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La sicurezza in città "termometro" per le prossime elezioni

07-09-2023 12:13 - Opinioni
di Franco Pescali

La sicurezza a Empoli è diventato un tema “caldo” e sicuramente in vista delle prossime elezioni amministrative la “temperatura” tenderà sicuramente ad aumentare.

Nella nostra città sono avvenuti e avvengono episodi di spaccio, di vandalismo e di inciviltà; ci sono parti della città come la stazione ferroviaria, alcuni parcheggi, alcuni parchi pubblici, che sono balzati agli onori della cronaca per fatti spiacevoliquali risse, inseguimenti, spaccio di droga.

Nonostante i dati indichino un calo di alcune tipologie di reato la cittadinanza però avverte un senso di insicurezza.

Ma da cosa deriva questo sentimento?

Per rispondere a questa domanda, possiamo dare tre risposte: mancanza di assunzioni nelle forze dell’ordine e miopia nella cultura della sicurezza, dematerializzazione dei servizi, demografia e invecchiamento della popolazione.

Oggi con questo articolo risponderò solo alla prima domanda “la mancanza di assunzioni nelle forze di Polizia e miopia nella cultura di sicurezza” riservandomi poi di analizzare in altri contributi le altre due risposte.

Negli anni nonostante sul tema della sicurezza ci siano stati partiti politici che hanno costruito la loro fortuna elettorale, in realtà è stato fatto pochissimo.

Il 30 luglio del 2019 l’allora Capo della Polizia il Prefetto Franco Gabrielli, intervenendo a Catania durante una visita in Questura rilasciò queste dichiarazioni: “siamo nel corso di una tempesta perfetta abbiamo un buco di organico che non è stato colmato in questi anni. La mia amministrazione, in questo momento, ha poco meno di 99.000 uomini rispetto ai 117.000 che avrebbe dovuto avere ed ai 106.000 che poi la legge Madia ha ripristinato. Siccome siamo un paese che non ha la capacità prospettica e non riesce a guardare oltre un palmo dal proprio naso oggi raccogliamo tutto quello che è stato seminato e molte cose hanno tempistiche che non sono assolutamente comprimibili. Siamo nel corso di una tempesta perfetta perché oggi noi siamo i gestori di quella che è stata la stagione del blocco del turnover. Essendo stati gli arruolamenti fatti massivamente negli anni Ottanta la gente ora sta andando in pensione. Arriverà personale, ma nel frattempo altri se ne andranno e quindi il saldo nei prossimi anni lungi dall'aumentare, diminuirà. Si abbasserà l'età media. Avremo una significativa presenza sul territorio di ragazzi e ragazze più giovani, ma avremo un deficit di professionalità perché le persone anziane che vanno via si portano dietro l'esperienza”.

Alle parole del Prefetto Gabrielli possiamo anche aggiungere che con la fine della leva obbligatoria, le forze di Polizia e anche i Vigili del Fuoco, hanno “perso”quei giovani che preferivano svolgere il servizio militare nelle forze di Polizia anziché nelle forze Armate.

Quindi da anni, si sapeva che poliziotti, carabinieri, sarebbero diminuiti e che l’età media si sarebbe innalzata e che interi uffici si sarebbero sguarniti di personale con grande esperienza professionale.

Questo fenomeno nazionale ha avuto effetti anche nei nostri territori.

Il personale delle forze di Polizia presente nel nostro circondario è diminuito negli anni.

La nostra città ha la terza stazione ferroviaria della Toscana per numero di passeggeri, è attraversata dalla strada S.G.C. Fi-Pi-Li edinfine ha una squadra di calcio che milita in serie A da anni, con tutte le incombenze afferenti alla gestione dell’ordine pubblico.

Inoltre, come illustrato magistralmente da Filippo Torrigiani sulle pagine di questo giornale, anche nelle nostre zone si sono affacciate organizzazioni criminali strutturate, che debbono essere contrastate immediatamente, per fare in modo che il nostro tessuto sociale non venga inquinato.

Se il sistema sicurezza dell’Empolese Valdelsa ha funzionato, lo dobbiamo unicamente alla volontà e alla abnegazione delle persone che lavorano nei vari Uffici di Polizia.

Nei prossimi anni, quindi, sarebbe il caso come già fatto da questa Amministrazione Comunale di dare maggiore impulso allo strumento del COPS, Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, massimo organo provinciale della Sicurezza, presieduto dal Prefetto.

Un’altra grande risorsa, spesso dimenticata, che può aumentare la resilienza nei nostri territori sono sicuramente le organizzazioni di volontariato.

Ci sono studi affermati, che dimostrano che ove sono presenti e forti organizzazioni di volontariato le comunità sono più legate, resilienti e sicure, dove invece sono meno presenti o assenti, le comunità sono più deboli e insicure.

Nella nostra comunità una serie di servizi già offerti dalle nostre organizzazioni di volontariatoquali, le mense per le persone più bisognose, gli alloggi per le persone senza tetto nei mesi più freddi, le case comunità per le donne che hanno subito violenze, i servizi di consulenza antiracket, sono tutti strumenti utili che rafforzano la sicurezza sociale ed impediscono fenomeni di degrado.

Ed infine servono più uomini o donne delle forze dell’ordine, al nostro Posto di Polizia Ferroviaria, alla nostra Polizia Stradale, nei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alla Polizia Municipale.

Su questo tema le forze politiche non dovrebbero dividersi e scontrarsi a livello ideologico. La sicurezza non è né di destra né di sinistra, ma è uno dei temi fondanti su cui si basa il nostro sentirsi parte di una comunità, così come la sanità e la scuola.

La sicurezza è un diritto dei cittadini.
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