Mantellassi, altri... dieci passi per rendere Empoli sicura e più bella
01-03-2024 15:00 - La voce dei candidati
Si chiama “Empoli più bella e sicura” ed è un percorso da fare in dieci tappe. Dieci passi, come dice lo slogan coniato da Alessio Mantellassi, candidato sindaco del Pd e sostenuto da una coalizione della quale fanno parte anche Azione e Sinistra italiana-Verdi. Dieci passi da aggiungere a quelli che "Passo dopo passo" il candidato del centrosinistra ha compiuto in quasi un mese, visitando tutti gli angoli della città. «Perché il passo dà il senso di un percorso da fare, non necessariamente tutto insieme. Dà il senso della progressività del cammino» spiega Mantellassi che queste idee, per rendere Empoli più bella e sicura le ha già discusse con i cittadini, in una serata che si è tenuta al Dopolavoro Ferroviario, in quella zona della città, la stazione, che è tra le più critiche proprio sotto gli aspetti della sicurezza e del degrado.« Il tema della sicurezza – spiega il candidato sindaco – è emerso tra i più sentiti dai cittadini, anche nelle 28 tappe. Certo, c'è chi reputa Empoli un acittà vivibile e non pericolosa, ma anche tanti cittadini che ritengono questa questione prioritaria. Questo significa che ci sono aree della città che necessitano di attenzione e di bisogni particolari. Abbiamo cercato di mettere a fuoco dove sono, come affrontare le criticità, quali soluzioni concrete adottare. E le abbiamo condensate in dieci punti».
Eccolo, il manifesto della sicurezza della coalizione che sostiene Mantellassi (alla presentazione c'erano anche Massimo Marconcini, per Sinistra Italiana-Verdi e Luca Ferrara di Azione) che, come sottolinea lo stesso candidato, si può riassumere in quattro grandi aree di intervento: rigenerazione e ripensamento dei luoghi; decoro, pulizia, manutenzioni, servizi e socialità e il quarto è il presidio delle forze dell'ordine e il controllo.
PIAZZE SICURE. Riguarda il progetto di riqualificazione definitiva di piazza don Minzoni. «Andremo a restaurare la piazza che ha un disegno di fine Ottocento. Abbiamo preso l'impegno di fare questo percorso coi commercianti e tra un mese avremo un disegno. La piazza sarà trasformata, resa più attuale anche nella sua fruizione, salvaguardando gli alberi e anche la sosta com'è ora. L'idea è quella di aprire il corridoio centrale. Piazza don Minzoni non è mai stata interessata a opere di rifacimento. La piazza rifatta, più bella, può essere anche un aiuto alla sicurezza».
Interventi più lievi riguarderanno piazza Matteotti: «Per farli tornare ad essere i nostri giardini», spiega Mantellassi. Come: sistemando gli alberi, le panchine, rimettendo in sesto i bagni pubblici, rifacendo i vialetti interni.
E poi c'è il parco Mariambini. Qui sono previste più uci, per una maggiore illuminazione. E anche l'eliminazione del muro lungo via Bisarnella, che dovrà essere sostituito da una ringhiera, togliendo un ostacolo alla visibilità interna.
PARCHI BELLI E SICURI. «Il progetto è di ampliare l'illuminazione all'interno dei parchi e anche gli impianti di videosorveglianza – spiega Mantellassi – Anche se non sempre le telecamere servono da deterrente, fino a oggi hanno dimostrato che sono assai utili nelle fasi delle indagini. Credo che anche il decoro del verde, come siepi più basse, più curate, siano un aiuto alla sicurezza».
PRESIDIARE IL TERRITORIO. Un punto importante sarà quello di avere una nuova sede della polizia municipale in piazza don Minzoni. «Non sarà un trasferimento complessivo degli attuali uffici che in parte si trovano nella ex Pretura di via Sanzio e in parte nella sede storica di via Cavour. In piazza don Minzoni, nei locali che si trovano sopra il terminal dei bus, andranno alcuni servii, come ad esempio la centrale per il controllo video».
Ma su questo tema c'è un altro progetto assai importante, che riguarda l'incremento del numero di agenti della polizia municipale. Oggi sono 88, l'obiettivo è quello di portare il corpo a quasi cento. «C'è già stato un concorso che è servito a formare una graduatoria dalla quale attingeremo per incrementare, fino a 95-96 unità il corpo della polizia municipale», spiega Mantellassi.
