Multiutility e servizi, candidati divisi su quotazione in Borsa e acqua pubblica
06-06-2024 09:50 - Politica
C’è un altro tema che divide in maniera sostanziale i candidati a sindaco per Empoli. Ed è quello dei servizi, della loro gestione. Per dirla in maniera più diretta, la multi utility dei servizi, la sua possibile quotazione in Borsa per reperire fondi che dovranno servire per gli investimenti e la ri-pubblicizzazione dell’acqua.
A favore della multi utility si dichiara subito Simone Campinoti: «E’ la holding che mi vede contrario – spiega – e anche per quel che riguarda la quotazione in Borsa, non sono contrario. Certo, occorre un monitoraggio forte per evitare speculazioni. Ma pensiamo a quante perdite ha la nostra rete idrica: se la media si aggira oltre il trenta per cento, significa che in qualche posto le perdite superano il 50%. Servono fondi per investire in questo».
Sul fronte opposto Leonardo Masi: «Quella della multi utility è una scelta sbagliata. E’ stata progettata apposta per poi essere quotata in Borsa. In consiglio comunale abbiamo chiesto all’amministrazione di ritirare quella delibera che fa riferimento a tutto questo. Non l’hanno fatto. Abbiamo raccolto le firme per chiedere ai cittadini, attraverso un referendum, come la pensano. Ecco, aspettiamo che si faccia».
Favorevole alla multi utility è anche Andrea Poggianti. «La multi utility è lo strumento adatto per poter partecipare alle gare d’appalto. Ma per me è un errore pensare di quotarla in Borsa perché non si deve speculare sui servizi. Altro aspetto: investire i dividendi nel rifacimento della rete idrica che va assolutamente migliorata».
Maria Grazia Maestrelli sulla multi utility non si esprime direttamente: «Che senso ha parlare adesso che è già stato deciso tutto. La mia impressione che anche questa istituzione diventerà uno stipendificio. E ovviamente sono contraria alla quotazione in Borsa, l’acqua deve restare pubblica».
Alessio Mantellassi sottolinea subito una cosa: «Nel nostro programma non abbiamo inserito la quotazione in Borsa. Sappiamo che reperire fondi, per fare investimenti, è una cosa importante. E ci siamo impegnati a individuare strade alternative che ci permetteranno di agire sul miglioramento della rete idrica. Ma riteniamo che un soggetto più grande delle singole aziende, come la Multiutility, sia importante e soprattutto necessario».
A favore della multi utility si dichiara subito Simone Campinoti: «E’ la holding che mi vede contrario – spiega – e anche per quel che riguarda la quotazione in Borsa, non sono contrario. Certo, occorre un monitoraggio forte per evitare speculazioni. Ma pensiamo a quante perdite ha la nostra rete idrica: se la media si aggira oltre il trenta per cento, significa che in qualche posto le perdite superano il 50%. Servono fondi per investire in questo».
Sul fronte opposto Leonardo Masi: «Quella della multi utility è una scelta sbagliata. E’ stata progettata apposta per poi essere quotata in Borsa. In consiglio comunale abbiamo chiesto all’amministrazione di ritirare quella delibera che fa riferimento a tutto questo. Non l’hanno fatto. Abbiamo raccolto le firme per chiedere ai cittadini, attraverso un referendum, come la pensano. Ecco, aspettiamo che si faccia».
Favorevole alla multi utility è anche Andrea Poggianti. «La multi utility è lo strumento adatto per poter partecipare alle gare d’appalto. Ma per me è un errore pensare di quotarla in Borsa perché non si deve speculare sui servizi. Altro aspetto: investire i dividendi nel rifacimento della rete idrica che va assolutamente migliorata».
Maria Grazia Maestrelli sulla multi utility non si esprime direttamente: «Che senso ha parlare adesso che è già stato deciso tutto. La mia impressione che anche questa istituzione diventerà uno stipendificio. E ovviamente sono contraria alla quotazione in Borsa, l’acqua deve restare pubblica».
Alessio Mantellassi sottolinea subito una cosa: «Nel nostro programma non abbiamo inserito la quotazione in Borsa. Sappiamo che reperire fondi, per fare investimenti, è una cosa importante. E ci siamo impegnati a individuare strade alternative che ci permetteranno di agire sul miglioramento della rete idrica. Ma riteniamo che un soggetto più grande delle singole aziende, come la Multiutility, sia importante e soprattutto necessario».