La moda empolese tra passato e futuro: i progetti di Poggianti (Centrodestra per Empoli)
01-05-2024 08:34 - La voce dei candidati
Sarà un evento dedicato all’eccellenza storica della moda empolese ma anche per rilanciare un settore di prestigio quello che si terrà sabato prossimo 4 maggio nella cornice di Palazzo Pretorio ad Empoli e promosso da Andrea Poggianti, candidato sindaco di Centrodestra per Empoli e La mia Empoli-lista civica. “EVENT. Il passato ed il futuro”, con la direzione artistica del fashion designer Antonio Trapani Maggiore,si svolgerà dalle 16.30 alle 20.00 e vedrà protagonisti alcuni capi sartoriali di importanti aziende locali del settore moda reinterpretati in chiave contemporanea attraverso un allestimento scenografico.
“Le liste che mi sostengono credono fermamente nella riscoperta del know how della moda che Empoli ci consegna –dichiaraAndrea Poggianti – non come feticcio del passato bensì come una chiara vocazione per il futuro. Nel mio programma l’interesse per il settore è duplice: da un lato puntiamo alla valorizzazione delle nostre imprese di eccellenza attraverso la realizzazione di un museo della moda presso Palazzo Ghibellino, all’interno di un più ampio museo dedicato alla storia contemporanea; dall’altro vogliamo creare ad Empoli un Istituto Tecnico Superiore (ITS) appositamente per la moda, nonché percorsi formativi all’interno di scuole ad indirizzo professionale, in modo da rispondere alla domanda di un’offerta produttiva di qualità come quella di cui un tempo la nostra città si fregiava”.
Sono tre le storiche aziende di eccellenza della moda empolese che hanno messo a disposizione alcuni loro capi di alta sartoria per l’occasione:Modyva, Paolo Violanti e Orfatti.
“Questo evento vuole essere una piccola mostra per illustrare la storia e la produzione di moda ad Empoli, dai capi spalla ai famosi impermeabili, agli abiti da sera –spiega Antonio Trapani Maggiore, Art Director – e da qui partire per rilanciare il settore con nuovi progetti, quale appunto la creazione di percorsi professionali in grado di formare persone capaci di lavorare nel settore con le giuste competenze, dal disegno alla realizzazione dei modelli, dalla cucitura fino al capo finito. Nell’ideare l’allestimento, ho scelto di stratificare alcuni capi spalla uno sull’altro, mostrare le cuciture a vivo, sdrammatizzare abiti da sera con un tocco di originalità per far comprendere che la moda si può vedere a 360 gradi.Forse non tutti sanno che alcuni grandi stilisti, da Armani a Versace, da JeanPaul Gautier a Karl Lagerfeld, avevano qui ad Empoli una parte della loro produzione. E dunque il messaggio che sottende l’evento è quello di tenere sempre a mente il nostro importante passato ma interpretarlo nel presente perché occorre essere all’avanguardia seguendo anche le tendenze internazionali”.
Un contributo significativo all’organizzazione dell’evento è stato quello di Giuseppina Maestrelli, in arte Peppetta, personalità nota ad Empoli e testimone del passato glorioso della moda empolese anche attraverso i suoi libriche ripercorrono le memorie di anni che hanno segnato la storia cittadina con alcune delle sue più famose vocazioni produttive artigianali.
“Tutti e in particolare le donne –commenta Peppetta Maestrelli – potrebbero tornare a vestire bene con capi di sartoria. Non mi riferisco ad abiti su misura come era consuetudine quando io ero piccola ma a quelli da realizzareattraverso una produzione che abbia uno stile e una professionalità di cui oggi si avverte la mancanza. Empoli è stata per decenni, sin dagli anni Cinquanta, un punto di riferimento nella moda e ai miei tempi non esisteva una famiglia in cui le donne non sapessero cucire, al di là dell’economia domestica che veniva insegnata nelle scuole. Nel prossimo libro che ho intenzione di pubblicare ho dedicato un capitolo al primo maggio, ricordando il corteo che passava proprio davanti alla mia casa in via Fabiani e che era una festa in cui venivano celebrate le arti empolesi. C’erano trattori che trainavano i carri con i maestri vetrai che fingevano di soffiare il vetro, le fiascaie intente nelle loro creazioni e le sarte con le macchine da cucire, a testimonianza delle creazioni realizzate per le confezioni”.
