Microcriminalità: un tavolo comune per affrontare il problema
14-09-2024 14:27 - Opinioni
di Claudia Ghezzi
Dopo l'ultima aggressione avvenuta al Parco Mariambini, alla cui vittima va tutta la mia solidarietà, e dopo aver letto ed ascoltato tante opinioni in merito, ringrazio Clebs che mi concede lo spazio per fare alcune riflessioni ed esprimere la mia del tutto personale opinione.
Innanzitutto, ritengo sia giunto il momento che il nostro sindaco Alessio Mantellassi con la sua Giunta e tutta l'opposizione si siedano ad un tavolo e lavorino insieme al fine di risolvere il problema della microcriminalità che ha reso Empoli una città non più sicura. Io non ero particolarmente favorevole all'abbattimento del muro lungo via Bisarnella perché non l'ho mai considerata una valida soluzione al degrado del parco Mariambini e perché avrei volentieri destinato quei fondi per la realizzazione di uno skatepark, all'interno dell'area che si affaccia sulla statale, con annessa tribuna e chiosco con area ristoro.
Tutte le città che si sono dotate di skatepark ed hanno saputo legare ad esso eventi e sponsorizzazioni hanno visto una veloce riqualificazione delle aree interessate; a tal fine sono stata più volte personalmente dall'ex assessore Biuzzi per cercare di sensibilizzare al progetto la passata amministrazione. Il parco della Rimembranza che sino a una decina di anni fa il pomeriggio era pieno di bambini a giocare, nonostante la sera si trasformasse in area dove si alternava la presenza di prostitute o di omossessuali in cerca di clienti, adesso vede solo la presenza giornaliera di spacciatori con orario no stop sino all'imbrunire.
In piazza Matteotti la situazione è molto simile, qui i titolari degli esercizi commerciali spesso la sera chiudono i negozi e si recano alle vetture insieme per paura di essere scippati dell'incasso della giornata. In piazza Madonna della Quiete si assiste a quotidiani bivacchi molto chiassosi che spesso sfociano in risse tra stranieri. Piazza Don Minzoni negli ultimi decenni si è anch'essa completamente trasformata e come la maggior parte delle zone vicino alle stazioni ferroviarie è oggi in balia di spaccio e microcriminalità. Forse, in questo caso, complice del cambiamento è stata la chiusura del bar Viti la cui egregia gestione da parte dei fratelli Viti lo aveva reso punto di ristoro e aggregazione dalle prime luci dell'alba sino a notte fonda. La lista delle aree urbane interessate dal degrado sarebbe purtroppo molto lunga...
Voglio pensare che l'attuale Amministrazione farà di tutto per implementare il numero degli agenti di Polizia Municipale riportandoli in tempi brevissimi al numero di un agente ogni 1000 abitanti come previsto dalla L.R. Toscana n. 11/2020 per utilizzarli anche in ausilio alle forze dell'ordine. Confido anche che Sindaco e Giunta si adopereranno per sviluppare un piano di sicurezza adeguato all'attuale situazione e chiederanno una presenza capillare di Polizia e Carabinieri su tutto il territorio comunale.
A mio avviso però queste azioni, seppur necessarie, devono servire per far rientrare lo stato attuale di emergenza cui versa Empoli ma è impensabile vivere sotto scorta armata, questa almeno non è la mia idea di “città sicura”. Per risolvere il problema del degrado e della microcriminalità dobbiamo trovare il modo di riappropriarci di strade e piazze, di assegnare loro una chiara destinazione d'uso e favorirne l'utilizzo da parte dei cittadini.
La società è cambiata, e con essa Empoli che vede oggi anche la presenza di più stranieri cui, secondo la mia opinione, va dedicato un attento percorso di integrazione affinché possano diventare una risorsa per la collettività anziché un problema come purtroppo lo sono in parte oggi. Tutto ciò è complesso, implica essere lungimiranti ed aver chiaro che idea di “Empoli sicura” vogliamo, ecco perché è indispensabile che Giunta e opposizione uniscano le loro forze e insieme lavorino ad una soluzione comune.