Mantellassi: "Sarò il sindaco di tutti i giorni, aperto a dialogo e confronto. Sempre"
12-06-2024 16:47 - La voce dei candidati
«Sarò il sindaco di tutti i giorni, il sindaco con cui parlare per strada, al bar, con il quale ci si potrà confrontare». Alessio Mantellassi sottolinea così quello che rivendica essere il suo approccio personale al ruolo di primo cittadino, nel caso il ballottaggio che si terrà tra dieci giorni, lo premierà.
Per raccontare questo cambio di passo, questo “approcio differente” rispetto all'amministrazione uscente, ha voluto tutti gli artefici del primo turno di votazione della sua coalizione: i rappresentanti dei partiti che lo hanno sostenuto (Simone Falorni per il Pd, Massimo Marconcini per Sinistra Italiana, Luca Ferrara per Azione, Antonio Cinquini per i Verdi) e poi i candidati che hanno ottenuto il maggior numerodei voti, sia per i partiti che per le due liste civiche che lo sostenevano (Questa è Empoli e Una storia Empolese- Alessio Mantellassi sindaco). «Voglio ringraziarli tutti, perché il risultato che abbiamo ottenuto, seppur non ci ha premiati subito, lo ritengo notevole. Quasi 12 mila preferenze, per le quali voglio ringraziare gli empolesi. Un grazie va anche agli altri candidati che hanno concluso il loro percorso lunedì sera», è l'avvio dell'incontro con la stampa
Mantellasi coglie l'occasione per fare una riflessione sui temi che affronterà in questi dieci giorni di campagna elettorale supplementare, con l'obiettivo di convincere chi non ha votato per lui al primo turno, a farlo nel ballottaggio del 23 e 24 giugno. «Un percorso che affronterò con determinazione, con tranquillità e con la disponibilità all'ascolto – dice – E per farlo saranno tutti in campo: i candidati, quelli che ce l'hanno fatta e tutti gli altri, i volontari dei partiti: ognuno con il compito di ampliare i momenti di ascolto, per captare le esigenze dei cittadini».
Alcune, di queste esigenze, sono state sottolineate dal voto di sabato e domenica. «Alcune zone della città hanno mandato un segnale con il voto – dice Mantellassi – è una questione che non voglio eludere: penso alla sezione 28 di Fontanella e Sant'Andrea, dove i cittadini sono preoccupati per la questione del raddoppio ferroviario; o al voto arrivato da Marcignana. Oppure dalla centralissima sezione 41, dove i cittadini hanno espresso il loro dissenso in seguito alle vicende legate alle antenne della telefonia mobile. Sono segnali su temi e scelte che riguardano l'amministrazione uscente. Nel mio programma ci sono le risposte».
E passa in rassegna i temi spinosi. «Ai cittadini di Marcignana voglio dirlo con chiarezza – sottolinea Mantellassi _ il gassificatore non si farà. Non è negli strumenti urbanistici e, se non bastasse lo ripeto: siamo contrari a quell'impianto. Sono consapevole che i dieci giorni che mancano al voto non basteranno a ricucire il rapporto che s'è incrinato con i cittadini. Ma lo farò in ogni caso, anche se da quella gente non riceverò il loro voto».
Stesso discorso per Fontanella. «Voglio rivendicare un approccio personale, tutto mio, di un rapporto più diretto con la gente, rispetto a quanto accaduto fino a oggi. Sarà un tema centrale, questo».
Ha una risposta anche alle questioni sollevate dai Comitati contro le antenne di telefonia. «Pensiamo alla modifica del piano e a rafforzare gli strumenti di controllo e di regolamentazione che la legge ci consente. Siamo disponibili a studiare le soluzioni insieme ai cittadini delle aree dov'è stata sollevata la protesta».
Poi passa in rassegna i temi del suo programma che intende mettere al centro delle sue azioni prioritarie una volta diventato sindaco. «Le frazioni, con un apposito assessore e con i piccoli interventi che, nel programma abbiamo individuato e che abbiamo segnalato dettagliatamente. Sono il risultato delle indicazioni che abbiamo ricevuto dai cittadini. Nelle frazioni pensiamo anche a un incremento dei servizi; una Casa municipale in spazi di proprietà del Comune che non sono utilizzati o lo sono solo in parte, come il Torrino a Monterappoli, la ex scuola elementare di Casenuove, quelle di Villanuova e la ex casa del fascio di Fontanella. Questa sarà la prima opera sulla quale impegneremo risorse per il recupero dell'immobile».