Peppetta Maestrelli sarà ospite dell’evento, insieme al fashion designer Antonio Trapani Maggiore, per partecipare anche attraverso alcuni spunti tratti dai suoi libri ad un dibattito con Andrea Poggianti che si terrà a partire dalle 18.30 sul tema della moda empolese tra passato e futuro.
Note biografiche
Antonio Trapani Maggiore. Da sempre appassionato di arte, da Empoli si trasferisce a Firenze per frequentare l’Istituto d’Arte dove studia pittura e restauro, completando la sua formazione con “Moda e costume teatrale”. In contemporanea frequenta la Bottega Teatrale di Vittorio Gassmann e Giorgio Albertazzi, maturando esperienze variegate sia nel mondo teatrale che nel cinema. Si trasferisce successivamente a Milano lavorando per una nota azienda di borse e accessori, giungendo in pochi mesi al comando dello stile per la collezione aziendale. Da designer professionista collabora con prestigiosi brand della moda, ricevendo apprezzamenti per la sua opera da personaggi famosi, dal regista Spike Lee alla top model Naomi Campbell. Ha firmato una sua linea di borse unisex, la collezione “Ribbon”.
Peppetta Maestrelli. Classe 1945, nasce ad Empoli e dopo anni dedicati alla famiglia, lavora nell’ambito della ricerca sanitaria curando le pubbliche relazioni sul territorio. Partecipa a numerose mostre d’arte, personali e collettive, con le sue foto a tema in cui predilige il paesaggio. Nel 2017 viene premiata a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, dall’Accademia Internazionale Medicea con il Collare Lorenzo il Magnifico per impegno artistico e sociale. Nel 2018 riceve il premio “Ponte Vecchio”. Negli ultimi anni ha unito alla passione per la fotografia quello per la scrittura pubblicando “Dimmi ciao”, “Terra mare e cielo” e “Prima dell’iPhone” (Ed. Ibiskos Ulivieri). Intrecci di fantasia e realtà, ricordi vissuti e attualità per accendere curiosità e emozioni
“Le liste che mi sostengono credono fermamente nella riscoperta del know how della moda che Empoli ci consegna –dichiaraAndrea Poggianti – non come feticcio del passato bensì come una chiara vocazione per il futuro. Nel mio programma l’interesse per il settore è duplice: da un lato puntiamo alla valorizzazione delle nostre imprese di eccellenza attraverso la realizzazione di un museo della moda presso Palazzo Ghibellino, all’interno di un più ampio museo dedicato alla storia contemporanea; dall’altro vogliamo creare ad Empoli un Istituto Tecnico Superiore (ITS) appositamente per la moda, nonché percorsi formativi all’interno di scuole ad indirizzo professionale, in modo da rispondere alla domanda di un’offerta produttiva di qualità come quella di cui un tempo la nostra città si fregiava”.
Sono tre le storiche aziende di eccellenza della moda empolese che hanno messo a disposizione alcuni loro capi di alta sartoria per l’occasione:Modyva, Paolo Violanti e Orfatti.
“Questo evento vuole essere una piccola mostra per illustrare la storia e la produzione di moda ad Empoli, dai capi spalla ai famosi impermeabili, agli abiti da sera –spiega Antonio Trapani Maggiore, Art Director – e da qui partire per rilanciare il settore con nuovi progetti, quale appunto la creazione di percorsi professionali in grado di formare persone capaci di lavorare nel settore con le giuste competenze, dal disegno alla realizzazione dei modelli, dalla cucitura fino al capo finito. Nell’ideare l’allestimento, ho scelto di stratificare alcuni capi spalla uno sull’altro, mostrare le cuciture a vivo, sdrammatizzare abiti da sera con un tocco di originalità per far comprendere che la moda si può vedere a 360 gradi.Forse non tutti sanno che alcuni grandi stilisti, da Armani a Versace, da JeanPaul Gautier a Karl Lagerfeld, avevano qui ad Empoli una parte della loro produzione. E dunque il messaggio che sottende l’evento è quello di tenere sempre a mente il nostro importante passato ma interpretarlo nel presente perché occorre essere all’avanguardia seguendo anche le tendenze internazionali”.
