Mantellassi sindaco, è il più giovane mai avuto a Empoli
24-06-2024 20:11 - Politica
Alessio Mantellassi è il nuovo sindaco di Empoli. Il più giovane che la città abbia avuto: 28 anni. Lo ha deciso il ballottaggio che si è tenuto domenica 23 e lunedì 24 giugno; per la prima volta nella storia delle elezioni empolesi. Un turno di votazione che si presta a tante considerazioni. E quasi tutte partono dai numeri.
Il primo dato da mettere in evidenza riguarda l'affluenza: alle 15 di lunedì 24 giugno quando le urne nelle 42 sezioni di Empoli sono state chiuse, si è fermata al 46,06 per cento. Meno della metà degli aventi diritti al voto. Al Ballottaggio sono andati a votare 16.643 empolesi. Altrettanti, anzi di più per la precisione - 19.520 cittadini hanno deciso che scegliere il sindaco della città dove vivono, non era compito loro. Se ne sono rimasti a casa. Forse per pigrizia, forze per dissenso, forse per dare un segnale. E' un dato sul quale chi fa politica, chi amministra, chi governa il territorio, dovrà fare una riflessione, dovrà interrogarsi, dovrà trovare una strada da percorrere, per invertire la tendenza.
L'altro dato è il risultato, mai messo in discussione, a mano a mano che arrivavano le cifre e le percentuali dalle varie sezioni: Alessio Mantellassi è il nuovo sindaco di Empoli, scelto da chi ha deciso di recarsi alle urne, con il 59,67% dei consensi, a fronte del 40,33%, traguardo al quale si è fermato Leonardo Masi.
Lo spoglio delle schede, com'era prevedibile è durato poco: nel giro di un'ora scarsa il risultato finale era già consolidato, anche se il neoletto sindaco ha atteso l'ufficialità dei numeri, la conclusione dello spoglio, per uscire dalla sede del Partito democratico e incontrare la città che da adesso si troverà ad amministrare, i suoi elettori e i simpatizzanti. Ma prima, questo occorre sottolinearlo, ha compiuto un atto che poi ha rappresentato anche la cifra distintiva della sua campagna elettorale: è passato da piazza Farinata degli Uberti ed ha incontrato, salutato e abbracciato, il suo diretto avversario. Un gesto distensivo, ma che potrebbe anche aprire a una nuova stagione della politica empolese, con una possibile apertura al dialogo a sinistra.
E' ciò che si auspica anche la sindaca uscente Brenda Barnini che, questo auspicio ha esplicitato a Leonardo Masi al quale ha voluto destinare un saluto e anche qualche complimento per il risultato (quello storico del ballottaggio, quello numerico del secondo turno di voto) ottenuto.
Ma su questo aspetto, sarà il futuro e saranno le azioni in consiglio a parlare. I fatti, insomma, non solo i desiderata.
Un altro dato che deve essere sottoposto ad analisi e a riflessioni riguarda il numero, aritmetico, dei risultati. Alessio Mantellassi ha ottenuto 9589 voti, a fronte degli undicimila e passa che aveva preso nel primo turno; Leonardo Masi, al ballottaggio è stato votato da 6481 empolesi, oltre duemila in più rispetto a quindici giorni fa. Numeri che dovranno essere trasformati in motivazioni. Motivazioni che potranno essere trasformate in azioni. Dall'una e dall'altra parte per capire quel che ha funzionato e quel che, invece, ha penalizzato i due contendenti.
Ora si apre un nuovo capitolo: la distribuzione delle cariche; quella degli assessori, quella del presidente del consiglio comunale, le presidenze delle varie commissioni. E anche queste scelte ci daranno indicazioni su quale percorso vorrà fare Alessio Mantellassi nell'amministrazione della città e nel rapporto con le altre forze – sia di maggioranza che di opposizione – del consiglio comunale.
Il primo dato da mettere in evidenza riguarda l'affluenza: alle 15 di lunedì 24 giugno quando le urne nelle 42 sezioni di Empoli sono state chiuse, si è fermata al 46,06 per cento. Meno della metà degli aventi diritti al voto. Al Ballottaggio sono andati a votare 16.643 empolesi. Altrettanti, anzi di più per la precisione - 19.520 cittadini hanno deciso che scegliere il sindaco della città dove vivono, non era compito loro. Se ne sono rimasti a casa. Forse per pigrizia, forze per dissenso, forse per dare un segnale. E' un dato sul quale chi fa politica, chi amministra, chi governa il territorio, dovrà fare una riflessione, dovrà interrogarsi, dovrà trovare una strada da percorrere, per invertire la tendenza.
L'altro dato è il risultato, mai messo in discussione, a mano a mano che arrivavano le cifre e le percentuali dalle varie sezioni: Alessio Mantellassi è il nuovo sindaco di Empoli, scelto da chi ha deciso di recarsi alle urne, con il 59,67% dei consensi, a fronte del 40,33%, traguardo al quale si è fermato Leonardo Masi.
Lo spoglio delle schede, com'era prevedibile è durato poco: nel giro di un'ora scarsa il risultato finale era già consolidato, anche se il neoletto sindaco ha atteso l'ufficialità dei numeri, la conclusione dello spoglio, per uscire dalla sede del Partito democratico e incontrare la città che da adesso si troverà ad amministrare, i suoi elettori e i simpatizzanti. Ma prima, questo occorre sottolinearlo, ha compiuto un atto che poi ha rappresentato anche la cifra distintiva della sua campagna elettorale: è passato da piazza Farinata degli Uberti ed ha incontrato, salutato e abbracciato, il suo diretto avversario. Un gesto distensivo, ma che potrebbe anche aprire a una nuova stagione della politica empolese, con una possibile apertura al dialogo a sinistra.
E' ciò che si auspica anche la sindaca uscente Brenda Barnini che, questo auspicio ha esplicitato a Leonardo Masi al quale ha voluto destinare un saluto e anche qualche complimento per il risultato (quello storico del ballottaggio, quello numerico del secondo turno di voto) ottenuto.
Ma su questo aspetto, sarà il futuro e saranno le azioni in consiglio a parlare. I fatti, insomma, non solo i desiderata.
Un altro dato che deve essere sottoposto ad analisi e a riflessioni riguarda il numero, aritmetico, dei risultati. Alessio Mantellassi ha ottenuto 9589 voti, a fronte degli undicimila e passa che aveva preso nel primo turno; Leonardo Masi, al ballottaggio è stato votato da 6481 empolesi, oltre duemila in più rispetto a quindici giorni fa. Numeri che dovranno essere trasformati in motivazioni. Motivazioni che potranno essere trasformate in azioni. Dall'una e dall'altra parte per capire quel che ha funzionato e quel che, invece, ha penalizzato i due contendenti.
Ora si apre un nuovo capitolo: la distribuzione delle cariche; quella degli assessori, quella del presidente del consiglio comunale, le presidenze delle varie commissioni. E anche queste scelte ci daranno indicazioni su quale percorso vorrà fare Alessio Mantellassi nell'amministrazione della città e nel rapporto con le altre forze – sia di maggioranza che di opposizione – del consiglio comunale.
IL VIDEO DEI FESTEGGIAMENTI IN CENTRO E DELL'INCONTRO CON LEONARDO MASI