08 Settembre 2024
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Maestrelli sogna una Empoli senza la parola discriminazione

21-05-2024 15:36 - La voce dei candidati
“Vorrei che Empoli diventasse una città dove la parola discriminazione non venga più usata non solo in contesti lavorativi, ma in ogni ambito della vita quotidiana”- cosi Maria Grazia Maestrelli candidata Sindaca della Lista Empoli al Centro, al Corsivo Festival organizzata dalla redazione di Gonews al parco di Serravalle sabato scorso. Parole che riprendono in pieno quello che è la linea del programma elettorale della candidata e che si riflettono nella presenza massiccia di donne nella lista ben 12 su 19 candidati.

“Le donne rappresentano il vero motore del cambiamento sociale - aggiunge la candidata Maestrelli - e riescono sempre a trovare equilibrio fra vita privata e lavoro, fra carriere e famiglia. C'è da dire che anche se sempre più uomini si impegnano nella vita familiare, il peso maggiore continua a ricadere sulle spalle delle donne”. Nella lista Empoli al Centro una priorità sono i reali bisogni delle donne e di conseguenza anche i servizi che la città dovrebbe offrire. “A Empoli - continua la candidata Maestrelli - ci sono asilo nido, scuole materne e attività di doposcuola che in qualche modo aiutano le donne. Io vorrei potenziarli poiché il lavoro delle donne si sta evolvendo, e molte di loro si trovano a lavorare anche nei giorni festivi e in orari non convenzionali”.

Un altro punto su cui la lista sta lavorando è quello di aumentare la presenza femminile in tutti gli organismi del territorio comunale, questo consentirebbe di coinvolgerle di più nella pianificazione dei progetti futuri per la città. Empoli al Centro ha anche come protagoniste le donne straniere, di cui sta aumentando la presenza. Per questo motivo c'è bisogno di creare punti di incontro tra donne italiane e straniere per favorire lo scambio culturale e il sostegno reciproco.

Ultime ma non meno importanti sono le mamme, le nonne o in generale le donne anziane sole che meritano attenzione, poiché spesso vivono un isolamento che può portare a forme di depressione. Sarebbe opportuno sviluppare l'Housing sociale che potrebbe rappresentare un'alternativa alla solitudine. Questo nuovo servizio potrebbe andare a integrare il prezioso lavoro delle volontariato e delle associazione del territorio.



Fonte: Ufficio stampa
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