Un contributo significativo all’organizzazione dell’evento è stato quello di Giuseppina Maestrelli, in arte Peppetta, personalità nota ad Empoli e testimone del passato glorioso della moda empolese anche attraverso i suoi libriche ripercorrono le memorie di anni che hanno segnato la storia cittadina con alcune delle sue più famose vocazioni produttive artigianali.
“Tutti e in particolare le donne –commenta Peppetta Maestrelli – potrebbero tornare a vestire bene con capi di sartoria. Non mi riferisco ad abiti su misura come era consuetudine quando io ero piccola ma a quelli da realizzareattraverso una produzione che abbia uno stile e una professionalità di cui oggi si avverte la mancanza. Empoli è stata per decenni, sin dagli anni Cinquanta, un punto di riferimento nella moda e ai miei tempi non esisteva una famiglia in cui le donne non sapessero cucire, al di là dell’economia domestica che veniva insegnata nelle scuole. Nel prossimo libro che ho intenzione di pubblicare ho dedicato un capitolo al primo maggio, ricordando il corteo che passava proprio davanti alla mia casa in via Fabiani e che era una festa in cui venivano celebrate le arti empolesi. C’erano trattori che trainavano i carri con i maestri vetrai che fingevano di soffiare il vetro, le fiascaie intente nelle loro creazioni e le sarte con le macchine da cucire, a testimonianza delle creazioni realizzate per le confezioni”.
Peppetta Maestrelli sarà ospite dell’evento, insieme al fashion designer Antonio Trapani Maggiore, per partecipare anche attraverso alcuni spunti tratti dai suoi libri ad un dibattito con Andrea Poggianti che si terrà a partire dalle 18.30 sul tema della moda empolese tra passato e futuro.
Note biografiche
Antonio Trapani Maggiore. Da sempre appassionato di arte, da Empoli si trasferisce a Firenze per frequentare l’Istituto d’Arte dove studia pittura e restauro, completando la sua formazione con “Moda e costume teatrale”. In contemporanea frequenta la Bottega Teatrale di Vittorio Gassmann e Giorgio Albertazzi, maturando esperienze variegate sia nel mondo teatrale che nel cinema. Si trasferisce successivamente a Milano lavorando per una nota azienda di borse e accessori, giungendo in pochi mesi al comando dello stile per la collezione aziendale. Da designer professionista collabora con prestigiosi brand della moda, ricevendo apprezzamenti per la sua opera da personaggi famosi, dal regista Spike Lee alla top model Naomi Campbell. Ha firmato una sua linea di borse unisex, la collezione “Ribbon”.
Peppetta Maestrelli. Classe 1945, nasce ad Empoli e dopo anni dedicati alla famiglia, lavora nell’ambito della ricerca sanitaria curando le pubbliche relazioni sul territorio. Partecipa a numerose mostre d’arte, personali e collettive, con le sue foto a tema in cui predilige il paesaggio. Nel 2017 viene premiata a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, dall’Accademia Internazionale Medicea con il Collare Lorenzo il Magnifico per impegno artistico e sociale. Nel 2018 riceve il premio “Ponte Vecchio”. Negli ultimi anni ha unito alla passione per la fotografia quello per la scrittura pubblicando “Dimmi ciao”, “Terra mare e cielo” e “Prima dell’iPhone” (Ed. Ibiskos Ulivieri). Intrecci di fantasia e realtà, ricordi vissuti e attualità per accendere curiosità e emozioni