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La zona industriale si allarga verso Marcignana

19-02-2024 21:34 - Cronaca
Marcignana continua ad essere un punto dove si concentrano confronti e polemiche. Sul tavolo c'è ora il nuovo piano strutturale sovracomunale, il P.S.I., finito sotto la lente di ingrandimento di Trasparenza per Empoli. Come si legge nella pagina Fb del comitato, il piano trasformerà infatti l'intera zona (per intendersi quella del gassificatore ma non solo) da agricola a produttiva, con la previsione di un nuovo ponte per il traffico pesante e di un piccolo interporto a servizio delle industrie. Il tutto, come si legge nella pagina Fb di Tpe con “1.591.657 mq di nuovo suolo consumato e 122.200 mq di nuove edificazioni industriali”.



Per capire di cosa si parla, cerchiamo di andare con ordine visto che la questione riguarda la famosa variante ‘Empoli fa impresa' che è da tempo oggetto di confronto e che avrà nel P.S.I., come le carte dimostrano, uno sviluppo diverso a Marcignana da quello presentato negli incontri pubblici. Paolo Gini, membro del comitato, e per tanti anni ingegnere comunale, proprio per la competenza dovuta ai suoi importanti trascorsi professionali, ha spulciato le carte presenti sul sito del comune illustrando poi il tutto nero su bianco in un paio di incontri pubblici sulla cosiddetta ‘variantona' e sul piano strutturale. Oltre alla questione della trasformazione dell'intera zona, sul piatto c'è anche quella degli articoli della legge regionale che l'amministrazione ha utilizzato per approvarla. Si inizia proprio da qui.



“Visto che non c'erano i tempi tecnici per approvare questa variante e quella dell'ampliamento di Monteboro a causa della ormai imminente scadenza elettorale– esordisce Gini – il comune ha sfruttato due articoli che prevedono di poterla fare a precise condizioni: se sono opere pubbliche o per interesse pubblico, articolo sfruttato per Monteboro, o se si prevede l'ampliamento in una zona dove ci sia già un contesto produttivo che a Marcignana non c'è in quanto zona con contesto agricolo. Sono fioccati pareri e contributi contrari ed anche l'Arpat, in un parere del 23 giugno scorso ebbe a scrivere che l'area dell'ampliamento non era ritenuta di interesse pubblico e non appariva coerente con l'applicazione dell'art 252. Successivamente è stata adottata la variante per la quale, come da legge, arrivarono le osservazioni”. “Fra queste quella della Regione settore ambiente e Vas che, con una nota di 13 punti, demolì la variante sia per gli articoli sfruttati per approvarla che per tanti altri problemi importanti di tipo acustico, ambientale ed anche idrico. Su questi punti critici fu incaricata la città metropolitana di fare le controdeduzioni ma né questa osservazione, la più critica, né la relativa controdeduzione, sono poi passate dal consiglio comunale. Quindi la variante è stata approvata”.


Siamo poi all'altro punto critico, il piano strutturale intercomunale che riunisce Empoli, Vinci, Capraia e Limite, Montelupo e Cerreto Guidi e la cui adozione andrà sul bollettino della regione Toscana, il Burt, il prossimo 28 febbraio. Ora siamo nella fase nella quale si vede qual è il progetto generale sull'area ed anche qui si concentra l'attenzione. “I sei ettari di ampliamento per i famosi capannoni – prosegue Paolo Gini - sono diventati otto ed è stata resa produttiva tutta l'area, quella dove, per capirci, doveva sorgere il gassificatore. Non solo, perché anche gran parte della striscia che va dalla zona Coop fino al Castelluccio è stata resa edificabile. Di agricolo non c'è quindi più niente. L'ampliamento attorno alla Zignago non va in direzione sud-nord ma est-ovest verso l'abitato”.


“Insomma – aggiunge l'ingegnere – c'è un chiaro cambio di strategia fra il vecchio piano strutturale e quello attuale, una trasformazione importante. Si pensi che nel precedente regolamento, quella striscia agricola, definita di interesse primario, era stata creata proprio a protezione delle frazioni, per dividerle dalla zona industriale del Terrafino che lì esiste da anni e contenere così l'impatto ambientale”. Ora, quindi, tutto cambia. “Sì e non a caso c'è in previsione di fare un hub a cui poter far arrivare il traffico pesante da un nuovo ponte da affiancare a quello esistente che ha un limite di portata. Insomma, una trasformazione completa di visione per quella zona. Dalle carte emerge un piano chiaro e definito”.



Ricapitolando: l'area del gassificatore al momento è industriale per quella parte già approvata con la variante ‘Empoli fa Impresa'. L'ulteriore, importante ampliamento di cui ha parlato Paolo Gini fa parte del P.S.I. che ad oggi è stato adottato e basta. Il prossimo 28 febbraio sarà pubblicato sul Burt e ci saranno poi 60 giorni per le osservazioni. A quel punto dovrà passare in consiglio comunale ma, visto che scade, andrà presumibilmente a quello successivo per la sua approvazione. Ecco il perché dell'utilizzo dei due articoli al centro dalla questione.



Dopo gli incontri pubblici, Tpe sta ora lavorando anche ad un'altra iniziativa, ovvero delle domande da sottoporre ai candidati sindaci di Empoli su questi temi. Marcignana resta un punto critico.

Marco Mainardi
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