08 Settembre 2024
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"Non resteremo a guardare", in piazza gli studenti empolesi

24-02-2024 10:26 - Cronaca
Gli studenti del liceo Viriglio di Empoli hanno deciso di dimostrare la loro solidarietà ai ragazzizi di Pisa che sono stati malmenati dalle forze dell'ordine durante una manifestazione Pro Palestina. Ieri mattina sono usciti fuori dall'edificio scolastico, con striscioni e cartelloni di protesta e hanno fatto sentire la loro voce. I ragazzi del collettivo studentesco del Virgilio hanno anche redatto un comunicato per spiegare i motivi della loro azione.
Ecco il testo:
Durante lo sciopero nazionale del 23 febbraio abbiamo assistito all'ennesimo abuso di potere da parte delle forze dell'ordine. Come accaduto nelle settimane precedenti a Bologna, Roma, Napoli e Torino, anche oggi a Firenze, Pisa e Catania, studenti perlopiù minorenni, lavoratori e altri manifestanti sono stati repressi con la ferocia, presi a manganellate senza pietà. In numerosi sono rimasti feriti, mandati al pronto soccorso, con lesioni di ogni tipo, altri sono stati sdraiati obbligatoriamente a terra o addirittura arrestati dai poliziotti. Si parla di studenti che manifestavano per la pace. In una democrazia non si può rischiare di venire feriti dalle forze dell'ordine manifestando a favore della pace contro un genocidio. È disgustoso vedere i “garanti della giustizia” ridacchiare mentre picchiano minorenni e intralciare gli aiuti medici giunti in soccorso delle vittime di queste violenze ingiustificate. Coloro che si preoccupano di identificare chi grida in teatro "viva l'Italia antifascista" o che permettono ogni anno la commemorazione fascista di Acca Laurentia, si sentono in diritto di reprimere violentemente cortei pacifici contro il genocidio palestinese. La repressione violenta dei cortei è solo la punta dell'iceberg di un sistema corrotto che crea disinformazione e attua una mistificazione ideologica dei fatti che sono avvenuti e avvengono in Palestina. Quello in cui viviamo è un sistema affamato di controllo, che disincentiva l'istruzione, limita la cultura, censura la libera informazione e le voci fuori dal coro (come è accaduto anche per la guerra in Ucraina). Giorgio Gaber diceva “libertà è partecipazione” ma allora perché non ci è concesso esprimere il nostro sdegno? La qualità di una democrazia si garantisce ogni giorno con il libero dissenso e la libertà di protesta. Non possiamo restare inerti di fronte a questo modo di agire volto a chiudere ogni spazio di espressione culturale invisa al potere dominante. Il Collettivo SAV sceglie di non rimanere in silenzio davanti alle oscenità di questi giorni. I provvedimenti presi nei confronti di questi studenti non porteranno a nessun cambiamento: si tratta solo della più orribile manifestazione di un governo fascistoide. Non abbiamo paura delle vostre minacce, delle vostre censure, del vostro rigetto, né tantomeno delle manganellate della polizia. Queste non fermeranno il nostro grido di lotta. Invitiamo pertanto tutte le scuole e relative studentesse e studenti, estendendo l'appello a tutte le associazioni, comitati, sindacati di base, organizzazioni e chiunque si opponga all'abuso di potere e al fascismo in qualsiasi sua forma, a partecipare al corteo che si terrà nel centro storico di Empoli in data sabato 2 marzo, alle ore 13 in Piazza XXIV Luglio. Basta genocidio! Basta violenza di stato
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