TUTTI PER EMPOLI. «È chiaro che la competenza in fatto di sicurezza spetta alle forze dell'ordine – prosegue il candidato del centrosinistra –E a loro va tutto il nostro ringraziamento per qual che fanno, ogni giorno in città. Vogliamo interagire con loro in questa opera.
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO. Per sottolineare quanto debba essere importante il tema della sicurezza per la prossima squadra di governo cittadino, si è pensato anche di istituire una figura specifica, un tecnico, che si occupi esclusivamente di questo: un consulente speciale che supporti l'amministrazione in tutte le tematiche e le azioni che riguardano la sicurezza e si ponga in relazione con gli enti preposti alla sicurezza.
PIU' VIVA, PIU' SICURA. «Questo punto è la conferma di situazioni che abbiamo avuto modo di appurare nel passato: quando nei punti critici della città sono stati creati eventi, quel luogo ci ha guadagnato in sicurezza e anche in socialità», spiega Mantellassi riferendosi al fatto che in aree come il parco Mariambini, in piazza don Minzoni e piazza Matteotti, verranno studiati eventi di natura commerciale e culturale, per vivacizzare quelle aree. «In passato è successo con Ludicomix, con Empoli città di Natale e anche in altre occasioni: i luoghi scelti ci hanno guadagnato in vivacità».
SICUREZZA E SOCIALE. «Uno degli elementi da tenere in considerazione è il tema di chi non ha alternative a vivere di sussidi. È un tema che ci sta a cuore e implementeremo progetti come l'unità di strada, l'emergenza freddo, per chi non ha una casa dove dormire e l'Emporio solidale».
DECORO E SVILUPPO. Riguarda l'istituzione di un tavolo speciale – e permanente- per il commercio di piazza don Minzoni. Un tavolo che verrà convocato a cadenza variabile per dialogare con i commercianti di quella zona.
NESSUNO È SOLO. Riguarda i giovani che vivono un disagio. Alcuni episodi negli ultimi tempi, che hanno coinvolto i giovanissimi, hanno messo in evidenza come questo problema è presente nella nostra città.
«Non si può affrontare solo con controlli e indagini. Occorre mettere in campo altro. Proponiamo un progetto da realizzare con i giovani che hanno la necessità di affrontare il loro disagio. Un luogo fisico, in centro, dove i giovani possono trovare dei servizi in grado di dare un aiuto, ascolto o supporto. Uno sportello al quale rivolgersi quando se ne sente la necessità».
EMPOLI È VIGILE. «Abbiamo alle nostre spalle l'esperienza di una convenzione con l'Associazione carabinieri che riformuleremo e porteremo avanti, in pieno coordinamento con le forze dell'ordine. Non devono crearsi sostituti delle forze dell'ordine. Ma se ci sono giovani volontari che presidiano, guardano, camminano in alcuni luoghi della città, svolgono un servizio sociale», conclude Alessio Mantellassi.
Eccolo, il manifesto della sicurezza della coalizione che sostiene Mantellassi (alla presentazione c'erano anche Massimo Marconcini, per Sinistra Italiana-Verdi e Luca Ferrara di Azione) che, come sottolinea lo stesso candidato, si può riassumere in quattro grandi aree di intervento: rigenerazione e ripensamento dei luoghi; decoro, pulizia, manutenzioni, servizi e socialità e il quarto è il presidio delle forze dell'ordine e il controllo.
PIAZZE SICURE. Riguarda il progetto di riqualificazione definitiva di piazza don Minzoni. «Andremo a restaurare la piazza che ha un disegno di fine Ottocento. Abbiamo preso l'impegno di fare questo percorso coi commercianti e tra un mese avremo un disegno. La piazza sarà trasformata, resa più attuale anche nella sua fruizione, salvaguardando gli alberi e anche la sosta com'è ora. L'idea è quella di aprire il corridoio centrale. Piazza don Minzoni non è mai stata interessata a opere di rifacimento. La piazza rifatta, più bella, può essere anche un aiuto alla sicurezza».
Interventi più lievi riguarderanno piazza Matteotti: «Per farli tornare ad essere i nostri giardini», spiega Mantellassi. Come: sistemando gli alberi, le panchine, rimettendo in sesto i bagni pubblici, rifacendo i vialetti interni.
