Masi: ascolto e discontinuità, ecco cosa ci porterà al successo
12-06-2024 12:59 - La voce dei candidati
Due parole, come binari sui quali scorrerà, in questi dieci giorni che portano al ballottaggio, questo supplemento di campagna elettorale di Leonardo Masi. Due parole: ascolto e discontinuità.
Questo duello a distanza, con Mantellassi, Leonardo Masi lo comincia mostrando la locandina di un giornale locale che mette in evidenza la portata storica del ballottaggio per Empoli.«Era un risultato non scontato – dice – ma abbiamo cercato di lavorare al meglio fin dal momento in cui abbiamo costruito la nostra coalizione, poi durante la campagna elettorale. Ma ancor prima in consiglio comunale con Buongiorno Empoli e il Movimento Cinquestelle. Un risultato che era inaspettato per il Pd e per chi ha governato. Ma ora si riparte da capo. Da zero. Sarà un traguardo difficile, ma non impossibile, anche adesso».
L’ascolto. «Le nostre idee le vogliamo portare avanti con i cittadini, vogliamo costruire con loro, con coloro che hanno sempre criticato la distanza che c’era tra chi ha guidato la città e le esigenze dei cittadini, il percorso e il programma. Come? Con le Consulte di quartiere, un luogo dove ascoltare le esigenze della gente e troovare, insieme le soluzioni. Faccio un esempio: l’Ecopark di Ponte a Elsa. In consiglio abbiamo votato per l’acquisto di quell’ecomostro. Ma sulle funzioni e la destinazione non sappiamo niente. Se diventerò sindaco decideremo come utilizzarlo insieme alla gente del posto».
Leonardo Masi racconta a capitoli, le cose più importanti che intende attuare nel segno della discontinuità con quanto fatto fino a oggi. «Penso ai rifiuti. In centro c’è un problema evidente con la raccolta porta a porta. Chiederemo ad Alia, che gestisce il servizio per conto dei comuni, di metterci a un tavolo e trovare una soluzione che vada oltre il porta a porta per le aree del centro storico».
E poi la sanità. «C’è stato un depotenziamenti e un de finanziamento dei servizi sanitari. Da sindaco voglio appropriarmi di alcune cose che sono di competenza dei sindaci. Ad esempio conoscere lo stato di salute della città: uno sportello aperto per intercettare i problemi e le esigenze dei cittadini, in modo da sottoporli ai vertici sanitari per una soluzione».
C’è spazio anche per la sicurezza che, come ha più volte detto in campagna elettorale, Masi, non si può risolvere solo militarizzando le strade di Empoli.«Mentre serve secondo me più polizia municipale. Un servizio che è stato smantellato dalla giunta uscente. La legge prevede un agente ogni mille abitanti. Empoli ne ha 16 o 17. Chiederemo subito una corposa assunzione di agenti, per portare il rapporto a quanto prevede la norma».
Ha una ricetta “diversa” anche per la cura della città, Leonardo Masi.« Molti si lamentano perché notano che certi lavori, certi cantieri, vengono fatti solo a ridosso delle elezioni. Con me non sarà così – spiega Masi – Punteremo a gestire meglio le forze umane ed economiche per avere un risultato migliore e una cura migliore di quel che abbiamo. Penso ai cimiteri, alle scuole: faremo una ricognizione e partiremo con le strutture che ne hanno più bisogno, da subito, in modo che nei primi cinque anni, avremo risanato quando oggi rischia di restare abbandonato».
A supporto di Leonardo Masi, per questo primo atto che porta verso il ballottaggio (si vota il 23 e 24 giugno), ci sono anche i capilista delle tre liste che lo hanno supportato e hanno condiviso con lui la gioia del traguardo conquistato.
«E’ stato un successo – sottolinea Sabrina Ciolli di Buongiorno Empoli – abbiamo creduto da subito nel progetto e questo ci mette davanti, adesso, la possibilità, per la prima volta, di governare la città. Questo traguardo è arrivato perché Leonardo ha caratteristiche che non sono scontate e che, soprattutto, non sono riscontrabili nello schieramento avversario. Leonardo ha capacità di ascolto vero. Sa stare in silenzio, è capace di mettersi in discussione davanti a qualcuno che gli prospetta una visione diversa dalla sua. Non è arrogante. Questo mi spinge a lottare perché Leonardo Masi sia il nostro sindaco».
