Le dimissioni di Irace da Estra "compattano" i sindaci sulla Multiutility
17-10-2024 08:36 - Politica
Cosa significano le dimissioni di Alberto Irace da direttore generale di Estra?
Partiamo dai ruoli: Irace è amministratore delegato della Multiutility Alia. E all’interno di Estra, società che opera nel settore dell’energia il cui 40 per cento del capitale è detenuto da Alia, aveva – fino a pochi giorni fa – il ruolo di direttore generale.
A sorpresa martedì Irace ha presentato dimissioni irrevocabili adducendo come motivazione il fatto che il consiglio di amministrazione di Estra si sarebbe occupata di questioni amministrative, anziché discutere e prendere decisioni sulle strategie dell’azienda. Dimissioni arrivate a sorpresa anche per coloro che a Irace hanno dato il compito di dirigere Alia, cioè i sindaci. Nessuno sapeva niente. Nessuno li aveva avvertiti, neppure all’ultimo istante. E questo non è andato giù.
Le motivazioni che hanno indotto l’amministratore delegato a questa mossa a sorpresa potrebbero essere di carattere pratico (una rottura che, poche settimane prima aveva portato anche a un’altra dimissione eccellente, in Estra, quella dell’amministratore delegato Demetrio Mauro e che sarebbe nata dal fatto che al presidente esecutivo dell’azienda non sarebbe piaciuta la decisione, voluta dai due dimissionari, di spostare 170 unità lavorative da Estra ad Alia). Ma quelle dimissioni raccontano soprattutto un aspetto politico, legato ad Alia, alla Multiutility e alle loro politiche future. Cioè l’allargamento territoriale e la quotazione in Borsa della Multiutility.
I soci, cioè, i sindaci si sono immediatamente mobilitati, anche in vista dell’assemblea della Multiutility che è fissata per il 23 ottobre a Pisa. La sindaca di Firenze Sara Funaro, a quanto riportano le cronache, avrebbe già incontrato Irace, in modalità telematica. Poi si sarebbe confrontata con la collega pratese Ilaria Bugetti econ il primo cittadino empolese, anche in virtù del fatti che Alessio Mantellassi di recente si è espresso contro l’ipotesi della quotazione in Borsa della Multiutility. Nell’incontro, avvenuto in videocall, i tre sindaci hanno posto l’accento sul cammino da fare con la Multiutility. «Sono i soci che decidono gli indirizzi sulle alleanze strategiche e di partnership nelle principali società partecipate», hanno detto i sindaci Funaro, Bugetti e Mantellassi, che stanno lavorando per proporre a tutti i Comuni soci di Alia Multiutility proposte di indirizzo per orientare l'azione degli amministratori della società.
I sindaci dei tre comuni, neo eletti, hanno ribadito la volontà di operare insieme, e in pieno coordinamento anche con gli amministratori degli altri comuni soci. In particolare, nell'assemblea di mercoledì prossimo sosterranno il proseguimento del percorso della Multiutility, ponendo attenzione su azioni volte all'ingresso di ulteriori comuni toscani in Alia e alla definizione di un piano industriale che sia in grado di sostenere la conversione ecologica e il contenimento delle tariffe. L'aggregazione di altri territori è strategica per il futuro dell'azienda.
I sindaci vogliono arrivare alla definizione di un piano industriale per realizzare gli investimenti necessari al sostegno della conversione ecologica nei settori di energia, ambiente e servizio idrico, garantendo per cittadini e imprese del territorio il miglioramento della qualità di tutti i servizi (ambiente, servizio idrico ed energia) e il contenimento delle tariffe.
Insomma in ballo c’è il futuro dell’azienda dei servizi, il ruolo dei politici e le strategie per reperire finanziamenti che dovranno essere utilizzati per gli investimenti. Il mese prossimo verrà presentato il piano industriale dell’azienda e se ne conosceranno i progetti richiesti dai sindaci, i loro costi e, soprattutto come trovare i fondi.
Partiamo dai ruoli: Irace è amministratore delegato della Multiutility Alia. E all’interno di Estra, società che opera nel settore dell’energia il cui 40 per cento del capitale è detenuto da Alia, aveva – fino a pochi giorni fa – il ruolo di direttore generale.
A sorpresa martedì Irace ha presentato dimissioni irrevocabili adducendo come motivazione il fatto che il consiglio di amministrazione di Estra si sarebbe occupata di questioni amministrative, anziché discutere e prendere decisioni sulle strategie dell’azienda. Dimissioni arrivate a sorpresa anche per coloro che a Irace hanno dato il compito di dirigere Alia, cioè i sindaci. Nessuno sapeva niente. Nessuno li aveva avvertiti, neppure all’ultimo istante. E questo non è andato giù.
Le motivazioni che hanno indotto l’amministratore delegato a questa mossa a sorpresa potrebbero essere di carattere pratico (una rottura che, poche settimane prima aveva portato anche a un’altra dimissione eccellente, in Estra, quella dell’amministratore delegato Demetrio Mauro e che sarebbe nata dal fatto che al presidente esecutivo dell’azienda non sarebbe piaciuta la decisione, voluta dai due dimissionari, di spostare 170 unità lavorative da Estra ad Alia). Ma quelle dimissioni raccontano soprattutto un aspetto politico, legato ad Alia, alla Multiutility e alle loro politiche future. Cioè l’allargamento territoriale e la quotazione in Borsa della Multiutility.
I soci, cioè, i sindaci si sono immediatamente mobilitati, anche in vista dell’assemblea della Multiutility che è fissata per il 23 ottobre a Pisa. La sindaca di Firenze Sara Funaro, a quanto riportano le cronache, avrebbe già incontrato Irace, in modalità telematica. Poi si sarebbe confrontata con la collega pratese Ilaria Bugetti econ il primo cittadino empolese, anche in virtù del fatti che Alessio Mantellassi di recente si è espresso contro l’ipotesi della quotazione in Borsa della Multiutility. Nell’incontro, avvenuto in videocall, i tre sindaci hanno posto l’accento sul cammino da fare con la Multiutility. «Sono i soci che decidono gli indirizzi sulle alleanze strategiche e di partnership nelle principali società partecipate», hanno detto i sindaci Funaro, Bugetti e Mantellassi, che stanno lavorando per proporre a tutti i Comuni soci di Alia Multiutility proposte di indirizzo per orientare l'azione degli amministratori della società.
I sindaci dei tre comuni, neo eletti, hanno ribadito la volontà di operare insieme, e in pieno coordinamento anche con gli amministratori degli altri comuni soci. In particolare, nell'assemblea di mercoledì prossimo sosterranno il proseguimento del percorso della Multiutility, ponendo attenzione su azioni volte all'ingresso di ulteriori comuni toscani in Alia e alla definizione di un piano industriale che sia in grado di sostenere la conversione ecologica e il contenimento delle tariffe. L'aggregazione di altri territori è strategica per il futuro dell'azienda.
I sindaci vogliono arrivare alla definizione di un piano industriale per realizzare gli investimenti necessari al sostegno della conversione ecologica nei settori di energia, ambiente e servizio idrico, garantendo per cittadini e imprese del territorio il miglioramento della qualità di tutti i servizi (ambiente, servizio idrico ed energia) e il contenimento delle tariffe.
Insomma in ballo c’è il futuro dell’azienda dei servizi, il ruolo dei politici e le strategie per reperire finanziamenti che dovranno essere utilizzati per gli investimenti. Il mese prossimo verrà presentato il piano industriale dell’azienda e se ne conosceranno i progetti richiesti dai sindaci, i loro costi e, soprattutto come trovare i fondi.