27 Aprile 2025
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Lutto nello sport, morto Giulio Drago ex portiere dell'Empoli

18-04-2025 22:16 - Cronaca
Il mondo del calcio empolese e non solo piange la scomparsa di Giulio Drago, ex portiere della squadra azzurra che si è spento, dopo una lunga malattia, all'ospedale di Empoli, nel tardo pomeriggio del 18 aprile.
Con la maglia dell'Empoli aveva giocato una prima volta dal 1984 al 1989 e poi nel 1994-1995.
È stato uno di quei portieri silenziosi ma determinanti, abituati a lavorare lontano dai riflettori, protagonisti discreti di un calcio che oggi sembra lontano. Giulio Drago, nato a Caltagirone il 25 giugno 1962, ha attraversato il professionismo con coerenza e dedizione, costruendo una carriera solida tra Serie A, B e C, e lasciando il segno in diverse piazze del calcio italiano.

Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, Drago si forma tra le fila di una delle scuole calcistiche più prestigiose d'Italia. Ma il suo destino non sarà legato ai bianconeri: una volta entrato tra i professionisti, inizia un lungo percorso tra i club del cosiddetto “calcio di provincia”, dove mette a frutto talento, spirito di sacrificio e un innato senso della posizione.

Il suo esordio in Serie B arriva nel 1983 con la Cremonese, club che gli offre la prima vera vetrina tra i grandi. Dopo l'esperienza in grigiorosso, Drago difende i pali di Bari e Triestina, dimostrando affidabilità e continuità in ogni categoria.

Il momento più alto della sua carriera arriva con la maglia dell'Empoli, dove gioca un ruolo da protagonista nella seconda metà degli anni '80. In particolare, nel campionato di Serie A 1987-1988, Drago scrive una pagina importante della storia del club toscano, stabilendo il record di imbattibilità in Serie A per l'Empoli, con 491 minuti consecutivi senza subire gol. Un primato che ancora oggi resta uno dei ricordi più luminosi nella storia della squadra azzurra.

Negli anni successivi veste anche la maglia dell'Ascoli, continuando a rappresentare una figura solida e rispettata tra i pali. Chiude la carriera da calciatore nel Pontedera, squadra con la quale vive un'ultima grande soddisfazione: nell'aprile del 1994, infatti, partecipa alla sorprendente vittoria in amichevole contro l'Italia di Arrigo Sacchi, un evento rimasto nella memoria sportiva della cittadina toscana.

Portiere dai riflessi rapidi e dal temperamento tranquillo, Giulio Drago ha incarnato per anni l'identikit del professionista serio, affidabile, sempre al servizio della squadra. Il suo nome resta legato a una generazione di calciatori che hanno fatto grande il calcio italiano anche al di fuori dei palcoscenici più celebrati, portando con sé valori oggi sempre più rari: umiltà, lavoro e passione.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo Giulio Drago aveva continuato a mettere a disposizione dei giovani la sua esperienza, diventando allenatore dei portieri delle giovanili ed entrando a far parte dello staff tecnico dell'Empoli e di altre società.
Negli ultimi tempi si era dedicato al mercato immobiliare, in maniera professionale. Ma ha docuto fare i conti con una malattia che ne ha minato la sua silenziosa energia.
La salma è esposta alle cappelle del commiato dell'ospedale San Giuseppe, dov'era ricoverato da alcuni giorni e dove ieri, dopo un repentino aggravamento, è deceduto. Ancora non si conosce la data dei funerali che potrebbero essere rimandati a martedì a causa delle festività pasquali.
Alla famiglia di Giulio Drago vanno le condoglianze della redazione di Clebs.it
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