E poi le piste ciclabili per collegare le frazione al centro e ai luoghi di lavoro; la mobilità, con le strade da completare o da realizzare ex novo (la parallela a via Sanzio, ad esempio), per decongestionare il polo scolastico e liberare il centro dal traffico. Lo sport ( con l'impianto di atletica di via Sanzio che nascerà a breve, la palestra di Ponte a Elsa, in dirittura d'arrivo, le nuove palestre a Pontorme e nel polo scolastico, il nuovo palazzetto. E i progetti intorno al tema del lavoro: «siamo aperti allo sviluppo e agli investimenti e per questo dobbiamo rendere più moderna e con maggiori servizi l'area industriale del Terrafino. Ma su questo tema abbiamo progetti anche per la formazione, con la creazione di un Its sullo stile di quello nato al Polo tecnologico, ma rivolto al settore della moda».
Il tema della sicurezza Mantellassi lo ha declinato più di una volta, nei mesi di campagna elettorale, con i dieci punti che, tra gli altri prevedono i l rifacimento di alcune piazze e la creazione della sede della polizia municipale in piazza don Minzoni (sopra la stazione dei bus).
Un altro aspetto che diventa centrale nelle proposte che Mantellassi sottopone agli elettori, è quello del sociale. «Pensiamo a un patto delle case, per dare la possibilità alle giovani coppie di accedere ad affitti a canoni calmierati, alla creazione di un apposito fondo, per questo. E poi la lotta alla solitudine: in città ci sono oltre novemila over 70. Vogliamo fare sistema per tenere le persone nelle comunità, come atto di prevenzione».
C'è la questione rifiuti. «Siamo per la differenziata – dice – la nostra città è all'85%. Ma non rinneghiamo modelli alternativi al porta a porta, li prenderemo in considerazione. Ad Alia chiederemo di aumentare la prossimità con il cittadino e di fare chiarezza sulle tariffe. Ma un provvedimento lo prenderemo subito: torneremo a distribuire i sacchetti per la raccolta all'Urp del Comune, per evitare che i cittadini debbano andare al Terrafino».
Sulla multi utility, dice Mantellassi «abbiamo la stessa posizione della Cgil: favorevoli alla multi utility ma non alla quotazione in Borsa. Cercheremo strumenti alternativi per reperire finanziamenti».
Per raccontare questo cambio di passo, questo “approcio differente” rispetto all'amministrazione uscente, ha voluto tutti gli artefici del primo turno di votazione della sua coalizione: i rappresentanti dei partiti che lo hanno sostenuto (Simone Falorni per il Pd, Massimo Marconcini per Sinistra Italiana, Luca Ferrara per Azione, Antonio Cinquini per i Verdi) e poi i candidati che hanno ottenuto il maggior numerodei voti, sia per i partiti che per le due liste civiche che lo sostenevano (Questa è Empoli e Una storia Empolese- Alessio Mantellassi sindaco). «Voglio ringraziarli tutti, perché il risultato che abbiamo ottenuto, seppur non ci ha premiati subito, lo ritengo notevole. Quasi 12 mila preferenze, per le quali voglio ringraziare gli empolesi. Un grazie va anche agli altri candidati che hanno concluso il loro percorso lunedì sera», è l'avvio dell'incontro con la stampa
Mantellasi coglie l'occasione per fare una riflessione sui temi che affronterà in questi dieci giorni di campagna elettorale supplementare, con l'obiettivo di convincere chi non ha votato per lui al primo turno, a farlo nel ballottaggio del 23 e 24 giugno. «Un percorso che affronterò con determinazione, con tranquillità e con la disponibilità all'ascolto – dice – E per farlo saranno tutti in campo: i candidati, quelli che ce l'hanno fatta e tutti gli altri, i volontari dei partiti: ognuno con il compito di ampliare i momenti di ascolto, per captare le esigenze dei cittadini».
Alcune, di queste esigenze, sono state sottolineate dal voto di sabato e domenica. «Alcune zone della città hanno mandato un segnale con il voto – dice Mantellassi – è una questione che non voglio eludere: penso alla sezione 28 di Fontanella e Sant'Andrea, dove i cittadini sono preoccupati per la questione del raddoppio ferroviario; o al voto arrivato da Marcignana. Oppure dalla centralissima sezione 41, dove i cittadini hanno espresso il loro dissenso in seguito alle vicende legate alle antenne della telefonia mobile. Sono segnali su temi e scelte che riguardano l'amministrazione uscente. Nel mio programma ci sono le risposte».