Anna Baldi , del Movimento Cinquestelle ha condiviso con Masi l’esperienza di cinque anni di consigliera d’opposizione. «Anni in cui abbiamo visto storture e cose che non ci piacciono; decisioni prese dentro il palazzo, senza consultare la cittadinanza, senza ascoltarla. Noi siamo partiti dai questionari con i quali abbiamo raccolto le esigenze della gente che sono diventate parte del nostro programma. E questo ci permette di presentarci al ballottaggio con una proposta di discontinuità con il passato: il cittadino viene prima di tutto».
Per Roberto Gambassi, capolista della lista civica Siamo Empoli, il risultato di sabato e domenica «dimostra che qualcosa può cambiare. E gli empolesi che desiderano il cambiamento, di qualsiasi parte politica, questo lo devono sapere: Empoli è a una svolta, c’è la possibilità di riappropriarci dell’empolesità. Mi rivolgo anche a coloro che al primo turno non hanno votato. Adesso è il momento di darci una spinta».
E’ la partenza di questo nuovo percorso: Masi è favorevole ad un confronto con Mantellassi, mette in chiaro subito che non farà apparentamenti con le altre liste che erano presenti alle elezioni.«Parte degli elettori hanno votato di un possibile confronto con la destra. Questo pericolo è stato scongiurato, adesso anche gli elettori del centrosinistra si sentano liberi di esprimere la loro preferenza».
Ma ha fatto scalpore – e discutere – l’abbraccio che, in piena bagarre elettorale, Masi ha ricevuto da Andrea Poggianti.«Era stato ufficializzato il ballottaggio da appena un minuto – spiega Masi – avevamo vissuto a poca distanza l’uno dall’altro, le fasi concitate dello spoglio. Poggianti ha voluto complimentarsi con noi per questa ventata nuova di cambiamento che adesso possiamo portare nel governo della città».
Questo duello a distanza, con Mantellassi, Leonardo Masi lo comincia mostrando la locandina di un giornale locale che mette in evidenza la portata storica del ballottaggio per Empoli.«Era un risultato non scontato – dice – ma abbiamo cercato di lavorare al meglio fin dal momento in cui abbiamo costruito la nostra coalizione, poi durante la campagna elettorale. Ma ancor prima in consiglio comunale con Buongiorno Empoli e il Movimento Cinquestelle. Un risultato che era inaspettato per il Pd e per chi ha governato. Ma ora si riparte da capo. Da zero. Sarà un traguardo difficile, ma non impossibile, anche adesso».
L’ascolto. «Le nostre idee le vogliamo portare avanti con i cittadini, vogliamo costruire con loro, con coloro che hanno sempre criticato la distanza che c’era tra chi ha guidato la città e le esigenze dei cittadini, il percorso e il programma. Come? Con le Consulte di quartiere, un luogo dove ascoltare le esigenze della gente e troovare, insieme le soluzioni. Faccio un esempio: l’Ecopark di Ponte a Elsa. In consiglio abbiamo votato per l’acquisto di quell’ecomostro. Ma sulle funzioni e la destinazione non sappiamo niente. Se diventerò sindaco decideremo come utilizzarlo insieme alla gente del posto».
Leonardo Masi racconta a capitoli, le cose più importanti che intende attuare nel segno della discontinuità con quanto fatto fino a oggi. «Penso ai rifiuti. In centro c’è un problema evidente con la raccolta porta a porta. Chiederemo ad Alia, che gestisce il servizio per conto dei comuni, di metterci a un tavolo e trovare una soluzione che vada oltre il porta a porta per le aree del centro storico».
