscere i particolari dell'operazione ma anche per raccogliere le loro opinioni in merito.
Ma, nel frattempo, sono cambiate anche le prospettive, sarà l'Empoli calcio a farsi carico interamente del project: lo presenterà, sovrintenderà e guiderà la riflessione che ci sarà intorno al progetto. Poi lo porterà avanti, trovando accordi commerciali e finanziari con gli imprenditori che si sono resi disponibili ad effettuare questo percorso: la grande distribuzione (la Conad), la Computergross, un costruttore per la parte dell'edilizia, la legge-stadi, altri imprenditori che vorranno affiancare la società azzurra in questo progetto.
Si tratta di un'opera da cinquanta milioni di euro, che – secondo il planning già reso noto in passato – con la Maratona che resta ferma e con il resto che verrà svolto in tre fasi: il primo cantiere interesserà la curva degli ospiti, che è la parte del progetto dedicata alla grande distribuzione. Il secondo blocco servirà per realizzare la seconda curva per poi procedere, nella terza fase, con l'operazione più complessa: lo spostamento della tribuna. Percorso, questo, che permetterà all'Empoli di non avere la necessità di emigrare altrove per giocare: potrà disputare sempre le partite al Castellani.
Il progetto prevede anche la scomparsa dell'attuale campo Sussidiario grazie al fatto che le recenti varianti urbanistiche approvate dal Comune permetteranno la realizzazione dell'ampliamento del centro sportivo di Monteboro, dove la squadra potrà allenarsi durante la settimana.
Al posto del Sussidiario, il project varato dall'Empoli prevede la realizzazione di una struttura ricettiva. Un hotel, la cui realizzazione, però, sarà legata a diversi fattori: la ricerca delle risorse economiche, una certa sostenibilità della gestione, l'interesse da parte di imprenditori del settore. Su questo verrà avviata una attenta riflessione che coinvolgerà, ovviamente, anche il tessuto imprenditoriale del territorio e non solo. Insomma, sarà una decisione legata al mercato.
E, a proposito di risorse, l'Empoli affronterà da solo l'impegno economico che prevede questo progetto. Ma, ovviamente, farà pesare il fatto che, ad esempio, altre società di calcio italiane, come Bologna, Cagliari e Parma, hanno ottenuto finanziamenti pubblici. Lo stesso stadio di Firenze sarà rinnovato grazie ai fondi che arrivano dal Pnrr. E, se pensiamo che sia l'Empoli che la Fiorentina appartengono alla stessa città metropolitana… . E poi ci sono i finanziamenti legati ai campionati europei che si svolgeranno in Italia: il nuovo stadio potrebbe essere un impianto di supporto a quello di Firenze, ad esempio.
Sulla vicenda, sui dubbi che riguardano i tempi per la presentazione ma, soprattutto se, tutto questo sarà legato alle sorti sportive dell'Empoli calcio, abbiamo chiesto chiarimenti a Luca Lotti, intercettato al Castellani in occasione dell'ultima partita casalinga degli azzurri, contro il Frosinone. Lotti, come consulente, sta seguendo proprio l'iter del project per l'Empoli calcio.
«Siamo in ritardo – spiega l'ex ministro dello sport - lo sappiamo ma è dovuto al fatto che vogliamo fare le cose per bene. Siamo l'Empoli, una realtà piccola, e siccome ci presentiamo per la seconda volta di fronte ai nostri tifosi, vogliamo fare le cose per bene. Ci scusiamo del ritardo, ma a breve il progetto sarà presentato e ci teniamo a portarlo fino in fondo, qualunque sia la situazione che riguarda la squadra».