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Numeri, progetti e storie: 5 anni di Barnini, il racconto in una sera. E non solo...

15-03-2024 15:26 - Cronaca
Si chiama Empoli come sei, dove Empoli diventa anche l'acronimo dei sei pilastri del programma dell'amministrazione comunale guidata da Brenda Barnini: E come ecologica e poi Migliorata, Partecipata, Operativa, Lungimirante e Inclusiva. Parole che sono state coniugate in una serie di strumenti (un sito web, un opuscolo, un pieghevole e manifesti affissi per la città) e che racchiudono i risultati di cinque anni di governo della città da parte della giunta Barnini.

E' uno strumento obbligatorio da stilare, per le amministrazioni pubbliche ma che, per l'occasione, è stato realizzato anche in modo creativo e accattivante, per poter essere fruibile da tutti i cittadini. E che, nella serata del 21 marzo, al Palazzo delle Esposizioni, sarà presentato pubblicamente, come una specie di racconto. «E' una particolare, unica, campagna sui risultati – spiega la sindaca Brenda Barnini _ degli ultimi cinque anni, anche se molti di questi, come ideazione o impegni finanziario, nascono nei cinque anni precedenti. Come dire, senza questi primi cinque anni, non ci sarebbero stati neppure gli altri. Ma questo documento, che le amministrazioni devono inviare alla corte dei conti, abbiamo cercato di renderlo meno grigio, meno burocratico, più leggibile e comprensibile per tutti. E' il frutto del lavoro della struttura tecnica e amministrativa del Comune».

La parte materiale di questa campagna è frutto della creatività della Cooperativa Lama che ne ha curato la produzione. Lo spiega Francesca Mazzocchi. «Abbiamo messo al centro i numeri di dati che sono rilevanti per le persone, numeri verificabili ma che hanno il potere di cambiare la vita della gente e il profilo della città. Numeri che restituiscono l'impegno che l'amministrazione comunale ha portato avanti e che ora sono una sorta di eredità per chi arriverà dopo».

La fonte più completa di dati è il sito web al quale si può arrivare attraverso un Qr code che si trova su tutte le altre pubblicazioni.« E che gioca su sei parole che sono gli indirizzi di mandato e che messe insieme compongono la parola Empoli e che sono anche il rendiconto delle promesse fatte con la campagna elettorale scorsa» spiega ancora Francesca Mazzocchi intervenuta con Carlo Pio Guerra, art director della Cooperativa sociale Lama.

«Non è stato semplice fare la sintesi – spiega Barnini – perché le cose da elencare sarebbero state molte di più di quelle condensate in questo programma di fine mandato. Ma è la dimostrazione che, al di là di inevitabili imprevisti, come la pandemia, siamo riusciti a completare quasi l'ottanta per cento se non di più degli impegni presi con gli elettori».

La sindaca ci tiene a porre l'accento sul fatto che le scelte e i risultati ottenuti sono il frutto della coesione dell'amministrazione «e della struttura tecnica del Comune: hanno lavorato tutti con passione, entusiasmo e competenza. Se ci sono temi ai quali non abbiamo saputo dare risposte le motivazioni sono due: o è una questione di mancanza di soldi oppure i procedimenti amministrativi prevedono percorsi e lunghezza di tempi incomprensibili. Ma di una cosa siamo certi: ogni giorno è servito per lavorare e riuscire a spendere er la città 95 milioni di euro». A tanto ammontano gli investimenti di questi cinque anni. Alcuni sottolineati con grande entusiasmo: la Torre di Leggenda, gli interventi, anche di piccola entità, su strade e scuole, la nuova strada di Serravalle. « Che non deve far dimenticare che, nei cinque anni precedenti, erano state realizzate altre due strade».

E quelle non realizzate?« Ci sono opere che non siamo riusciti a mettere in cantiere, come la ristrutturazione di Palazzo Ghibellino, come Porta Pisana e il recupero degli ex macelli, ma su queste ci fa piacere ricordare che l'amministrazione comunale ha lavorati per meritare i finanziamento che ci permetterà la loro realizzazione. Se proprio devo indicare un punto non completo, riguarda l'ulteriore step sulle strutture sportive: la piscina comunale, il palazzetto dello sport. Di queste lasciamo una traccia che, chi arriverà dopo di noi, potrà perseguire».