E passa in rassegna i temi spinosi. «Ai cittadini di Marcignana voglio dirlo con chiarezza – sottolinea Mantellassi _ il gassificatore non si farà. Non è negli strumenti urbanistici e, se non bastasse lo ripeto: siamo contrari a quell'impianto. Sono consapevole che i dieci giorni che mancano al voto non basteranno a ricucire il rapporto che s'è incrinato con i cittadini. Ma lo farò in ogni caso, anche se da quella gente non riceverò il loro voto».
Stesso discorso per Fontanella. «Voglio rivendicare un approccio personale, tutto mio, di un rapporto più diretto con la gente, rispetto a quanto accaduto fino a oggi. Sarà un tema centrale, questo».
Ha una risposta anche alle questioni sollevate dai Comitati contro le antenne di telefonia. «Pensiamo alla modifica del piano e a rafforzare gli strumenti di controllo e di regolamentazione che la legge ci consente. Siamo disponibili a studiare le soluzioni insieme ai cittadini delle aree dov'è stata sollevata la protesta».
Poi passa in rassegna i temi del suo programma che intende mettere al centro delle sue azioni prioritarie una volta diventato sindaco. «Le frazioni, con un apposito assessore e con i piccoli interventi che, nel programma abbiamo individuato e che abbiamo segnalato dettagliatamente. Sono il risultato delle indicazioni che abbiamo ricevuto dai cittadini. Nelle frazioni pensiamo anche a un incremento dei servizi; una Casa municipale in spazi di proprietà del Comune che non sono utilizzati o lo sono solo in parte, come il Torrino a Monterappoli, la ex scuola elementare di Casenuove, quelle di Villanuova e la ex casa del fascio di Fontanella. Questa sarà la prima opera sulla quale impegneremo risorse per il recupero dell'immobile».
E poi le piste ciclabili per collegare le frazione al centro e ai luoghi di lavoro; la mobilità, con le strade da completare o da realizzare ex novo (la parallela a via Sanzio, ad esempio), per decongestionare il polo scolastico e liberare il centro dal traffico. Lo sport ( con l'impianto di atletica di via Sanzio che nascerà a breve, la palestra di Ponte a Elsa, in dirittura d'arrivo, le nuove palestre a Pontorme e nel polo scolastico, il nuovo palazzetto. E i progetti intorno al tema del lavoro: «siamo aperti allo sviluppo e agli investimenti e per questo dobbiamo rendere più moderna e con maggiori servizi l'area industriale del Terrafino. Ma su questo tema abbiamo progetti anche per la formazione, con la creazione di un Its sullo stile di quello nato al Polo tecnologico, ma rivolto al settore della moda».
Il tema della sicurezza Mantellassi lo ha declinato più di una volta, nei mesi di campagna elettorale, con i dieci punti che, tra gli altri prevedono i l rifacimento di alcune piazze e la creazione della sede della polizia municipale in piazza don Minzoni (sopra la stazione dei bus).
Un altro aspetto che diventa centrale nelle proposte che Mantellassi sottopone agli elettori, è quello del sociale. «Pensiamo a un patto delle case, per dare la possibilità alle giovani coppie di accedere ad affitti a canoni calmierati, alla creazione di un apposito fondo, per questo. E poi la lotta alla solitudine: in città ci sono oltre novemila over 70. Vogliamo fare sistema per tenere le persone nelle comunità, come atto di prevenzione».
C'è la questione rifiuti. «Siamo per la differenziata – dice – la nostra città è all'85%. Ma non rinneghiamo modelli alternativi al porta a porta, li prenderemo in considerazione. Ad Alia chiederemo di aumentare la prossimità con il cittadino e di fare chiarezza sulle tariffe. Ma un provvedimento lo prenderemo subito: torneremo a distribuire i sacchetti per la raccolta all'Urp del Comune, per evitare che i cittadini debbano andare al Terrafino».
Sulla multi utility, dice Mantellassi «abbiamo la stessa posizione della Cgil: favorevoli alla multi utility ma non alla quotazione in Borsa. Cercheremo strumenti alternativi per reperire finanziamenti».
Emilio Chiorazzo