E poi la sanità. «C’è stato un depotenziamenti e un de finanziamento dei servizi sanitari. Da sindaco voglio appropriarmi di alcune cose che sono di competenza dei sindaci. Ad esempio conoscere lo stato di salute della città: uno sportello aperto per intercettare i problemi e le esigenze dei cittadini, in modo da sottoporli ai vertici sanitari per una soluzione».
C’è spazio anche per la sicurezza che, come ha più volte detto in campagna elettorale, Masi, non si può risolvere solo militarizzando le strade di Empoli.«Mentre serve secondo me più polizia municipale. Un servizio che è stato smantellato dalla giunta uscente. La legge prevede un agente ogni mille abitanti. Empoli ne ha 16 o 17. Chiederemo subito una corposa assunzione di agenti, per portare il rapporto a quanto prevede la norma».
Ha una ricetta “diversa” anche per la cura della città, Leonardo Masi.« Molti si lamentano perché notano che certi lavori, certi cantieri, vengono fatti solo a ridosso delle elezioni. Con me non sarà così – spiega Masi – Punteremo a gestire meglio le forze umane ed economiche per avere un risultato migliore e una cura migliore di quel che abbiamo. Penso ai cimiteri, alle scuole: faremo una ricognizione e partiremo con le strutture che ne hanno più bisogno, da subito, in modo che nei primi cinque anni, avremo risanato quando oggi rischia di restare abbandonato».
A supporto di Leonardo Masi, per questo primo atto che porta verso il ballottaggio (si vota il 23 e 24 giugno), ci sono anche i capilista delle tre liste che lo hanno supportato e hanno condiviso con lui la gioia del traguardo conquistato.
«E’ stato un successo – sottolinea Sabrina Ciolli di Buongiorno Empoli – abbiamo creduto da subito nel progetto e questo ci mette davanti, adesso, la possibilità, per la prima volta, di governare la città. Questo traguardo è arrivato perché Leonardo ha caratteristiche che non sono scontate e che, soprattutto, non sono riscontrabili nello schieramento avversario. Leonardo ha capacità di ascolto vero. Sa stare in silenzio, è capace di mettersi in discussione davanti a qualcuno che gli prospetta una visione diversa dalla sua. Non è arrogante. Questo mi spinge a lottare perché Leonardo Masi sia il nostro sindaco».
Anna Baldi , del Movimento Cinquestelle ha condiviso con Masi l’esperienza di cinque anni di consigliera d’opposizione. «Anni in cui abbiamo visto storture e cose che non ci piacciono; decisioni prese dentro il palazzo, senza consultare la cittadinanza, senza ascoltarla. Noi siamo partiti dai questionari con i quali abbiamo raccolto le esigenze della gente che sono diventate parte del nostro programma. E questo ci permette di presentarci al ballottaggio con una proposta di discontinuità con il passato: il cittadino viene prima di tutto».
Per Roberto Gambassi, capolista della lista civica Siamo Empoli, il risultato di sabato e domenica «dimostra che qualcosa può cambiare. E gli empolesi che desiderano il cambiamento, di qualsiasi parte politica, questo lo devono sapere: Empoli è a una svolta, c’è la possibilità di riappropriarci dell’empolesità. Mi rivolgo anche a coloro che al primo turno non hanno votato. Adesso è il momento di darci una spinta».
E’ la partenza di questo nuovo percorso: Masi è favorevole ad un confronto con Mantellassi, mette in chiaro subito che non farà apparentamenti con le altre liste che erano presenti alle elezioni.«Parte degli elettori hanno votato di un possibile confronto con la destra. Questo pericolo è stato scongiurato, adesso anche gli elettori del centrosinistra si sentano liberi di esprimere la loro preferenza».
Ma ha fatto scalpore – e discutere – l’abbraccio che, in piena bagarre elettorale, Masi ha ricevuto da Andrea Poggianti.«Era stato ufficializzato il ballottaggio da appena un minuto – spiega Masi – avevamo vissuto a poca distanza l’uno dall’altro, le fasi concitate dello spoglio. Poggianti ha voluto complimentarsi con noi per questa ventata nuova di cambiamento che adesso possiamo portare nel governo della città».
Emilio Chiorazzo