E poi c'è il parco Mariambini. Qui sono previste più uci, per una maggiore illuminazione. E anche l'eliminazione del muro lungo via Bisarnella, che dovrà essere sostituito da una ringhiera, togliendo un ostacolo alla visibilità interna.
PARCHI BELLI E SICURI. «Il progetto è di ampliare l'illuminazione all'interno dei parchi e anche gli impianti di videosorveglianza – spiega Mantellassi – Anche se non sempre le telecamere servono da deterrente, fino a oggi hanno dimostrato che sono assai utili nelle fasi delle indagini. Credo che anche il decoro del verde, come siepi più basse, più curate, siano un aiuto alla sicurezza».
PRESIDIARE IL TERRITORIO. Un punto importante sarà quello di avere una nuova sede della polizia municipale in piazza don Minzoni. «Non sarà un trasferimento complessivo degli attuali uffici che in parte si trovano nella ex Pretura di via Sanzio e in parte nella sede storica di via Cavour. In piazza don Minzoni, nei locali che si trovano sopra il terminal dei bus, andranno alcuni servii, come ad esempio la centrale per il controllo video».
Ma su questo tema c'è un altro progetto assai importante, che riguarda l'incremento del numero di agenti della polizia municipale. Oggi sono 88, l'obiettivo è quello di portare il corpo a quasi cento. «C'è già stato un concorso che è servito a formare una graduatoria dalla quale attingeremo per incrementare, fino a 95-96 unità il corpo della polizia municipale», spiega Mantellassi.
TUTTI PER EMPOLI. «È chiaro che la competenza in fatto di sicurezza spetta alle forze dell'ordine – prosegue il candidato del centrosinistra –E a loro va tutto il nostro ringraziamento per qual che fanno, ogni giorno in città. Vogliamo interagire con loro in questa opera.
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO. Per sottolineare quanto debba essere importante il tema della sicurezza per la prossima squadra di governo cittadino, si è pensato anche di istituire una figura specifica, un tecnico, che si occupi esclusivamente di questo: un consulente speciale che supporti l'amministrazione in tutte le tematiche e le azioni che riguardano la sicurezza e si ponga in relazione con gli enti preposti alla sicurezza.
PIU' VIVA, PIU' SICURA. «Questo punto è la conferma di situazioni che abbiamo avuto modo di appurare nel passato: quando nei punti critici della città sono stati creati eventi, quel luogo ci ha guadagnato in sicurezza e anche in socialità», spiega Mantellassi riferendosi al fatto che in aree come il parco Mariambini, in piazza don Minzoni e piazza Matteotti, verranno studiati eventi di natura commerciale e culturale, per vivacizzare quelle aree. «In passato è successo con Ludicomix, con Empoli città di Natale e anche in altre occasioni: i luoghi scelti ci hanno guadagnato in vivacità».
SICUREZZA E SOCIALE. «Uno degli elementi da tenere in considerazione è il tema di chi non ha alternative a vivere di sussidi. È un tema che ci sta a cuore e implementeremo progetti come l'unità di strada, l'emergenza freddo, per chi non ha una casa dove dormire e l'Emporio solidale».
DECORO E SVILUPPO. Riguarda l'istituzione di un tavolo speciale – e permanente- per il commercio di piazza don Minzoni. Un tavolo che verrà convocato a cadenza variabile per dialogare con i commercianti di quella zona.
NESSUNO È SOLO. Riguarda i giovani che vivono un disagio. Alcuni episodi negli ultimi tempi, che hanno coinvolto i giovanissimi, hanno messo in evidenza come questo problema è presente nella nostra città.
«Non si può affrontare solo con controlli e indagini. Occorre mettere in campo altro. Proponiamo un progetto da realizzare con i giovani che hanno la necessità di affrontare il loro disagio. Un luogo fisico, in centro, dove i giovani possono trovare dei servizi in grado di dare un aiuto, ascolto o supporto. Uno sportello al quale rivolgersi quando se ne sente la necessità».
EMPOLI È VIGILE. «Abbiamo alle nostre spalle l'esperienza di una convenzione con l'Associazione carabinieri che riformuleremo e porteremo avanti, in pieno coordinamento con le forze dell'ordine. Non devono crearsi sostituti delle forze dell'ordine. Ma se ci sono giovani volontari che presidiano, guardano, camminano in alcuni luoghi della città, svolgono un servizio sociale», conclude Alessio Mantellassi.