Mentre a breve partiranno i lavori, per sette milioni di euro, di realizzazione della nuova pista di atletica leggera nell'impianto che sorgerà in via Raffaello Sanzio. A fine maggio o nei primi giorni di giugno, invece, partiranno i lavori, sul retro del Palazzo delle Esposizioni, per realizzare il “Ferruccio”, il nuovo teatro comunale. «Sono previsti due anni di lavoro – sottolinea Brenda Barnini - la conclusione dovrebbe avvenire a fine 2026. A breve sarà pronta anche la nuova scuola di Pontorme. Ci sarebbe piaciuto far concludere l'anno scolastico nei nuovi locali. Ma, per evitare il disagio del trasferimento, provvederemo solo a fare una bella festa con gli alunni, quando sarà conclusa. E anche la prima parte del progetto Hope che riguarda l'ex ospedale San Giuseppe, sarà pronta e inaugurata nelle prossime settimane. Parlo di quella in piazza del Popolo, perché lungo via Roma i lavori sono partiti da poco e devo dire che sto verificando che vanno avanti spediti».

QUESTIONE STADIO. «La società dell'Empoli calcio ha ribadito anche di recente la volontà di presentare il progetto. Chi viene dopo di noi ne farà le valutazioni. Dobbiamo tenere conto che si tratta di un progetto rilevante che è la seconda volta che viene presentata una istanza di project e viste le criticità della prima volta, è anche normale che adesso si è più accorti».

IL TEMA DELLA SICUREZZA. «L'amministrazione comunale ha lavorato 365 giorni l'anno, per dieci anni su questo tema, che non abbiamo mai sottovalutato, ma neppure strumentalizzato, come spesso avviene,da una parte e dall'altro. Non è certo un tema di facile soluzione, lo evidenzia il fatto che il governo Meloni, è impegnato da un anno e mezzo e non trova risposte a questo problema. Dobbiamo tenere in considerazione il fatto che mai come adesso il centro storico ha un tessuto urbano nel quale convivono tante diversità. Per questo abbiamo cerato di mettere in campo c strumento, come quello delle ordinanze dell'ultimo provvedimento su questa questione, che intervenga su quel sistema di convivenze e ne distribuisca doveri e responsabilità. E' una strada delle tante che si possono perseguire. Posso dire che dopo quelle ordinanze un primo risultato è stato che gli esercenti interessati dal provvedimento si sono fatti avanti, si pongono come interlocutori, riconoscendo un ruolo di collaborazione e anche di possibile responsabilità individuale».

EVASIONE RECUPERATA. «In passato questa era una voce trascurata e gli introiti sono stati sempre bassi. Ni abbiamo deciso di dargli una priorità: se non ci mettiamo in condizione di far pagare quel che è dovuto e con questo pagare i servizi, come facciamo ad agire sui tributi, per aumentarli? Ce l osiamo chiesti e abbiamo intensificato la lotta all'evasione. Che poi parliamo di piccoli importi, spesso non pagati per disattenzione, per dimenticanza, perché magari una bolletta è arrivata in ritardo. Piccoli numeri e piccoli evasori. Il recupero è stato possibile grazie alla bravura e lavoro svolto dai nostri uffici che si sono dotati degli strumenti che permettono i controlli con l'incrocio delle banche dati».

IL FUTURO PERSONALE. «Il mio impegno politico non cesserà – svela Brenda Barnini – E' cominciato ancor prima di diventare sindaco e questi dieci anni alla guida della città sono stati importantissimi e l'esperienza acquisita spero proprio di poterla mettere a disposizione in altri livelli della politica».

EMPOLI COME SEI DIVENTATA. E' il titolo della serata di giovedì 21 al Palazzo delle Esposizioni. Sarà il racconto, quasi teatrale, di questi cinque anni. Uno storytelling della trasformazione della città. Quella che Brenda Barnini ha trovato quando, per la prima volta, dieci anni fa, è entrata nella stanza del comando in via Giuseppe del Papa, quella che adesso lascia al suo successore. Com'è diventata in questi anni? «Una città che ha recuperato la fiducia in se stessa – conclude la sindaca – Questo è l'aspetto più importante; tutte le singole azioni, la visione complessiva, tendono verso un traguardo che avrà proprio il ruolo di restituire la fiducia nei propri mezzi. Empoli è un importante distretto produttivo, forte. Ha le caratteristiche per avere un ruolo a livello regionale e per far vivere bene i propri cittadini. Abbiamo fatto un importante passo in avanti anche nell'essere una città a misura delle famiglie».
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