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Meno male che era (ed è) un’occasione storica...

17-12-2023 00:14 - Opinioni
“Quella del giugno 2024 sarà un'occasione storica”. Questa la frase che circolava e circola da tempo negli ambienti dell'opposizione con chiaro riferimento alla fine del decennio Barnini e quindi al cambio sulla poltrona cittadina più importante. Ed in effetti è così perché il prossimo anno, quando si voterà, sarà l'inizio di un nuovo periodo politico. Bene, ad oggi (16 dicembre 2023) il Pd ha già fatto una consultazione interna durata un paio di mesi, scelto il candidato, fatto una bella cena che non guasta mai a Marcignana e presentato ufficialmente il proprio candidato in una sala gremita. E chi legittimamente diceva e dice quella frase a che punto è? Proviamo a rispondere iniziando dal centro-destra.

A livello empolese c'è mal di pancia all'interno del partito più importante, Fratelli d'Italia. La coordinatrice empolese di via XX Settembre, Francesca Peccianti (che per inciso sarebbe un'ottima candidata) ha rimesso ordine con dichiarazioni pacate sulle comprensibili fibrillazioni che il nome di Simone Campinoti, sempre più probabile candidato, ha causato specie ad Andrea Poggianti, capogruppo ed elemento di punta del partito. Pur ammettendo che nessuno stappa bottiglie per il nome del presidente della Ceam, Peccianti ha riportato in linea Fdi mantenendola unita sia internamente che come coalizione, in attesa degli sviluppi. Ed a proposito di coalizione, la Lega se ne sta tranquilla sia perché anch'essa aspetta le decisioni dall'alto, sia perché gradisce il nome di Campinoti. Forza Italia, di fatto assente sul territorio, è poi quella che spinge di più per l'imprenditore empolese che, proprio in incontri con elementi di punta del partito di Taiani, ha iniziato il suo percorso verso la candidatura. Resta il fatto che, ad oggi, ufficialmente, del candidato non si sa ancora niente, anche se, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà Simone Campinoti.

E siamo a sinistra. Anche qui del nome nessuna traccia. Buongiorno Empoli e Movimento cinque stelle, dopo aver avuto molti punti di incontro nell'attività politica, hanno avviato da quasi un anno un'importante azione comune, la raccolta firme per la questione multiutility-acqua pubblica. Una battaglia importante che porterà a risultati altrettanto importanti quando sarà terminata ed è destinata ad essere uno dei temi più caldi dei prossimi anni. Bene, in tutto questo tempo di riunioni, banchini e firme, del nome evidentemente non hanno mai parlato perché, ad oggi, non c'è. Per meglio dire, Buongiorno Empoli il suo nome ce l'ha ed è Leonardo Masi, ma il Movimento lo accetterà? Gli uomini di Conte sul territorio gradirebbero un candidato civico. Solo che, dopo aver incassato un paio di no (fra questi quello di Marco Cardone), chi possa essere è un mistero. La domanda è: Masi sarà un punto di incontro o di rottura? Ad oggi non si sa perché ancora ne devono discutere.

Insomma, davanti ad un'occasione storica, le forze di opposizione sono ancora in attesa della scelta più importante: il nome. Aver scelto prima del 9 novembre, giorno dell'ufficializzazione di Alessio Mantellassi da parte del Pd, sarebbe stato un segnale politico importante ed avrebbe sicuramente creato qualche problema in più a chi da sempre ha la maggioranza in città. Ed invece la scelta l'ha fatta chi su quella poltrona siede da sempre e ci vuol restare. I nomi dell'opposizione arriveranno, a questo punto dopo panettone, lenticchie e cotechino, ma sarà una rincorsa.

Per dirla in termini sportivi è come sfidare Marcel Jacobs sui 100 metri e dargliene 30 di vantaggio. Poi si può anche vincere, ma è dura. Parecchio.
Marco Mainardi
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