Multiutility, Falorni: "I detrattori? Soloni che usano slogan da quattro soldi"
14-09-2023 12:58 - Cronaca
La vicenda della Multiutility, la quotazione in Borsa di servizi essenziali come l'acqua, la raccolta di firme per un referendum che chiamerà alle urne (se verrà raggiunta la soglia richiesta dal regolamento comunale) gli empolesi, sono i temi che continuano a far discutere politici, attivisti, simpatizzanti e cittadini in questi ultimi giorni. Alla chiamata a raccolta di Varis Rossi, ex sindaco di Empoli che sensibilizzava i cittadini ad andare a firmare, c'è da registrare una replica di segno opposto, cioè favorevole allla nascita della Multiutility, da parte di Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino. Che, prima in una trasmissione televisiva regionale e poi sulle sue pagine facebook ha affidato il suo pensiero.
"Oggi a T Toscana TV ho affrontato in maniera molto netta il tema della multiutility e della sua quotazione in Borsa - scrive il primo cittadino castellano - I detrattori di questa soluzione argomentano tutti nel solito modo: ma vogliamo “regalare al capitale finanziario” i nostri servizi pubblici locali?
Io fo il Sindaco. Mi occupo di estrema concretezza dei problemi, e mi rifiuto di trattare una materia così complessa e delicata con questi slogan da quattro soldi che servono solo per spaventare i bimbi. Fategli una domanda precisa, a questi Soloni che ce la vengono a spiegare, spesso da sinistra: ma le principali aziende pubbliche italiane, per lo più del Nord Italia, da A2A a Hera a Iren, che hanno il rapporto migliore fra costo per i cittadini (bolletta) e servizio reso, e sono quotate in Borsa da quasi trenta anni, quindi vanno considerate in mano al capitale finanziario, e non ai Comuni che le possiedono attualmente in maggioranza?
Qui si tratta di recuperare decenni mancati di sviluppo industriale di queste materie per il sistema dei servizi pubblici toscani: fare investimenti, e quindi mettere mano a acquedotti sfasciati (che perdono il 40% dell'acqua che mandiamo a giro) e a impianti che mancano nei rifiuti (li mandiamo ai termovalorizzatori emiliani, a tre volte il costo che avremmo coi nostri!!!!!).
Altro che asservimento al capitale finanziario.
Se qualcuno ha qualche idea migliore per arrivare a questo obiettivo la tiri fuori, perché la Borsa è uno strumento e basta, non un fine ideologico. Si fa perché è un buono strumento per arrivare a un obiettivo, non perché è bella in sè.
Che qui si tratta di far cose giuste per i cittadini, non di fare la gara a chi la racconta più di sinistra.
Io fo il Sindaco. Mi occupo di estrema concretezza dei problemi, e mi rifiuto di trattare una materia così complessa e delicata con questi slogan da quattro soldi che servono solo per spaventare i bimbi. Fategli una domanda precisa, a questi Soloni che ce la vengono a spiegare, spesso da sinistra: ma le principali aziende pubbliche italiane, per lo più del Nord Italia, da A2A a Hera a Iren, che hanno il rapporto migliore fra costo per i cittadini (bolletta) e servizio reso, e sono quotate in Borsa da quasi trenta anni, quindi vanno considerate in mano al capitale finanziario, e non ai Comuni che le possiedono attualmente in maggioranza?
Qui si tratta di recuperare decenni mancati di sviluppo industriale di queste materie per il sistema dei servizi pubblici toscani: fare investimenti, e quindi mettere mano a acquedotti sfasciati (che perdono il 40% dell'acqua che mandiamo a giro) e a impianti che mancano nei rifiuti (li mandiamo ai termovalorizzatori emiliani, a tre volte il costo che avremmo coi nostri!!!!!).
Altro che asservimento al capitale finanziario.
Se qualcuno ha qualche idea migliore per arrivare a questo obiettivo la tiri fuori, perché la Borsa è uno strumento e basta, non un fine ideologico. Si fa perché è un buono strumento per arrivare a un obiettivo, non perché è bella in sè.
Che qui si tratta di far cose giuste per i cittadini, non di fare la gara a chi la racconta più di sinistra.